Una psicologa ad orientamento cognitivo comportamentale, specialista
Salve.. Scrivo questo post perché mi ritrovo in una situazione psicologica strana e pesante da sostenere.. ma da cui faccio molta ma molta fatica ad uscirne.. Non so di preciso quale sia la causa del mio problema.. In realtà non so quale sia il mio problema.. Ho un malessere psicologico profondo che ha come tema la mia relazione.. Premetto che sono già stata in terapia per 1 anno e mezzo qualche anno fa con una psicologa ad orientamento cognitivo comportamentale, specialista in doc e disturbi d'ansia, con cui non abbiamo mai fatto lunghe chiacchierate introspettive ma il suo lavoro era prevalentemente concentrato nel discutere insieme un diario che mi assegnava come compito per casa in cui dovevo scrivere i miei pensieri, pensieri che ora come allora avevano come oggetto sempre la mia relazione.. In particolar modo L paura di potermi innamorare di 1 altro. Dopo 1 anno e mezzo di terapia il sintomo si era parecchio attenuato seppur non sparito mai del tutto. Con l'arrivo del matrimonio, avvenuto 2 anni fa, sono nuovamente punto e a capo con questi dubbi.. se voi mi chiedete ora come ora.. Qual 'è il tuo problema.. Io non ve lo so dire.. Per cui mi trovo da una parte schiacciata da questa sofferenza che provo praticamente sempre.. Con questi dubbi, domande rivolte a me stessa, risposte, certezze,non certezze, ma dall' altra l'incapacità nel reagire perché non ho nulla in mano da poter esporre.. Mi scuso a priori se il mio ragionamento vi sembrerà contorto e capisco anche che lo è.. Però mi sento molto spaesata oltre che avere molta paura e non sapere stavolta da dove cominciare.. Spesso sento l'esigenza di scavare in me stessa..alla ricerca di comporre questo mio puzzle interiore distrutto..scavo scavo e scavo ma sono totalmente in tilt.. Spero pertanto in un vostro riscontro.. Grazie anticipatamente
[#1]
Gentile signora,
il problema, nonostante i limiti del mezzo telematico che stiamo utilizzando, mi pare piuttosto chiaro, e mi pare sia una dinamica ossessiva che La turba.
Ok il diario, ma in terapia il diario è solo un primo step per poter aiutare il pz. ad avere chiare alcune dinamiche.
Aver chiaro il modo di funzionare NON significa aver risolto il problema, anche perchè se è vero che le ossessioni e i rimuginii possono sfinire i pazienti, è anche vero che il pz. ha dei momenti in cui sa perfettamente come stanno le cose.
Oltre al diario, la terapia non ha previsto nient'altro?
Il diario stesso, tra l'altro, prevede di approfondire il problema, ma poi sono utili strategie che permettono di esercitare una certa padronanza del problema.
Cordiali saluti,
il problema, nonostante i limiti del mezzo telematico che stiamo utilizzando, mi pare piuttosto chiaro, e mi pare sia una dinamica ossessiva che La turba.
Ok il diario, ma in terapia il diario è solo un primo step per poter aiutare il pz. ad avere chiare alcune dinamiche.
Aver chiaro il modo di funzionare NON significa aver risolto il problema, anche perchè se è vero che le ossessioni e i rimuginii possono sfinire i pazienti, è anche vero che il pz. ha dei momenti in cui sa perfettamente come stanno le cose.
Oltre al diario, la terapia non ha previsto nient'altro?
Il diario stesso, tra l'altro, prevede di approfondire il problema, ma poi sono utili strategie che permettono di esercitare una certa padronanza del problema.
Cordiali saluti,
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
[#2]
Ex utente
Per prima cosa volevo ringraziarla per la risposta.. È stata gentilissima nel farlo.. Effettivamente le dico la verità.. Con la dottoressa si era creato un ottimo rapporto.. Sebbene io ho avuto qualche problema sin dall'inizio con questo diario.. Mi sono proprio inceppata persino su quello..e sono finita per controllare tutti e dico tutti i pensieri che mi passavano per la mente.. Per capire se stavo applicando bene il metodo.. Se non lo stavo applicando.. Cioè mi viene da ridere a scriverlo.. Ma mi creda che sono andata in tilt..per cui non ho mai abbandonato la terapia con spensieratezza.. Ma faccio fatica a chiedere nuovamente aiuto sia perché mi sento nuovamente punto e a capo come per dire non ne sono uscita per niente.. E sia perché economicamente non posso permettermi più quei costi.. E la paura di andare in un asl e trovare gente che non mi aiuta ma mi moltiplica il problema.. Dico questo perché inizialmente.. Quando il problema si presento' la prima volta in fase acuta..non sapendo di cosa si trattasse andai da una dottoressa.. E non lo so se lei voleva comunque risolvere il problema facendoci 1 altro giro.. So solo che per paura non ci sono andata più.. Magari la colpa non era neanche della sua collega ma piuttosto mia.. Certo è che mi sento veramente stanca.. Ma non so da dove iniziare.. Anche perché mi rendo conto che è un problema che persiste non dico h24 ma quasi.. E mi rendo anche conto che a sto punto non posso superarla da sola.. Se sono sempre al punto di partenza ..anche perché ho seriamente paura che tutto questo stress mi possa realmente causare Seri danni..
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 582 visite dal 21/08/2018.
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