Invidia verso le persone
Buonasera Dottori,
torno a rivolgermi al vostro "sportello" in quanto vorrei cercare di modificare una situazione che non mi fa vivere serenamente.
Mi rendo conto di provare sempre più spesso invidia per le persone "più fortunate di me".
La fortuna consisterebbe nel aver avuto una famiglia, cosa che io non ho avuto.
Mi soffermo sempre più spesso a pensare a come sarebbero andate le cose se io avessi avuto una vera madre e un padre.
Provo una profonda invidia per chi l'ha avuto e mi rendo conto che non è certo colpa loro ma non posso farci nulla.
Tutto questo mi rende arida di sentimenti e insensibile alle altrui sofferenze.
Cosa posso fare?
Grazie
G.
torno a rivolgermi al vostro "sportello" in quanto vorrei cercare di modificare una situazione che non mi fa vivere serenamente.
Mi rendo conto di provare sempre più spesso invidia per le persone "più fortunate di me".
La fortuna consisterebbe nel aver avuto una famiglia, cosa che io non ho avuto.
Mi soffermo sempre più spesso a pensare a come sarebbero andate le cose se io avessi avuto una vera madre e un padre.
Provo una profonda invidia per chi l'ha avuto e mi rendo conto che non è certo colpa loro ma non posso farci nulla.
Tutto questo mi rende arida di sentimenti e insensibile alle altrui sofferenze.
Cosa posso fare?
Grazie
G.
[#1]
Buonasera,
sento nelle sue parole sofferenza per la mancanza di una famiglia che avrebbe profondamente desiderato.
Quando chiede cosa può fare, pone una domanda tanto grande in virtù dei suoi vissuti delicati e, nel mio sentire, dolorosi.
Leggendo il consulto precedente, mi è parso che si interrogasse riflessivamente su alcune erotizzazioni che vive. Mi sono chiesto se può esserci un filo comune tra esse e i vissuti di cui parla in questo consulto.
Non conosco la sua storia, ma non credo che lei sia “arida di sentimenti” come dice. Possono esserci alcune ferite profonde dentro di lei, ma questo non vuol dire che sia una persona “insensibile”.
Per poter affrontare i suoi vissuti, penso possa essere importante fare una consultazione dal vivo. Trovare lo spazio d’ascolto che merita, fermarsi a riflettere, condividere i suoi sentimenti.
Se una famiglia non c’è stata fa male. Questo però non vuol dire che non potrà esserci una nuova famiglia e quel senso fondamentale di appartenenza che sta cercando. Dentro di sè e con gli altri. E mi sembra che scrivendoci, mostri il desiderio di non rinunciarvi.
Un saluto cordiale,
Enrico de Sanctis
sento nelle sue parole sofferenza per la mancanza di una famiglia che avrebbe profondamente desiderato.
Quando chiede cosa può fare, pone una domanda tanto grande in virtù dei suoi vissuti delicati e, nel mio sentire, dolorosi.
Leggendo il consulto precedente, mi è parso che si interrogasse riflessivamente su alcune erotizzazioni che vive. Mi sono chiesto se può esserci un filo comune tra esse e i vissuti di cui parla in questo consulto.
Non conosco la sua storia, ma non credo che lei sia “arida di sentimenti” come dice. Possono esserci alcune ferite profonde dentro di lei, ma questo non vuol dire che sia una persona “insensibile”.
Per poter affrontare i suoi vissuti, penso possa essere importante fare una consultazione dal vivo. Trovare lo spazio d’ascolto che merita, fermarsi a riflettere, condividere i suoi sentimenti.
Se una famiglia non c’è stata fa male. Questo però non vuol dire che non potrà esserci una nuova famiglia e quel senso fondamentale di appartenenza che sta cercando. Dentro di sè e con gli altri. E mi sembra che scrivendoci, mostri il desiderio di non rinunciarvi.
Un saluto cordiale,
Enrico de Sanctis
Dr. Enrico de Sanctis - Roma
Psicologo e Psicoterapeuta a orientamento psicoanalitico
www.enricodesanctis.it
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 1.4k visite dal 31/08/2018.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.