Aiuto!!

Gentile utente,

sì, ha già scritto qui.
Dispiace molto che Lei si trovi tuttora in questa situazione,
la vita non deve essere facile.

Ma già due anni fa le Colleghe La consigliavano di farsi seguire psicologicamente di persona;
considerato che fin dall'infanzia soffriva di tali disagi,
fin da allora Le era stata indicata come la via più opportuna
( https://www.medicitalia.it/consulti/psicologia/527432-da-anni-ormai-soffro-di-ansia-ed-attacchi-di-panico.html ) .

Ha poi accolto il suggerimento?
Quali cure ha intrapreso? Psicoterapia? Farmaci?

Saluti cordiali.
Carla Maria Brunialti

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

Grazie per la risposta. Ricordavo bene infatti, mannaggia! Comunque non ho preso nessun tipo di farmaco e nessuno specialista. Ci sono cose che mi fanno stare meglio, come ascoltare la voce del mio ragazzo o anche pensare a situazioni in cui stavo meglio. Raccontando i miei malesseri diciamo che sto meglio perché chi mi ascolta cerca sempre di rassicurarmi (in parte è quello che cerco io)... com'è possibile esser giovane e soffrire già di questi disturbi?

Gentile utente,

Si ha scritto altre volte sia in psicologia che in psichiatria.

A prescindere dalle sue teorie causali il malessere che vive che saranno prese in esame in sede opportuna,
direi che è arrivato il momento di contattare un collega di persona per curare l’ansia disfunzionale che sperimenta.

Non usi Medicitalia come pronto soccorso.

“Non so più cosa fare”.
È presto detto: avvalersi dell’aiuto di un collega psicologo psicoterapeuta specialista in psicoterapia cognitivo comportamentale oppure breve strategica (entrambe molto efficaci nella cura delle sindromi ansia-correlate) e, verosimilmente (saranno gli specialisti a decidere) di un supporto psicofarmacologico.

Non ci sono altre strade per stare meglio.
Ah...precisiamo: il fatto che trascorre periodi di assenza di sintomi come ha scritto nel consulto in psichiatria, non vuol dire che in quel momento il malessere non c’è. Questa è una trappola in cui spesso si cade perché si pensa che sia un momento passeggero non valutando che la successiva acuzie ansiosa sarà peggiore dell’attuale.

l’ansia patologica, se non curata bene tende a cronicizzare. Non credo voglia arrivare a tanto all’eta di 22 anni.

Cordiali saluti

Dr. Francesco Emanuele Pizzoleo. Psicoterapia cognitiva e cognitivo comportamentale.

"... com'è possibile esser giovane e soffrire già di questi disturbi.."

E NON CURARLI?


Carla Maria Brunialti

Probabilmente si, dovrò far qualcosa perché non voglio crescere male e non godermi nulla perché per soffrire di qualcosa c'è tempo... questa è un età che dovrei vivermi al meglio ma sembra proprio di esser invecchiata di tantissimo dentro di me. Non aver fonti di distrazioni mi fa star ancora peggio poi perché mi ci fisso e la fissazione penso sia la malattia più terribile. Vi ringrazio ugualmente

Ci si "fissa" NON perchè mancano "le fonti di distrazioni",
ma perchè "la fissazione" stessa E' la malattia.

E' già trascorso troppo tempo per temporeggiare ulteriormente,
e lo dico con dispiacere per Lei.

Credo che gli elementi per decidere di curarsi
li abbia da noi ricevuti.
Ora sta a Lei,
del resto si tratta della SUA vita.

Carla Maria Brunialti

“com'è possibile esser giovane e soffrire già di questi disturbi?”

Aggiungo: un esordio psicopatologico è indipendente da età, sesso, livello culturale, status economico, orientamento religioso ed etnia.

Si prenda cura di se come suggerito!

Se ritiene,
ci tenga informati quando inizierà le terapie adeguate.

Al proposito Le linko una lettura illuminante:
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/6285-depressione-psicoterapia-e-piu-efficace-dei-soli-farmaci-nel-lungo-periodo.html .

Saluti cordiali.
Carla Maria Brunialti