Ernie al disco ripresa fisica ma non del tutto psicologica
Salve a tutti.. ho deciso di scrivere perché sono consapevole di avere un problema. Il tutto parte da una sofferenza fisica protratta nel tempo. Sono rimasta letteralmente "bloccata" con la schiena il 2 Agosto del 2017 successivamente dopo i vari esami e controlli scopro di avere delle ernie. Sono stata a letto a soffrire forse o per meglio dire patire il dolore per più di sei mesi 24h su 24.Dopo la lentissima ripresa che è avvenuta tramite una terapia molto pesante fans cortisone.. infiltrazioni paravertebrali.. Sei mesi di fisiotepia riabilitativa e piscina ad oggi riesco a gestire fisicamente il mio nuovo stato di salute anche se mi ha cambiato letteralmente la vita, certi movimenti che facevo prima non riesco più a farli così come determinati sforzi, infatti sono stata licenziata da dove lavoravo(facevo l'operatore socio assistenziale da 5 anni).Oltretutto tra i vari specialisti sono stata per mesi in cura da un neuropsichiatria per le "scosse" doloranti che avvertivo continuamente alla gamba dove ci sono queste erniazioni curando il dolore neuropatico con l'antiepilettico che sto allontanando quasi del tutto gradualmente seguita dal neurologo che ha fatto una diagnosi precisa, praticamente è insorta una radicolopatia prima lombare e poi cervicale. Ad oggi nonostante il calvario la ripresa fisica è abbastanza ottimale ma mi succedono delle cose "strane". Soffro degli attacchi involontari di ansia quando mi trovo in situazioni le chiamo "non sicure" come per esempio attraversare in macchina un ponte sospeso. All'inizio ho cercato purtroppo si far finta che andasse tutto bene che era solo un impressione passeggera, adesso ho capito che il problema non è da meno infatti sto cercando di capire se ho bisogno di aiuto per superare queste fobie insorte dopo le spiacevoli esperienze fisiche passate.Ho alimentato una paura di soffrire così incredibile che quando meno me lo aspetto soprattutto quando sembra che sia tranquilla si manifesta veramente in modo spietato.. e sembra che ogni volta io abbia meno autocontrollo. Non riesco a capire come succeda che io sia arrivata al punto di non guardare dal finestrino di una macchina perché ho il terrore della sensazione del vuoto e automaticamente vorrei "fuggire" per non "soffrire". Credo che purtroppo dalla troppa sofferenza mi sto portando dietro lo strascico di emozioni e circostanze parecchio stressanti e spiacevoli.. Chiedo un consiglio su come reagisce a queste "sensazioni di pericolo inesistenti" e come gestire il mio stato d'animo per riuscire a superare del tutto il mio precedente stato di sofferenza fisico che ahimè ha cambiato anche il mio stato psicologico attuale. Ringrazio anticipatamente dell'interesse attendo risposta.
Cordiali saluti.
Cordiali saluti.
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"Chiedo un consiglio su come reagisce a queste "sensazioni di pericolo inesistenti" e come gestire il mio stato d'animo per riuscire a superare del tutto il mio precedente stato di sofferenza fisico che ahimè ha cambiato anche il mio stato psicologico attuale."
Gentile Utente,
non ci sono consigli ma con uno psicologo psicoterapeuta può apprendere delle tecniche comportamentali utilissime per poter padroneggiare le paure e godersi finalmente la ripresa fisica.
Di solito queste situazioni si risolvono con un numero limitatissimo di sedute, anche perchè la causa che l'ha portata ad avere questa sofferenza psicologica mi pare del tutto chiara.
Cordiali saluti,
Gentile Utente,
non ci sono consigli ma con uno psicologo psicoterapeuta può apprendere delle tecniche comportamentali utilissime per poter padroneggiare le paure e godersi finalmente la ripresa fisica.
Di solito queste situazioni si risolvono con un numero limitatissimo di sedute, anche perchè la causa che l'ha portata ad avere questa sofferenza psicologica mi pare del tutto chiara.
Cordiali saluti,
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 724 visite dal 16/08/2018.
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