Ansia e matrimonio

Buongiorno,
Mi trovo in un momento di forte difficoltá e vorrei un vostro parere,se possibile.
Sono fidanzata ormai da 8 anni e mezzo. La nostra è una bellissima storia, ci divertiamo insieme, lui mi sopporta e mi supporta, mi ama tantissimo e lo dimostra sempre. Le uniche volte in cui la nostra storia è entrata in crisi (se cosí si puó chiamare) è perchè io sono entrata in crisi a causa della mia ansia. Premetto subito che ho due diagnosi di Doc relazionale, per cui ho fatto ben due psicoterapie (i farmaci mi sono sempre rifiutata di prenderli) e dopo la seconda, che ho interrotto perchè non mi trovavo piú bene con il dottore, ne sono uscita! Negli ultimi due o tre anni sono stata serena. Ho portato avanti la mia "scelta", sono andata avanti nonostante i dubbi, le brutte sensazioni dell'ansia, la sensazione di non amore, apatia e derealizzazione e devo dore che con il tempo ho trovato la mia serenitá e ritrovato il mio amore, tanto da maturare la decisione di sposarmi. Quest'estate lui finalmente me l'ha chiesto ed inizialmente ero entusiasta, ho iniziato a sfogliare riviste, cercare su internet gli addobbi ecc.. ma da una decina di giorni a questa parte sono ripiombata nell'angoscia e non riesco piú ad andare avanti, tanto da pensare di annullare tutto. Sono tornati i pensieri "non lo ami! In tutti questi anni hai solo finto!" "È arrivato il momento della veritá" , penso al futuro e lo vedo nero, sono bloccata nei preparativi e soprattutto nella ristrutturazione della casa. La data è stata fissata tra un anno ma a questo punto non so se ce la faró. Cerco di pensare positivo ma la mia visione del futuro è NERA. Penso di lasciarlo ma mi chiedo "perchè??". Penso continuamente a quale possa essere la decisione giusta. Aiutatemi vi prego
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Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 18.6k 598
Gentile utente,

Le esperienze precedenti potrebbero averLe insegnato il percorso giusto.

Ossia:
l'ansia e i pensieri ossessivi - che Lei ben conosce - non sono debellati una volta per tutte, sonnecchiano dietro la porta
pronti a ripresentarsi se si smette la vigilanza.

Ma l'esperienza precedente Le indica
cosa pensare e
cosa fare;

1. pensare: che sono prodotti della Sua mente che possono essere fronteggiati, come già è avvenuto in passato. E dunque NON è il matrimonio il problema, bensì la Sua mente,
per cui l'eventuale stress che il matrimonio comporta
diminuisce la resilienza di fronte ai pensieri ossessivi;

2. fare: contattare immediatamente lo Psicoterapeuta che già La conosce,
per una ripresa (talvolta breve) del percorso fatto con buoni esiti.
Non si preoccupi e allarmi,
succede ma non è grave se si usano gli strumenti che orami Lei dovrebbe avere "nella Sua cassetta degli attrezzi".

Saluti cordiali.
Carla Maria Brunialti

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

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