Non riesco ad andare avanti
Buongiorno dottori.
Il titolo del consulto dice tutto, ebbene sì, non riesco ad andare avanti. Sono una mamma di una bimba di dieci mesi, una bimba bellissima, la mia vita. Circa otto mesi fa ho acquistato delle forbicine in plastica di una nota marca per tagliare le unghie a mia figlia. Purtroppo, per mio errore, le ho inserite nello sterilizzatore a vapore (sono iper precisa ed ho sbagliato). Sono rimaste lì dentro per circa due mesi e mezzo. Quando mi sono resa conto che tali forbicine non potessero stare all'interno di uno sterilizzatore a vapore le andai a recuperare e purtroppo le ritrovai deformate, molto scolorite, un po' ristrette e in alcuni tratti "risucchiate". Ho avuto immediatamente paura di possibili sprigionamenti tossici da parte di queste forbicine. Ed il mio pensiero è andato subito a tutti gli oggetti che si trovano in contatto con essa, ovvero ciucci, paracapezzoli (continuo ad allattare mia figlia) e tettarelle. Ho chiamato tanti,diversi centri antiveleni e tutti mi hanno detto nessun rischio perché servono temperature più elevate per sostanze tossiche. Io però non mi sento assolutamente tranquilla. Penso all'aspetto oncologico ed ho paura di aver esposto mia figlia a tumori. Sono una persona particolarmente attenta, non fumo, non bevo, se so di persone che fumano non faccio prendere mia figlia in braccio, e comunque chiedo sempre loro di lavarsi le mani. Lo richiedo a tutti i miei familiari, per me è una forma di rispetto dovuto nei confronti della bambina. Adesso dopo questa vicenda non vivo più, ci penso ogni momento della giornata. Sono trascorsi 5 mesi ma non faccio altro che pensarci. Mia madre dice che avrei bisogno di un sostegno psicologico. Per me non capisce quello che io sto vivendo. Non so, ditemi voi quello che pensate realmente. Sto esagerando? Grazie di cuore a chi vorrà rispondermi.
Il titolo del consulto dice tutto, ebbene sì, non riesco ad andare avanti. Sono una mamma di una bimba di dieci mesi, una bimba bellissima, la mia vita. Circa otto mesi fa ho acquistato delle forbicine in plastica di una nota marca per tagliare le unghie a mia figlia. Purtroppo, per mio errore, le ho inserite nello sterilizzatore a vapore (sono iper precisa ed ho sbagliato). Sono rimaste lì dentro per circa due mesi e mezzo. Quando mi sono resa conto che tali forbicine non potessero stare all'interno di uno sterilizzatore a vapore le andai a recuperare e purtroppo le ritrovai deformate, molto scolorite, un po' ristrette e in alcuni tratti "risucchiate". Ho avuto immediatamente paura di possibili sprigionamenti tossici da parte di queste forbicine. Ed il mio pensiero è andato subito a tutti gli oggetti che si trovano in contatto con essa, ovvero ciucci, paracapezzoli (continuo ad allattare mia figlia) e tettarelle. Ho chiamato tanti,diversi centri antiveleni e tutti mi hanno detto nessun rischio perché servono temperature più elevate per sostanze tossiche. Io però non mi sento assolutamente tranquilla. Penso all'aspetto oncologico ed ho paura di aver esposto mia figlia a tumori. Sono una persona particolarmente attenta, non fumo, non bevo, se so di persone che fumano non faccio prendere mia figlia in braccio, e comunque chiedo sempre loro di lavarsi le mani. Lo richiedo a tutti i miei familiari, per me è una forma di rispetto dovuto nei confronti della bambina. Adesso dopo questa vicenda non vivo più, ci penso ogni momento della giornata. Sono trascorsi 5 mesi ma non faccio altro che pensarci. Mia madre dice che avrei bisogno di un sostegno psicologico. Per me non capisce quello che io sto vivendo. Non so, ditemi voi quello che pensate realmente. Sto esagerando? Grazie di cuore a chi vorrà rispondermi.
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Gentile utente, leggendo tutte le lettere che ci ha inviato mi rendo conto della sua sofferenza e mi chiedo per quanto tempo vorrà mantenere questo stato, per sé stessa e per le persone che le vogliono bene. Penso soprattutto alla bambina. Sua madre le ha già proposto di farsi aiutare da uno psicologo. Suppongo lo abbia fatto anche suo marito. Al pediatra di sua figlia lei ha già parlato di questi suoi timori? Si circondi di veri specialisti nei quali riporre fiducia, compreso uno/a psicologo/a, ed eviti di peggiorare la situazione coltivando una serie di opinioni "fai-da-te". Auguri.
Prof.ssa Anna Potenza (RM) gairos1971@gmail.com
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Utente
Gentilissima dottoressa Potenza, la ringrazio molto per aver risposto.
È vero, in passato non molto lontano, avevo una fobia sulle malattie infettive, e sinceramente non ho mai capito come sia potuta scaturire questa paura.. rispondendo alla sua domanda, sì, anche mio marito mi ha consigliato un aiuto da parte di uno specialista. Io però mi sento un incompresa e questo mi fa molto male. Sento che tutti coloro che mi circondano non danno importanza alle mie paure, classificandole assurde e questo mi fa stare male. Alla pediatra non ho raccontato questa vicenda perché a mia figlia non è mai successo nulla, è stata sempre benissimo. Ho chiamato tanti centri antiveleno, come già ho detto, e tutti mi hanno detto nessun rischio. Io però non mi sento tranquilla e ci sto male, tanto male...mia figlia è tutta la mia vita.
È vero, in passato non molto lontano, avevo una fobia sulle malattie infettive, e sinceramente non ho mai capito come sia potuta scaturire questa paura.. rispondendo alla sua domanda, sì, anche mio marito mi ha consigliato un aiuto da parte di uno specialista. Io però mi sento un incompresa e questo mi fa molto male. Sento che tutti coloro che mi circondano non danno importanza alle mie paure, classificandole assurde e questo mi fa stare male. Alla pediatra non ho raccontato questa vicenda perché a mia figlia non è mai successo nulla, è stata sempre benissimo. Ho chiamato tanti centri antiveleno, come già ho detto, e tutti mi hanno detto nessun rischio. Io però non mi sento tranquilla e ci sto male, tanto male...mia figlia è tutta la mia vita.
[#3]
Gentile signora, uno specialista non penserebbe affatto di ignorare la sua sofferenza, e già questo dovrebbe suggerirle che è opportuno contattarlo. Quanto al fatto che teme per la salute di sua figlia, ha chiamato tanti centri antiveleno, MA NON HA DETTO NULLA ALLA PEDIATRA... penso che comprenda da sola la contraddizione. Si lasci aiutare da chi ha gli strumenti per farlo, e procuri a sé stessa e ai suoi cari la serenità. Auguri.
[#4]
Utente
Gentile dottoressa sì comprendo la contraddizione di cui parla. Il punto è che non credo alle rassicurazioni da parte dei medici. Se ho già contattato circa 6-7 centri antiveleno parlando con medici competenti riguardo l'aspetto tossicologico, penso che parlarne alla mia pediatra sia superfluo, mi direbbe la stessa cosa detta dei centri e mi creda non ne ho voglia...sarei sempre con questo chiodo fisso. Non sono in pace con me stessa questo è il punto. E non credo a nessuno.
Grazie di cuore dottoressa.
Grazie di cuore dottoressa.
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 2.6k visite dal 13/08/2018.
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