Tanta ansia e ipocondria
Buongiorno, sono una ragazza di 24 anni. Da quando sono piccola soffro di attacchi di ansia ed ipocondria che fino a qualche tempo fa, manifestavo soltanto nelle ore serali quotidianamente o quando dovevo uscire e stare in compagnia, avevo una terribile paura di sentirmi male.
Tre anni fa sono stata operata di urgenza per un piccolo problema e sono rimasta un po' traumatizzata data la giovane età.
Da qualche mese a questa parte, la mia ansia e la mia ipocondria mi accompagnano praticamente a qualsiasi ora della giornata dopo un tremendo torcicollo, salvo qualche momentaneo momento in cui nel distrarmi non sento nulla. La mia fissa purtroppo è l'aver paura di ammalarmi, ogni sintomo che presento, da un linfonodo ingrossato, un prurito o anche il più banale dei sintomi mi fa pensare al peggio come se non avessi via di fuga. Per dirvela tutta, anche quando ad esempio vado in bagno, ho il vizio di controllare le feci per paura ci sia qualche anomalia. Ho ansia a fare qualsiasi controllo, insomma mi preoccupa tutto.
In tali momenti di angoscia avverto anche nausea, senso di vertigini, delle volte inapettenza perché non riesco a pensare ad altro e tutto gira intorno a questo e riesco addirittura a somatizzarmi la febbre. Ho il vizio di toccarmi dappertutto per scoprire cose nuove su cui angosciarmi. Sto davvero male perché penso che alla mia età dovrei star bene, godermi gli amici, il ragazzo che mi ama tanto e tante cose, ma la felicità e il benessere mi sembra che siano un qualcosa di utopico ed impossibile da raggiungere. Mi mette ansia perfino il mio futuro, il dopo laurea e la paura di non riuscire a realizzarmi. In determinate ore della giornata in cui ho sempre i soliti attacchi sto veramente angosciata perché penso: ecco, ora arrivano e inizierò a star di schifo. Alcune volte piango. Mi tranquillizza la voce del mio ragazzo che purtroppo sta lontano da me, alcune canzoni in particolare che mi ricordano quelle poche volte che potevo considerarmi sana e il pensiero dell'inverno e del freddo (stagione in cui sto meglio). Non ho fatto ricorso a nessun farmaco e nessun psicologo perché mi sono praticamente chiusa in me stessa anche se fuori sembra che stia bene.
Ogni cosa mi spinge a cercare sintomi su internet e diagnosticarmi il peggio.
Il primo attacco di panico lo ebbi da piccola senza un preciso motivo, ricordo che odiavo la folla e avevo la fobia del vomito. Scusate per il poema, ma dovevo parlarne.
Cerco solo aiuto!!
Tre anni fa sono stata operata di urgenza per un piccolo problema e sono rimasta un po' traumatizzata data la giovane età.
Da qualche mese a questa parte, la mia ansia e la mia ipocondria mi accompagnano praticamente a qualsiasi ora della giornata dopo un tremendo torcicollo, salvo qualche momentaneo momento in cui nel distrarmi non sento nulla. La mia fissa purtroppo è l'aver paura di ammalarmi, ogni sintomo che presento, da un linfonodo ingrossato, un prurito o anche il più banale dei sintomi mi fa pensare al peggio come se non avessi via di fuga. Per dirvela tutta, anche quando ad esempio vado in bagno, ho il vizio di controllare le feci per paura ci sia qualche anomalia. Ho ansia a fare qualsiasi controllo, insomma mi preoccupa tutto.
In tali momenti di angoscia avverto anche nausea, senso di vertigini, delle volte inapettenza perché non riesco a pensare ad altro e tutto gira intorno a questo e riesco addirittura a somatizzarmi la febbre. Ho il vizio di toccarmi dappertutto per scoprire cose nuove su cui angosciarmi. Sto davvero male perché penso che alla mia età dovrei star bene, godermi gli amici, il ragazzo che mi ama tanto e tante cose, ma la felicità e il benessere mi sembra che siano un qualcosa di utopico ed impossibile da raggiungere. Mi mette ansia perfino il mio futuro, il dopo laurea e la paura di non riuscire a realizzarmi. In determinate ore della giornata in cui ho sempre i soliti attacchi sto veramente angosciata perché penso: ecco, ora arrivano e inizierò a star di schifo. Alcune volte piango. Mi tranquillizza la voce del mio ragazzo che purtroppo sta lontano da me, alcune canzoni in particolare che mi ricordano quelle poche volte che potevo considerarmi sana e il pensiero dell'inverno e del freddo (stagione in cui sto meglio). Non ho fatto ricorso a nessun farmaco e nessun psicologo perché mi sono praticamente chiusa in me stessa anche se fuori sembra che stia bene.
Ogni cosa mi spinge a cercare sintomi su internet e diagnosticarmi il peggio.
Il primo attacco di panico lo ebbi da piccola senza un preciso motivo, ricordo che odiavo la folla e avevo la fobia del vomito. Scusate per il poema, ma dovevo parlarne.
Cerco solo aiuto!!
[#1]
cominci con il leggere questi
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/816-la-trappola-del-panico.html
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/2649-professione-ipocondriaco-l-arte-di-crearsi-malattie.html
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/816-la-trappola-del-panico.html
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/2649-professione-ipocondriaco-l-arte-di-crearsi-malattie.html
Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
https://www.facebook.com/groups/316311005059257/?ref=bookmarks
[#2]
Ex utente
Effettivamente è un po' quello che capita anche a me. Certe volte sto così male che mi sento estranea al mondo... e i sintomi che leggo riesco a somatizzarli perfettamente, è questo che crea panico. Se sono stata male di pomeriggio, quello seguente quasi temo ad affrontarlo perché penso che ovviamente si dovrà ripresentare tutto. Quanto vorrei star bene delle volte... è da tanto che non riesco e quando ce la faccio mi sento incompleta perché il mio nemico non è in agguato... fino a quando ecco che arriva.
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 1.5k visite dal 08/08/2018.
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Approfondimento su Ansia
Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.