Non riesco ad uscirne fuori! ansia e caos!!!
Salve dottori. Ho 18 anni. Mi reputo una persona abbastanza ansiosa(anche se secondo me non lo si nasce); mi sono appena diplomato in una scuola professionale quasi a pieni voti. Ho un problema grave. Sto vivendo un periodo pessimo, il peggiore della mia vita. Due mesi prima degli esami ho incominciato a star male. A scuola venivo colpito da attacchi di ansia che provocavano tachicardia, nausea, debolezza, diarrea e uno stimolo continuo di urinare anche se non dovevo farla. Piangevo di notte e non riuscivo a studiare. In quel periodo decisi di andare dal medico di base, che come da sua consueta tranquillità e buona dose di strafottenza mi ha prescritto valeriana e vagostabil, tutti integratori che non mi sono serviti a niente! Ho rischiato di saltare l'esame ma alla fine mi sono fatto forza e li ho affrontati. I miei compagni erano ansiosi si, ma io superavo tutti. Non ho mai voluto distanziarmi dalle normalissime emozioni che possono provare gli studenti in quell'istante, ma a me era esagerato. Superato quel periodo ho deciso di stare un po' in vacanza e provare a non pensare a quel che mi è accaduto. Avevo paura che un momento così disagiato potesse tornare. La mia ansia è incominciata alle scuole elementari con la classica ansia scolastica. In prima media ebbi un'irritazione cutanea. In terza media tornò la nausea ed improvvisamente comparve anche questo stimolo continuo di urinare (anche se non dovevo farla). Superato quel periodo la scuola mi incudeva sempre più paura. Lo stimolo di urinare c'era sempre, è stato bruttissimo e deprimente. In terza ho capito che dovevo cambiare così ho incominciato ad approcciarmi alla scuola in modo diverso anche al costo di non studiare e prendere brutti voti. Il tutto ha funzionato. Lo stimolo di urinare mi coglieva solo in casi più stressanti, come una visita banalissima dal medico. Pensavo fosse una cosa normale fino a due mesi prima dell'esame. Ora sono rinchiuso in casa, non riesco a far nulla. Inoltre sono preso da attacchi di panico, non faccio colazione per la nausea, sono stanco. Penso sempre che ci sia una malattia fisica. Indago ogni sintomo fino a star male. Sono andato ad un consultorio con mia madre ma il tribunale della mia città ha bloccato il servizio e devo aspettare metà settembre. Ho 18 anni, ho smesso di lavorare quel poco in un ristorante. Non posso permettermi un privato. Mi tengo tutto dentro perché i miei genitori hanno molti problemi e non voglio aggravare la situazione. Mi sento in colpa, non voglio coinvolgerli. Tutto questo aggrava ansia, paure e depressione. Non so come fare. Non chiedo molto, voglio solo tornare normale come tutti e non essere considerato come un malato di mente. Ad ottobre alcune possibilità lavorative, ottime per far decollare il mio futuro. Dovrei risolvere entro questo periodo di tempo. È tutto così snervante. Nessuno riesce a capirmi
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(...)Penso sempre che ci sia una malattia fisica. Indago ogni sintomo fino a star male.(..)
intanto cominci con l'esaminare quello che fa per gestire il suo problema e cerchi di rendersi conto cosa non funziona!
Interrompere il circolo vizioso della scorretta gestione di un disagio è il primo passo da fare.
Ovviamente può essere necessario un aiuto specialistico.
saluti
intanto cominci con l'esaminare quello che fa per gestire il suo problema e cerchi di rendersi conto cosa non funziona!
Interrompere il circolo vizioso della scorretta gestione di un disagio è il primo passo da fare.
Ovviamente può essere necessario un aiuto specialistico.
saluti
Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
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Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 1k visite dal 07/08/2018.
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