Ansia eccessiva o depressione?
Buongiorno, sono una studentessa di 22 anni. Circa tre anni fa ho iniziato ad avere attacchi di panico, dovuti alla fine di un liceo durato 6 anni e costituito da torure psicologiche pesanti, sia da parte di isegnanti che dicompagni di classe, che hanno duramente minato la mia autostima. In quel periodo pensavo di avere ogni tipo di malattia pensabile, cercavo in continuazione elenchi di sintomi su internet. Ora sono seguita da una psicologa, ma da qualche settimana a questa parte, sento l'insorgere di un nuovo problema... Mi sono fissata di essere depressa, ne ho il terrore: anche qui, ho iniziato a cercare i sintomi della depressione su internet e continuamente penso 'ma questo mio comportamento non è normale, allora sono depressa...' e cerco conferme ovunque. mi spaventa il fatto che di solito sto meglio dopo cena, e ho letto che i depressi di solito stanno meglio la sera. a me succede che dopo cena sto con la mia famiglia ed è come se un pesante blocco si togliesse dal petto, come se tornassi a respirare e la tensione si sciogliesse. Dura poco, perchè poi mi torna il terrore di stare male l'indomani mattina. Durante la giornata, qualunque cosa faccia, penso 'ecco, sto cosi perchè sono depressa, non c'è altra spiegazione'. La mia psicologa dice di fidarsi, che se avessi avuto quacosa del genere mi avrebbe già mandata da uno specialista del campo... La mattina mi sveglio come sempre, faccio colazione con tutti i buoni propositi della giornata e poi comincia tutto: sento dei veri e propri brividi di terrore correre lungo la schiena, ho paura a stare sola, ho paura che il mio cervello impazzisca, il mio pensiero è sempre fisso lì, qualunque cosa faccia mi sembra che non serva a risolvere nulla perchè tanto i starò sempre e comunque male... Tra qualche settimana parto per l'erasmus (con il benestare anche della mia psicologa che dice che mi aiuterà ad aprirmi e ad acquistare fiducia in me stessa) e sono terrorizzata di stare male là dove andrò, di cadere in depressione e ho paura del suicidio...la settimana scorsa sono stata malissimo, ho pianto tanto ma la mia psicologa mi ha detto che si è trattato di un crollo emotivo e nervoso, perchè ho accumulato troppe tensioni (dovute anche al viaggio che sto per affrontare) e ho represso troppo le mie emozioni.. lei dice che c'è una parte di me che mi reprime, che ogni volta che devo affronatre una cambiamento positivo per me, se ne esce con sintomi nuovi, quasi volesse che la situazione resti com'è, che non cambi e io continui a restare sempre uguale.. ma io ho paura di piangere quando ne sento il bisogno perchè so che chi è deopresso piange... io non capisco più niente, mi può aiutare? non voglio essere depressa, ma c'è una voce nella mia testa che me lo dice in continuazione e non riesco a vivere cosi... se non sono depressa, llora perchè la sera dopo cena mi sento meglio e la mattina mi alzo col terrore? e la notte dormo poco e male e vado a letto terrorizzata all'idea di inzare la giornata di domani perchè so che starò male? e se in erasmus mi capitasse qualcosa del genere e diventassi depressa e non riuscissi a vivere appieno l'esperienza?aiuto, per favore...
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Gentile ragazza
La sua lettera non è quella di una persona depressa, ma semmai di una persona ansiosa, costantemente preoccupata per la propria salute. È come se lei spendesse un sacco d'energie solo per sforzarsi di essere normale.
L'autostima non è una cosa che si può minare, ma se ne abbiamo poca qualunque piccolo "attacco" dall'esterno o dall'interno ci sembrerà sempre più brutto e pericoloso di quanto sia in realtà.
In genere l'ansia è più facile da curare concentrandosi sui modi per gestirla piuttosto che sulle repressioni. Ma è vero ciò che le dice la sua psicologa, ossia che partendo per l'Erasmus è probabile che non solo starà meglio, ma che non le accadrà nulla di terribile.
Ad ogni modo parli con lei e le dica che desidera imparare qualche cosa di concreto, qualche strumento per imparare a fronteggiare la sua ansia.
Se crede, può leggere questi articoli dal mio sito:
http://www.giuseppesantonocito.it/art_psicoterapia.htm
http://www.giuseppesantonocito.it/news.htm?m=76
Cordiali saluti
La sua lettera non è quella di una persona depressa, ma semmai di una persona ansiosa, costantemente preoccupata per la propria salute. È come se lei spendesse un sacco d'energie solo per sforzarsi di essere normale.
L'autostima non è una cosa che si può minare, ma se ne abbiamo poca qualunque piccolo "attacco" dall'esterno o dall'interno ci sembrerà sempre più brutto e pericoloso di quanto sia in realtà.
In genere l'ansia è più facile da curare concentrandosi sui modi per gestirla piuttosto che sulle repressioni. Ma è vero ciò che le dice la sua psicologa, ossia che partendo per l'Erasmus è probabile che non solo starà meglio, ma che non le accadrà nulla di terribile.
Ad ogni modo parli con lei e le dica che desidera imparare qualche cosa di concreto, qualche strumento per imparare a fronteggiare la sua ansia.
Se crede, può leggere questi articoli dal mio sito:
http://www.giuseppesantonocito.it/art_psicoterapia.htm
http://www.giuseppesantonocito.it/news.htm?m=76
Cordiali saluti
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
[#2]
Gentile Utente,
non so se sia poco competente la tua psicologa oppure se sei tu a percepire in modo distorto i suoi consigli. Per un problema come il tuo secondo me la rassicurazione serve solo a peggiorare le cose. Tu continui a chiederne, e gli altri continuano a dartene, eppure non funziona, o sbaglio? Ne hai bisogno sempre di più
Probabilmente più che depressa sei ansiosa, e forse il tuo umore si è abbassato in questo periodo (facendoti sentire pessimista, triste, ecc.) proprio perchè non riesi a risolvere il problemache ti crea ansia
Il sollievo di cui parli quando rientri a casa la sera potrebbe essere legato al fatto che la casa ti dà sicurezza, e generalmente tutti gli ansiosi si sentono al sicuro quando la sera rientrano.
Senz'altro il fatto che devi partire per l'estero ti sta terrorizzando proprio perchè ti allontanerai da casa tua, quel posto sicuro di cui abbiamo parlato.
A peggiorare il tutto secondo me è la tua continua tendenza a rimuginare in continuazione, anche questo sintomo del disturbo d'ansia.
A questo punto, per toglierti ogni dubbio, potresti sentire uno psichiatra, il quale ti dirà l'eventuale diagnosi. Certo, questo cosa ti fa paura, vero? Me ne rendo conto, ma solo tu purtroppo puoi decidere cosa sei disposta ad affrontare pur di stare meglio.
Rifletti anche sul fatto che, sotto sotto, stai smettendo di fidarti anche della tua psicologa.
Ti allego questo articolo sulla depressione https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/
e questo sull'ansia https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/205-caro-psicologo-mi-sento-ansioso-i-disturbi-d-ansia-e-la-terapia-cognitivo-comportamentale.html
così ti chiarisci meglio le idee. Ma fidati, del tuo disturbo si può guarire, non rimanere lì a soffrire senza motivo, fai qualcosa!
non so se sia poco competente la tua psicologa oppure se sei tu a percepire in modo distorto i suoi consigli. Per un problema come il tuo secondo me la rassicurazione serve solo a peggiorare le cose. Tu continui a chiederne, e gli altri continuano a dartene, eppure non funziona, o sbaglio? Ne hai bisogno sempre di più
Probabilmente più che depressa sei ansiosa, e forse il tuo umore si è abbassato in questo periodo (facendoti sentire pessimista, triste, ecc.) proprio perchè non riesi a risolvere il problemache ti crea ansia
Il sollievo di cui parli quando rientri a casa la sera potrebbe essere legato al fatto che la casa ti dà sicurezza, e generalmente tutti gli ansiosi si sentono al sicuro quando la sera rientrano.
Senz'altro il fatto che devi partire per l'estero ti sta terrorizzando proprio perchè ti allontanerai da casa tua, quel posto sicuro di cui abbiamo parlato.
A peggiorare il tutto secondo me è la tua continua tendenza a rimuginare in continuazione, anche questo sintomo del disturbo d'ansia.
A questo punto, per toglierti ogni dubbio, potresti sentire uno psichiatra, il quale ti dirà l'eventuale diagnosi. Certo, questo cosa ti fa paura, vero? Me ne rendo conto, ma solo tu purtroppo puoi decidere cosa sei disposta ad affrontare pur di stare meglio.
Rifletti anche sul fatto che, sotto sotto, stai smettendo di fidarti anche della tua psicologa.
Ti allego questo articolo sulla depressione https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/
e questo sull'ansia https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/205-caro-psicologo-mi-sento-ansioso-i-disturbi-d-ansia-e-la-terapia-cognitivo-comportamentale.html
così ti chiarisci meglio le idee. Ma fidati, del tuo disturbo si può guarire, non rimanere lì a soffrire senza motivo, fai qualcosa!
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Ex utente
vi ringrazio per le risposte... mi hanno rassicurato molto... ho notato cmunque che quando riesco a rilassarmi, ogni dubbio scompare e sono serena. E in questo ho constatato che le tecniche di rilassamento che mi ha insegnato la psicologa funzionano. è anche vero che la frequento solo da un mese, quindi penso che ci voglia ancora un po' di temp e di lavoro su me stessa per 'guarire' del tutto... io mi fido della psicologa, anto è vero che quando ho una manifestazione forte di ansia la chiamo o comunque sento il bisogno di dirle cosa mi succede e sento davvero che mi può aiutare e rasserenare. Spero davvero di riuscire a tornare una persona 'normale', di riuscire a gestire questa ansia che mi prende e sembra non volermi lasciare più... Vi ringrazio ancora per aver risposto alla mia domanda, mi sento molto meglio. Grazie, Sara
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 11.5k visite dal 21/01/2009.
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Approfondimento su Ansia
Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.