Combattere fobia di prelievi e siringhe

Buongiorno,
so che la paura di sottoporsi ai molto diffusa.
Ma quello che mi affligge e' certamente qualcosa di molto piu' acuto.

Mi basta solamente parlarne (o scriverne come sto facendo ora) che mi contorco tutto. A cena con gli amici basta solo la parola "prelievo" a farmi sbiancare totalmente.
In passato avevo provato la tecnica dell'accettazione a piccoli step, ma senza successo.
Crescendo non e' migliorata la situazione...anzi!
Qualche anno fa, finito al pronto soccorso per una polmonite, non appena ho saputo che mi volevano fare il prelievo sono scappato come un bambino.

Per intenderci, non riesco nemmeno a toccarmi zona interna del gomito (non conosco il nome tecnico) da quanto mi fa senso.

Come potrete notare, e' una cosa abbastanza seria da me...il fatto e' che devo e voglio davvero combatter questo mio limite... ma credo di non potercela fare.
C'e' qualcuno o qualcoa che possa aiutarmi ad uscire da questo problema? Forse l'ipnosi?
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Dr. Francesco Emanuele Pizzoleo Psicologo, Psicoterapeuta 2.4k 122
Gentile utente,

La tecnica terapeutica d’elezione in questi casi è la desensibilizzazione sistematica.
Si contatta un collega psicologo psicoterapeuta specialista in psicoterapia cognitivo comportamentale.

La terapia è improntata ad insegnare al paziente ad esplorare la o le situazioni temute ed evitate: egli si deve gradualmente (o in forma immaginativa o dal vivo) esporre alla situazione identificata come terrifica,

Le situazioni sono precedentemente ordinate secondo una gerarchia di ansiogenicità in accordo con il proprio terapeuta.

Durante le sedute il soggetto è esposto gradualmente all'evento fobico. Ad es.: se si tratta di paura dell'acqua gli si farà guardare il mare da lontano, poi lo si avvicinerà alla spiaggia, poi su bagnasciuga, poi gli si farà sperimentare com'è mettere un piede nell'acqua, poi entrambi, poi com'è avere l'acqua fino alle caviglie, e così via, fino ad avere il soggetto capace di muoversi liberamente in acqua.

Ad ogni step viene misurata l’ansia percepita soggettivamente dal paziente ad esempio su una scala da 0 a 10. Si passa allo step successivo solo quando la risposta ansiogena è pari (o quasi) a 0.
 
In questo modo arriverà, gradualmente, a sottoporsi senza ansie e/o paure al prelievo.

Cordialmente

Dr. Francesco Emanuele Pizzoleo. Psicoterapia cognitiva e cognitivo comportamentale.

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Utente
Utente
Grazie infinite per la risposta. Questo trattamento e' prscrivibile, oppure va solo fatto in privato?
[#3]
Dr. Francesco Emanuele Pizzoleo Psicologo, Psicoterapeuta 2.4k 122
Buongiorno,

Lo può fare anche nel pubblico ( Presso la sua ASL) previa impegnativa del medico curante in cui si richiede una terapia comportamentale.
Altrimenti privatamente avvalendosi dell’aiuto di un collega psicologo specialista in terapia comportamentale.

Cordiali saluti
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