Ansia, panico
Gentili Dottori,
Sono un quasi 40 enne, e mi ritrovo ad avere questo problema già da diverso tempo, ma non so come controllarlo o meglio ancora superarlo,
mi farebbe piacere ricevere qualche consiglio e se possibile qualche spiegazione sul perchè in merito.
Mi capita, come ora che quando mi distacco per qualche giorno da mia moglie ed i miei figli soprattutto, avverto come un Ansia forte, l'idea di non poterli vedere, e forse di essere non nella mia situazione di normalità mi porta un malessere forte, ad esempio mentre sto a lavoro penso: mancano 3 giorni ancora, e mi viene un ansia che mi fa alzare e mi prende un agitazione come se volessi scappare subito e raggiungerli, è un po' come se mi sentissi in galera, è difficile spiegare bene, ma non so come controllarla.
Me ne vergogno anche un po', che una persona sveglia ed intraprendente come me, e soprattutto alla mia età provi queste cose che so benissimo essere delle stupidaggini mi da dei limiti.
Vi prego per tanto di darmi delle risposte che possano in qualche modo aiutarmi a comprendere meglio e gestire questo stato cosi' debilitante.
Sicuro di una risposta solerte ed esaustiva vi ringrazio anticipatamente e
vi porgo cordiali saluti
Andrea
Sono un quasi 40 enne, e mi ritrovo ad avere questo problema già da diverso tempo, ma non so come controllarlo o meglio ancora superarlo,
mi farebbe piacere ricevere qualche consiglio e se possibile qualche spiegazione sul perchè in merito.
Mi capita, come ora che quando mi distacco per qualche giorno da mia moglie ed i miei figli soprattutto, avverto come un Ansia forte, l'idea di non poterli vedere, e forse di essere non nella mia situazione di normalità mi porta un malessere forte, ad esempio mentre sto a lavoro penso: mancano 3 giorni ancora, e mi viene un ansia che mi fa alzare e mi prende un agitazione come se volessi scappare subito e raggiungerli, è un po' come se mi sentissi in galera, è difficile spiegare bene, ma non so come controllarla.
Me ne vergogno anche un po', che una persona sveglia ed intraprendente come me, e soprattutto alla mia età provi queste cose che so benissimo essere delle stupidaggini mi da dei limiti.
Vi prego per tanto di darmi delle risposte che possano in qualche modo aiutarmi a comprendere meglio e gestire questo stato cosi' debilitante.
Sicuro di una risposta solerte ed esaustiva vi ringrazio anticipatamente e
vi porgo cordiali saluti
Andrea
[#1]
Gentile Andrea,
leggendo il suo racconto ho trovato numerosi elementi importanti, soprattutto dal punto di vista emotivo.
In primo luogo sembra vivere uno stato d'ansia e di agitazione, non so se possiamo dire anche di impotenza.
Sente di soffrire il distacco da sua moglie e dai suoi figli e sottolinea che il suo malessere si sviluppi poiché non si trova in una "situazione di normalità". In proposito, cosa intende per "situazione di normalità"? C'è stato qualche cambiamento nella sua vita, in ambito lavorativo oppure anche in ambito familiare, qualcosa che ha generato in lei alcune paure?
Penso che sia significativo anche il senso di vergogna che prova, come se nella sua percezione fosse inaccettabile il suo malessere, tenendo anche conto che si trova alla soglia dei 40 anni. A volte può succedere che viviamo situazioni difficili, siamo vulnerabili e può capitare di scoprire di avere delle ferite dentro di noi. Questo accade a qualunque età, l'importante è prendersene cura e affrontare le difficoltà senza essere troppo severi con se stessi.
Riguardo a quest'ultimo aspetto, potrebbe essere utile fermarsi a riflettere. Mi sono chiesto se il suo stato è debilitante anche a causa del fatto che lei pretende tanto e si giudica severamente.
Un cordiale saluto,
Enrico de Sanctis
leggendo il suo racconto ho trovato numerosi elementi importanti, soprattutto dal punto di vista emotivo.
In primo luogo sembra vivere uno stato d'ansia e di agitazione, non so se possiamo dire anche di impotenza.
Sente di soffrire il distacco da sua moglie e dai suoi figli e sottolinea che il suo malessere si sviluppi poiché non si trova in una "situazione di normalità". In proposito, cosa intende per "situazione di normalità"? C'è stato qualche cambiamento nella sua vita, in ambito lavorativo oppure anche in ambito familiare, qualcosa che ha generato in lei alcune paure?
Penso che sia significativo anche il senso di vergogna che prova, come se nella sua percezione fosse inaccettabile il suo malessere, tenendo anche conto che si trova alla soglia dei 40 anni. A volte può succedere che viviamo situazioni difficili, siamo vulnerabili e può capitare di scoprire di avere delle ferite dentro di noi. Questo accade a qualunque età, l'importante è prendersene cura e affrontare le difficoltà senza essere troppo severi con se stessi.
Riguardo a quest'ultimo aspetto, potrebbe essere utile fermarsi a riflettere. Mi sono chiesto se il suo stato è debilitante anche a causa del fatto che lei pretende tanto e si giudica severamente.
Un cordiale saluto,
Enrico de Sanctis
Dr. Enrico de Sanctis - Roma
Psicologo e Psicoterapeuta a orientamento psicoanalitico
www.enricodesanctis.it
[#2]
Utente
Gentile Dr Enrico,
la ringrazio per la gentile risposta,
spiegare un malessere non è cosa semplice, quello che avverto è un agitazione un quasi panico, perchè vorrei poter abbracciare i miei bimbi, ed ilo fatto di dover per forza aspettare altri giorni, mi fa star male, i termini che ho usato nella precedente spiegazione, sono il mio tentativo, forse errato nel capire il perchè, anche se fondamentalmente a me interessa relativamente poco, vorrei semplicemente non stare in questo stato, e vorrei fare qualcosa.
Nel ringraziarvi e sicuro di una gentile risposta
porgo cordiali saluti
Andrea
la ringrazio per la gentile risposta,
spiegare un malessere non è cosa semplice, quello che avverto è un agitazione un quasi panico, perchè vorrei poter abbracciare i miei bimbi, ed ilo fatto di dover per forza aspettare altri giorni, mi fa star male, i termini che ho usato nella precedente spiegazione, sono il mio tentativo, forse errato nel capire il perchè, anche se fondamentalmente a me interessa relativamente poco, vorrei semplicemente non stare in questo stato, e vorrei fare qualcosa.
Nel ringraziarvi e sicuro di una gentile risposta
porgo cordiali saluti
Andrea
[#3]
Per poter affrontare il suo malessere Andrea, è mia convinzione che debba comprenderlo. Ha ragione a dire che non è semplice farlo. E in questa sede, oltretutto, è ancora più difficile.
Sembra sottolineare uno stato di ansia legato alla distanza dai suoi figli. Questo può succedere quando si vive un senso di insicurezza e altri vissuti interiori che devono essere ascoltati. Bisogna capire quando e perché il suo malessere ha avuto inizio. Ed è necessario approfondire il suo mondo interiore, le sue relazioni, la sua storia di vita.
Ha già svolto oppure pensato di effettuare una consultazione dal vivo, cosa ne pensa?
Un saluto cordiale,
Enrico de Sanctis
Sembra sottolineare uno stato di ansia legato alla distanza dai suoi figli. Questo può succedere quando si vive un senso di insicurezza e altri vissuti interiori che devono essere ascoltati. Bisogna capire quando e perché il suo malessere ha avuto inizio. Ed è necessario approfondire il suo mondo interiore, le sue relazioni, la sua storia di vita.
Ha già svolto oppure pensato di effettuare una consultazione dal vivo, cosa ne pensa?
Un saluto cordiale,
Enrico de Sanctis
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 684 visite dal 28/08/2018.
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Approfondimento su Ansia
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