Quale terapia per ipocondria?

Buonasera, spiego, cercando di essere breve, la mia problematica. Sono un ragazzo di 27 anni e sin da quando avevo 15 anni circa ho cominciato a manifestare le prime paure riguardanti le malattie. Semplici dolori o sintomi significavano (e significano tuttora) grqvi patologie (tumori, malattie come la sla, sclerosi multipla, ecc...). Tutto è continuato così fino a quando nel 2015 ho perso mio padre e mi sono ammalato di tumore (il male da sempre piu temuto). Da quel momento sono peggiorato e, ancora oggi, nonostante il male sia stato immediatamente debellato, faccio fatica a stare tranquillo. I medici specialisti, con cui ho instaurato un buon rapporto, provano a convicermi a stare tranquillo e che non ho niente ma tranquillo proprio non riesco a starci. In questi anni ho fatto un percorso psicologico assieme a una psicoterapeuta di indirizzo relazionale con pochi risultati. Sapreste gentilmente indicarmi la terapia psicologica migliore per risolvere la mia problematica legata all'ipocondria? Vorrei provare la terapia cognitivo comportamentale ma preferisco prima chiedere indicazioni qui. Un grazie a chi risponderà.
Ps: aggiungo che lavoro, durante la malattia mi sono laureato e che ho una buona vita sociale (fidanzata compresa). Vorrei solo risolvere questo problema una volta per tutte.
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Dr. Francesco Emanuele Pizzoleo Psicologo, Psicoterapeuta 2.4k 122
Gentile ragazzo,

Legga qui e troverà le risposte che trova
http://www.stateofmind.it/2017/03/disturbo-da-ansia-di-malattia/
http://www.stateofmind.it/2016/02/ipocondria-paura-societa/

I medici le potranno dire: stai tranquillo!
....fino all’infinito ed oltre....
Ma non si cura così il timore della malattia.
Servono terapia specifica come potrà leggere nel primo articolo

Si metta all’opera per trovare un bravo collega psicologo psicoterapeuta cognitivo comportamentale che si occupi di sindromi ansia-correlate e ne trarrà beneficio.

Stia bene!

Dr. Francesco Emanuele Pizzoleo. Psicoterapia cognitiva e cognitivo comportamentale.

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Utente
Utente
Grazie dottor Pizzoleo. Deduco che la terapia cognitivo comportamentale sia la migliore per il mio caso. Approfitto della sua disponibilità chiedendole se, in casi come il mio, ci sia realmente la possibilità di guarire. Ad oggi sarebbe un sogno poter in futuro dire di essere guarito. Alcuni mi hanno detto che la mia ansia si attenuerà ma non si calmerà mai del tutto. Grazie.
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Dr. Francesco Emanuele Pizzoleo Psicologo, Psicoterapeuta 2.4k 122
Occorre partire da un presupposto: l’ANSIA È UNA EMOZIONE CHE CI È UTILE. se noi esseri umani e animali non provassimo ansia, saremmo già scomparsi dalla faccia della terra.
Immagini una mamma di un bambino che si accorge di aver finito la scorta di pappe per il figlio. Se non avesse l’ansia di andare a comprare altre pappine, il bimbo morirebbe di fame.

Quindi, l’obiettivo della terapia non sarà quello di eliminare l’ansia (il che è impossibile) ma:
1) rendere l’ansia funzionale al raggiungimento di scopi importanti. Quindi aumentare i suoi “gradi di libertà”. Ora la sua ansia è tutta per il somatico. Ma ci sono tante altre ansie nella vita che sono anche ricche di piacevole suspence..
2) decrementare il suo livello di ansia legata allo stato di salute.
3) imparare a riconoscere quando si attiva l’ansia legata allo stato di salute e iniziare ad adottare cognizioni e comportamenti che le consentano di venir fuori da quello specifico stato di malessere.

Questo significa guarire dall’ansia per il proprio stato di salute!
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Utente
Utente
Grazie. Seguirò i suoi consigli, preziosi. Buona serata dottore!
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