Scelta difficile per dare più chance a mia figlia

Buongiorno,ho bisogno di un consulto per sapere quale sia la scelta migliore da effettuare. Sono mamma di tre figli rispettivamente di 12/8/5 anni. Mio marito ed io viviamo in un piccolissimo paese collinare distante dal centro della città 30km.I miei figli vanno a scuola grazie ad un pulmino scolastico che quotidianamente li porta al paese più vicino(12km) ove ci sono elementari e medie. Mio marito lavora in proprio, pertanto si sposta di paese in paese di città in città partendo alle cinque di mattina e tornando solo a tarda sera.I miei genitori(unici nonni dei nostri figli) vivono in città. Per dodici anni ho vissuto una maternità direi "esclusiva" ...senza rest dai miei bimbi neanche per un piccolo momento o una singola serata... vuoi per la mia scelta di stare in casa dedita unicamente alla famiglia, agli animali e alla terra, vuoi per l'impossibilità da parte dei nonni di vivere il loro ruolo, prima perché lavoravano(entrambi insegnanti di scuole superiori) poi perché appena pensionati hanno dovuto occuparsi delle loro mamme malate che ,ahinoi ,da poco ci hanno lasciato. Dopo i primi momenti di dolore (che ancora non ci abbandonano ma stanno andando a posizionarsi in ..."un cassetto che vá"...),i miei genitori stanno facendo il possibile per recuperare ogni singolo attimo perduto. Ci vengono a trovare almeno due volte a settimana e sono amorevolmente presenti sempre. Io sono felice. Questo il prologo.
Ora il dubbio che mi attanaglia l'animo: il prossimo a.s. (2019/2020) la mia bimba più grande inizierà le superiori,in un liceo ove mia madre prima insegnava. Non esistono scuole così vicino a noi e quella tra le poche è una delle migliori. Qui arrivano i miei dubbi. Mi è stato proposto dai miei genitori di ospitare mia figlia(dalla quale non mi sono MAI separata) dal lunedì al venerdì per permetterle di concentrarsi sulla scuola senza dover affrontare giornalmente quasi 70km tra andata e ritorno,togliendo tempo allo studio. In effetti ragionandoci ,quella povera ragazza vivrebbe una vita in auto,senza considerare intoppi ,ritardi,periodi di assenze dovuti ai ghiacci che sovente ci bloccano le strade... Avrebbe la scuola a 500m da casa,vivrebbe con due nonni giovani e preparati che potrebbero supportarla in un nuovo percorso scolastico dandole appoggio in discipline che peraltro io non conosco avendo fatto tutt'altro corso di studi. E tornerebbe da me il weekend e nelle festività. Questa sarebbe la cosa più logica... Ma dentro di me soffro al pensiero di non vederla per ben cinque giorni a settimana.
La cosa più logica in questo caso,sarebbe anche quella più giusta? Il sacrificio di separarsi da lei sarebbe la scelta più ovvia per toglierle fatica e darle più chance in una città che tutto ha da offrire ad un'adolescente rispetto al piccolo paese,ma sarebbe anche quella più corretta?
Attendendo con fiducia un Vs consiglio ed augurandoVi una buona Domenica,porgo distinti saluti.
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Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 18.5k 597

Gentile utente,

La Sua figliola cosa ne pensa e cosa ne dice? Lei non riporta nulla al riguardo.

E' importante che gli adolescenti possano "dire la loro" su di sè.
Ed altrettanto essenziale che possano prendere parte attiva in un percorso decisionale che li vede come co-protagonisti fondamentali: Vostra figlia ormai non è più la Sua "bimba più grande", bensì una ragazzina; e a 14 anni sarà una ragazza.

Ci dà qualche ragguaglio al proposito?

Saluti cordiali.
Carla Maria Brunialti

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

[#2]
Utente
Utente
Salve...ha perfettamente ragione... A volte si danno per scontate cose che per noi sono ovvie... Mia figlia è a dir poco entusiasta di questa opportunità...è molto legata ai miei genitori che nonostante tutto il loro superlavoro sono sempre stati presenti emotivamente nella loro crescita. Sono nonni dolci ma severi,presenti e non invadenti...sono persone meravigliose...come genitori,come educatori...non danno vizi,ma premi,non danno amore scontato ma disciplinato... E mia figlia stravede per loro. Al mio palese dubbio di fronte alla loro proposta lei non ne aveva: " mamma su ,sono solo cinque giorni...io mi impegnerò e sarò con voi ogni fine settimana". Lei conosce i miei genitori...sa bene che questa non sarà l'occasione per essere libera dal "controllo"...ma che sarà l'opportunità per costruirsi un futuro ricco e pieno, l'opportunità di crescita psicologica e professionale. L'opportunità di essere anche aiutata se vogliamo da una nonna che è insegnante delle materie nuove che lei andrà ad affrontare. Mia figlia è molto matura...E sa bene cosa vuole per il suo futuro. Ed io già so che i suoi sogni la porteranno lontano da casa... Perché dovrà costruirli in un luogo dove ce ne sia l'opportunità. Solo non immaginavo così presto.
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Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 18.5k 597

Gentile utente,

.. e dunque il problema è Suo...
è la Sua fatica nel distanziamento. Tanto più dura in quanto arrivato prima del previsto.

Avere figli
che crescono,
che si autonomizzano,
che si proiettano in avanti allungando il passo,
obbliga anche padre e madre ad un duro lavoro su di sè,
lavoro mai finito, neanche quando i figli sono adulti
(come potrà leggere qui, in un interessante consulto di questi giorni:
https://www.medicitalia.it/consulti/psicologia/643806-ansia-per-relazione-figlio.html ).

Il fatto che Lei si sia dedicata completamente alla famiglia
e che dunque questo sia l'unico "investimento"
può rendere più complesso e faticoso tale Suo percorso.

Fortunatamente ha ancora un anno davanti
per prepararsi affettivamente in modo adeguato:
per non far pesare sulla ragazza la Sua fatica,
per non crearle sensi di colpa,
per non farle nascere dubbi indotti, che la riportino sui propri passi.

"Se l'arco funziona bene, la freccia scocca e va lontano.",
così sintetizzava poeticamente Gibran la funzione genitoriale.

Saluti cari.
Carla Maria Brunialti
[#4]
Utente
Utente
Grazie dottoressa. La sua risposta mi ha commosso profondamente tanto più che stavo per l'appunto leggendo la poesia di Gibran. Ha ragione...il problema è il mio...perché in fondo al mio cuore so che è la scelta più sensata per lei...E non voglio che il mio amore si trasformi in egoismo stravolgendo la sua vita. Lavorerò con più forza la terra...Attendendo con la pace nel cuore il momento in cui la riabbracceró. Grazie per la Sua solerte risposta. Ne farò tesoro. Le auguro una Santa e meravigliosa Domenica.
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Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 18.5k 597


"Lavorerò con più forza la terra..." del Suo cuore.

Anche a Lei serena e gioiosa domenica,
e .. buon percorso interiore.

Un caro saluto.
Carla Maria Brunialti