Talassofobia
Sin da bambino ho avuto la fobia del mare. I miei mi assicurano che non ho avuto mai un trauma riconducibile ad esso. Eppure io, che sono "un coraggioso" di fronte al mare vengo travolto da un forte stato ansioso. Stato che nella mia vita, mi ha procurato diverse situazioni antipatiche, come inventarmi, quando in compagnia sulla spiaggia, strane "allergie marine" per non andare in acqua ecc.
Come posso risolvere la cosa almeno parzialmente e da che cosa potrebbe essere causato tale stato. Perfino parlare del mare mi mette in uno stato ansioso. Forse (potrei dire una corbelleria) la causa potrebbe risiedere nella gestazione difficile ed ad altro rischio d'aborto che ebbe mia madre.
Insomma è un problema che "mi perseguita" sin da bambino e che mi piacerebbe una volta per tutte comprendere X risolvere.
Cordiali Saluti.
Come posso risolvere la cosa almeno parzialmente e da che cosa potrebbe essere causato tale stato. Perfino parlare del mare mi mette in uno stato ansioso. Forse (potrei dire una corbelleria) la causa potrebbe risiedere nella gestazione difficile ed ad altro rischio d'aborto che ebbe mia madre.
Insomma è un problema che "mi perseguita" sin da bambino e che mi piacerebbe una volta per tutte comprendere X risolvere.
Cordiali Saluti.
[#1]
Gentile utente
Nei casi di fobia è più utile orientarsi verso la soluzione che verso le cause del problema, che possono essere le più disparate e spesso non identificabili.
Nei disturbi d'ansia, cui le fobie appartengono, alcune forme di psicoterapia o consulenza psicologica possono essere più efficienti nell'ottenere risultati, rispetto ad altre.
Può rivolgersi a uno psicoterapeuta a indirizzo breve strategico o cognitivo-comportamentale per un colloquio iniziale, spiegando il suo problema. Il collega potrà così dirle se e che tipo di percorso d'aiuto potrebbe essere adatto al caso suo.
Può leggere intanto questa pagina informativa:
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/125-l-evitamento-nei-disturbi-d-ansia-e-nelle-fobie.html
Cordiali saluti
Nei casi di fobia è più utile orientarsi verso la soluzione che verso le cause del problema, che possono essere le più disparate e spesso non identificabili.
Nei disturbi d'ansia, cui le fobie appartengono, alcune forme di psicoterapia o consulenza psicologica possono essere più efficienti nell'ottenere risultati, rispetto ad altre.
Può rivolgersi a uno psicoterapeuta a indirizzo breve strategico o cognitivo-comportamentale per un colloquio iniziale, spiegando il suo problema. Il collega potrà così dirle se e che tipo di percorso d'aiuto potrebbe essere adatto al caso suo.
Può leggere intanto questa pagina informativa:
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/125-l-evitamento-nei-disturbi-d-ansia-e-nelle-fobie.html
Cordiali saluti
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
[#2]
Gentile Utente,
forse non perderei tempo nella ricerca di cause remote rispetto a questa fobia. Piuttosto se fossi in Lei inizierei a chiedermi perchè, dopo 30 anni, proprio oggi Lei decide di richiedere una consulenza on-line.
Insomma, se ha fatto a meno del mare per tutto questo tempo perchè adesso non ci riesce più?
Se il problema è legato all'acqua di per sé potrebbe iniziare con un corso di nuoto in piscina, oppure con un corso di sub (che inizia sempre in piscina, per poi avvicinare il corsista in modo graduale al mare, partendo da riva)
Se invece Lei oggi si è stancato di non riuscire a "controllare" ogni aspetto della propria vita il consiglio mio è in linea con quanto suggeritole dal Collega Santonocito
forse non perderei tempo nella ricerca di cause remote rispetto a questa fobia. Piuttosto se fossi in Lei inizierei a chiedermi perchè, dopo 30 anni, proprio oggi Lei decide di richiedere una consulenza on-line.
Insomma, se ha fatto a meno del mare per tutto questo tempo perchè adesso non ci riesce più?
Se il problema è legato all'acqua di per sé potrebbe iniziare con un corso di nuoto in piscina, oppure con un corso di sub (che inizia sempre in piscina, per poi avvicinare il corsista in modo graduale al mare, partendo da riva)
Se invece Lei oggi si è stancato di non riuscire a "controllare" ogni aspetto della propria vita il consiglio mio è in linea con quanto suggeritole dal Collega Santonocito
[#3]
Gentile signore,
per trauma si intende un fatto di intensità eccezionale che una persona non riesce a fronteggiare con le normali risorse. Le emozioni violente generate da questo fatto possono provocare una alterazione dell'attività psichica.
Normalmente per trauma si intendono fatti oggettivamente gravi per chiunque, ma spesso non viene considerato che ogni persona è unica e irripetibile: i "traumi" possono essere determinati da fatti oggettivamente non gravi, ma che per una determinata persona, possono esserlo.
Mi spiego meglio: l'interpretazione date a dei fatti o a delle parole a cui si è venuti incontro nella propria vita, possono risultare traumatici.
Nel suo caso, lei dice che i suoi genitori le hanno assicurato l'assenza di un trauma specifico. E' probabile che sia così. Sono molti anni che lei soffre di questa fobia, è anche probabile che si sia innestato un circolo negativo intorno a questa paura. E' parecchio strutturata.
Le cause di questa fobia potrebbero essere proprio quelle che lei ipotizza, ma l'unico modo per ridurre la sintomatologia e capire le cause è rivolgersi ad uno psicoterapeuta.
Vista l'associazione che lei fa nella sua richiesta, le consiglio un percorso di tipo psicoanalitico.
Cordialmente,
per trauma si intende un fatto di intensità eccezionale che una persona non riesce a fronteggiare con le normali risorse. Le emozioni violente generate da questo fatto possono provocare una alterazione dell'attività psichica.
Normalmente per trauma si intendono fatti oggettivamente gravi per chiunque, ma spesso non viene considerato che ogni persona è unica e irripetibile: i "traumi" possono essere determinati da fatti oggettivamente non gravi, ma che per una determinata persona, possono esserlo.
Mi spiego meglio: l'interpretazione date a dei fatti o a delle parole a cui si è venuti incontro nella propria vita, possono risultare traumatici.
Nel suo caso, lei dice che i suoi genitori le hanno assicurato l'assenza di un trauma specifico. E' probabile che sia così. Sono molti anni che lei soffre di questa fobia, è anche probabile che si sia innestato un circolo negativo intorno a questa paura. E' parecchio strutturata.
Le cause di questa fobia potrebbero essere proprio quelle che lei ipotizza, ma l'unico modo per ridurre la sintomatologia e capire le cause è rivolgersi ad uno psicoterapeuta.
Vista l'associazione che lei fa nella sua richiesta, le consiglio un percorso di tipo psicoanalitico.
Cordialmente,
Dott.ssa Giselle Ferretti Psicologa Psicoterapeuta
www.giselleferretti.it
https://www.facebook.com/giselleferrettipsicologa?ref=hl
[#4]
Gentile Utente, io credo che sia importante quell'aggettivo con cui definisce se stesso, e se stesso in relazione agli altri: un coraggioso. Il mare e il pensiero del mare le suscitano ansia e preoccupazioni, deve ricorrere a giustificazioni varie per evitare l'oggetto temuto. E' probabile che questa fobia nasconda una sua parte di personalità piu' fragile, un complesso di idee, sentimenti, emozioni che non si integrano nel resto della personalità.Credo che sarebbe interessante capire, con un percorso di tipo psicoanalitico, qualè l'origine e come lei ha elaborato, nel corso della sua infanzia e adolescenza, quello che sua mamma le ha riferito: una gravidanza a rischio, in bilico tra la vita e la morte.
Cordialmente.
Dott.ssa M. Caruso
Psicologa-Psicoterapeuta
Ordine Psicologi Lazio n. 5068
Cordialmente.
Dott.ssa M. Caruso
Psicologa-Psicoterapeuta
Ordine Psicologi Lazio n. 5068
Dr.ssa Mirella Caruso www.mirellacaruso.it
Milano: via A. Stradivari, 6.
Bologna: via Malvolta, 3.
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 5.6k visite dal 21/01/2009.
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