Relazione
Buongiorno, sono una ragazza di 22 anni e sto con un ragazzo di 35 da tre anni. All'inizio della nostra relazione abbiamo avuto qualche problema a causa un po' dell'età, lui non pensava di potersi innamorare di una ragazza così più giovane, sia con i miei genitori che comprensibilmente non si fidavano. Io sto cercando lavoro, lui lavora già da anni e questo ci ha sempre portato ad avere vite diverse. Inoltre i miei genitori che stanno insieme da 45 anni e si amano ancora non concepiscono storie diverse dal loro canone. Infatti, capita spesso che lui sia via per lavoro e metta me dopo, oppure a causa di suoi problemi familiari a volte sceglie di stare dietro ai genitori. Io in tre anni sto imparando a capire la sua vita che per me prima era inconcepibile. Io vorrei stare con lui più spesso, a volte nei weekend non c'è per lavoro o per famiglia, inoltre siamo molto diversi caratterialmente e ci scontriamo su alcune visioni. Ci amiamo molto però, abbiamo una storia molto intensa e una grande intesa, entrambi crediamo e vogliamo costruire qualcosa di solido e una famiglia, ma ancora dopo tre anni non riesco ad accettare del tutto le sue scelte. Per me ci sarebbero soluzioni alternative per poter stare insieme ma lui non riesce a vederle e non so perché. Un altro problema grande è che io l'ho fatto entrare molto nella mia famiglia mentre io non conosco nessuno dei suoi familiari, che comunque hanno visioni piuttosto strane. A me questa cosa pesa, ne abbiamo parlato più volte come parliamo spesso dei nostri problemi. Lui mi dice che lo sa, che ho ragione e che sa che deve cambiare qualcosa ma poi alla fine ricade sempre negli stessi errori. Io non so più come è reagire, ci rimango male ogni volta che organizziamo qualcosa e l'impegno viene spostato o quando dobbiamo vederci nel weekend e alla fine non ci vediamo. In più i miei non sono d'accordo con il modo in cui lui prende decisioni e vorrebbero altro per me, una storia più leggera. Io ho avuto molta pazienza ma adesso sono in crisi poiché non so più cosa fare: sono innamorata e anche tanto, ma ho paura che il suo stile di vita e il suo carattere siano incompatibili con me. Quando siamo insieme fra di noi va tutto bene, quando siamo lontani io devo sempre corrergli dietro e vivo con l'ansia che lui non mantenga le promesse o gli impegni presi, e questa ansia deriva molto dalla frustrazione che provo quando devo comunicare ai miei i miei cambi di programma. Purtroppo nella mia famiglia c'è poca privacy e non c'è altra via di uscita. Spesso, infatti, mi sento in gabbia. Vorrei un parere, un consiglio su cosa sia meglio fare. Lasciarlo non lo vedo come una soluzione, siamo entrambi innamorati e ci soffriremmo tanto, dall'altra vorrei capire come poter agire per cercare di fargli capire che io ho bisogno di vederlo più spesso nel weekend e che ho bisogno di più sicurezza, non posso vivere nell'ansia che da un momento all'altro i piani siano stravolti. Quindi, sbaglio io? E come posso agire?
Grazie mille
Grazie mille
[#1]
Gentile utente,
siete insieme da tre anni e ancora le cose stanno a questo punto,
con lui che dice di voler cambiare,
lei frustrata,
e lui che non riesce o non vuole cambiare.
E' anche assai strano che lui in questo tempo non abbia sentito il bisogno o il desiderio di farLe/farla conoscere ai suoi...
E le assenze nel week end o repentini cambi di programma..., che dire?
Sono elementi che si riscontrano perlopiù nelle "storie parallele",
anche se certamente la Vostra non lo sarà...
Vi consiglierei un percorso psicologico di coppia, in presenza, a tempi brevi.
Perchè è assurdo
sia continuare così,
sia chiudere senza aver dato concrete possibilità di "guarigione" al Vostro modo di stare insieme;
per aiutarlo a cambiare dato che anche lui dice di volerlo fare;
per dare risposta alla Sua domanda: "Quindi, sbaglio io?"
Saluti cordiali.
Carla Maria Brunialti
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
[#2]
Utente
Buongiorno, la ringrazio per la risposta. Per stare nei caratteri ho dovuto tagliare sui alcune cose. I suoi non li conosco ma ci sentiamo per telefono e hanno anche altri comportamento non riferiti a me che possono sembrare strani. I weekend non è sempre via, e quando lo è mi invia foto sia di se stesso sia dei lavori che fa, conosco tutto del suo lavoro, so dove lavora e con chi e mi racconta sempre ogni cosa. I cambi di programma li ha ma perché il lavoro che svolge lui prevede il contatto con molte persone ed è un lavoro indipendente, ha un suo studio e questo comporta responsabilità ed è in un settore purtroppo un po' difficile. Capisco che da fuori possa sembrare così e con lui ne abbiamo anche parlato perché io stessa avevo avuto dubbi. Tuttavia lo trovo sincero anche se sicuramente ha un carattere non semplice. Non ho paura che abbia storie parallele e come lo ha pensato lei lo pensano anche i miei genitori. Ma lo conosco e ho le prove del fatto che le sue scelte siano solo scelte senza nessun tradimento di mezzo.
[#3]
Gentile utente,
molti di noi - Psicoterapeuti e Medici - sono liberi professionisti
ed abbiamo studi propri e con moltissimi pazienti;
proprio per questo sappiamo con certezza che
senza regole di rispetto per gli accordi presi col/la partner
e senza una protezione rigorosa del tempo della coppia
non c'è alcuna relazione compatibile con la libera professione.
Nel lavoro dipendente gli orari li fissa il datore in rispetto del contratto,
nel lavoro in proprio il datore di lavoro (cioè se stesso) occorre sia altrettanto rigoroso.
Mi sembra preoccupante il fatto che dopo 3 (TRE) anni siate ancora a questo punto.
Se fin da adesso, che siete giovani della relazione e "molto innamorati"
Lei viene DOPO il lavoro non nei giorni lavorativa MA nel fine settimana,
che avverrà quando la relazione diverrà un po' meno calda per via dell'età della stessa?
Carlamaria Brunialti
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 1.3k visite dal 02/09/2018.
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