Conflitto interiore
Salve, mi chiamo Rosa. Ho 22 anni.
Sto scrivendo su questo forum perché mi rendo conto io stessa di avere qualche problema e volevo un parere esterno, visto che purtroppo per ora non posso permettermi di farmi seguire.
Sono fidanzata da più di un anno con un ragazzo che ho amato sin da subito e con il quale non mi manca nulla. Purtroppo sin dall’inizio ho avuto problemi a casa, in quanto i miei non erano d’accordo poiché ero uscita da poco da una relazione di 8 anni. In casa sono iniziate discussioni ogni giorno ed ogni giorno mi sono sentita umiliata e screditata e “schifata” per alcune scelte personali da me prese. Ho sempre combattuto per portare avanti la mia relazione perché sono convinta che sia l’uomo giusto per me. Ultimamente però sento di crollare, sto avendo molto spesso attacchi di panico pesanti, che mi hanno portato solo una volta al vomito. Sto male perché non sento accettato ciò che a me fa stare bene. Non lo conoscono se non di vista e non posso portarlo a casa perché sono contrari. Ho letto tante cose su internet, tra cui il fatto che queste crisi possono essere dovute allo stress e alle pressioni avute in questo periodo. Ho iniziato ad avere dal nulla dei dubbi sulla mia relazione e sui miei sentimenti quando, però, io sono consapevole di quanto amo il mio ragazzo perché so che senza lui non vorrei stare. Con lui ne ho parlato, gli ho spiegato come mi sento e sento di avere bisogno di lui nella mia vita. Ed è questa la cosa che mi fa stare male. Aggiungo che durante le discussioni con i miei sono stata offesa e credo anche condizionata pur essendo lasciata “ libera “ di scegliere. In un periodo eravamo arrivati al punto che mia madre quasi non mi salutava più. So che mi amano da morire e ne sono consapevole e io amo loro incondizionatamente solo che sto male, sento un malessere che non riesco a comprendere.
Parlando con una psicologa mi è stato detto che le crisi possono essere dovute ad un mio conflitto interiore dovuto a quello che io penso e sento contro quello che i miei con una sorta di “ lavaggio del cervello” hanno cercato di farmi credere e pensare facendomi sentire sbagliata ed esclusa in un certo modo. Passo giorni pieni di ansia e a piangere perché mi sento male, perché ho pensieri che sento non mi appartengono ma non riesco a controllarli ne a controllarmi con l’ansia.
Volevo chiedere per questo un vostro parere e un vostro consiglio.
Grazie mille in anticipo a chi risponderà.
Sto scrivendo su questo forum perché mi rendo conto io stessa di avere qualche problema e volevo un parere esterno, visto che purtroppo per ora non posso permettermi di farmi seguire.
Sono fidanzata da più di un anno con un ragazzo che ho amato sin da subito e con il quale non mi manca nulla. Purtroppo sin dall’inizio ho avuto problemi a casa, in quanto i miei non erano d’accordo poiché ero uscita da poco da una relazione di 8 anni. In casa sono iniziate discussioni ogni giorno ed ogni giorno mi sono sentita umiliata e screditata e “schifata” per alcune scelte personali da me prese. Ho sempre combattuto per portare avanti la mia relazione perché sono convinta che sia l’uomo giusto per me. Ultimamente però sento di crollare, sto avendo molto spesso attacchi di panico pesanti, che mi hanno portato solo una volta al vomito. Sto male perché non sento accettato ciò che a me fa stare bene. Non lo conoscono se non di vista e non posso portarlo a casa perché sono contrari. Ho letto tante cose su internet, tra cui il fatto che queste crisi possono essere dovute allo stress e alle pressioni avute in questo periodo. Ho iniziato ad avere dal nulla dei dubbi sulla mia relazione e sui miei sentimenti quando, però, io sono consapevole di quanto amo il mio ragazzo perché so che senza lui non vorrei stare. Con lui ne ho parlato, gli ho spiegato come mi sento e sento di avere bisogno di lui nella mia vita. Ed è questa la cosa che mi fa stare male. Aggiungo che durante le discussioni con i miei sono stata offesa e credo anche condizionata pur essendo lasciata “ libera “ di scegliere. In un periodo eravamo arrivati al punto che mia madre quasi non mi salutava più. So che mi amano da morire e ne sono consapevole e io amo loro incondizionatamente solo che sto male, sento un malessere che non riesco a comprendere.
Parlando con una psicologa mi è stato detto che le crisi possono essere dovute ad un mio conflitto interiore dovuto a quello che io penso e sento contro quello che i miei con una sorta di “ lavaggio del cervello” hanno cercato di farmi credere e pensare facendomi sentire sbagliata ed esclusa in un certo modo. Passo giorni pieni di ansia e a piangere perché mi sento male, perché ho pensieri che sento non mi appartengono ma non riesco a controllarli ne a controllarmi con l’ansia.
Volevo chiedere per questo un vostro parere e un vostro consiglio.
Grazie mille in anticipo a chi risponderà.
[#1]
gentile ragazza che trattasi di un conflitto interiore o meno ciò che conta è come gestire il suo disagio.
Con la sua psicologa dovrebbe intraprendere un percorso focalizzato alla soluzione del problema.
Comprendere ciò che si ha non elimina il disagio, mentre lo elimina comprendere come lo si gestisce per far si che si possa correggere il tiro.
saluti
Con la sua psicologa dovrebbe intraprendere un percorso focalizzato alla soluzione del problema.
Comprendere ciò che si ha non elimina il disagio, mentre lo elimina comprendere come lo si gestisce per far si che si possa correggere il tiro.
saluti
Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
https://www.facebook.com/groups/316311005059257/?ref=bookmarks
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 826 visite dal 08/08/2018.
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