Vita parallela del mio partner
Buonasera, ho un cruccio che riguarda il mio compagno. Veniamo entrambi da una separazione, un figlio lui di 4 anni avuto da precedente matrimonio durato fino ai 2 mesi del piccolo(se ne è andato lui), un figlio io di 15 anni. Ci incontriamo due anni fa, dopo che lui aveva chiuso una precedente relazione con un altra donna (non la moglie) e dopo un anno conviviamo; dopo 6 mesi decidiamo di allargare la famiglia e resto incinta. Diciamo che le cose da subito dopo la gravidanza non sono andate bene; tra lui e mio figlio i rapporti non sono stati mai facili e sono peggiorati repentinamente: infatti il mio compagno sembra essere geloso delle manifestazioni d’affetto di mio figlio definendole fuori luogo rispetto alla sua età (semplici abbracci), non lo vuole fra i piedi e si lamenta per qualsiasi cosa faccia, mio figlio d’altro canto non lo sopporta perché sente di continuo le sue lamentele.
In più il figlio del mio compagno non viene reso partecipe della nostra vita famigliare poiché la madre del piccolo dice che il figlio che aspetto è “bastardo”, scusate il termine che mi ferisce ancora riportare) e quindi lui può vederlo solo a casa dai suoi genitori (di lui). Due volte la settimana vedo il mio compagno alle 10 di sera, una volta nel weekend dopo 6 ore e i restanti giorni alle 19 perché fa sport tranne la domenica.Lui dice che gli va bene così, che ama i suoi genitori e minaccia di tornare da loro ogni 2*3, che vuole far felice sua moglie e i suoi(che non vedono di buon occhio il fatto che lui si sia rifatto una vita e non ne vogliono sapere ne di me ne del nostro bimbo) non portando il bimbo da noi perché sta bene coi nonni e poi, per concludere giusto ieri, mi dice che vorrà sempre più bene al primo figlio è che il nostro sarà sempre di serie B. Quando gli ho fatto notare l’assurdità detta, si è corretto con un “prima lo devo vedere” magari poi scatta l’istinto paterno. Riassumendo non mi aiuta in casa neanche economicamente, tiene due vite separate col figlio e i suoi, mal sopporta mio figlio, non vuole bene al nostro bimbo come al primo, mette lo sport davanti ai miei bisogni e mi aggredisce se gli chiedo di passare del tempo con me, adducendo al fatto che i suoi zii si vedono alle 10 di sera tutti i giorni pur lavorando nella stessa azienda e vanno d’amore e d’accordo, mentre io lo stresso per passare più tempo insieme. Stiamo andando anche da una specialista che pago anch’io per metà purché ci vada, ma non si modifica nulla e io sono sfinita. Vorrei capire come affrontare queste dinamiche, ho provato a lasciarlo ma lui torna sempre indietro con mille propositi di cambiamento(la casa è mia), invece va sempre peggio. I suoi lo rivorrebbero a casa con loro quindi non capisco perché non si fa la sua vita altrove, considerando che nonostante abbia voluto principalmente lui il nostro bimbo, spesse volte durante i litigi mi ha chiesto di abortire. La mia paura è che cerchi in me solo una colf e una prostituita gratis...
In più il figlio del mio compagno non viene reso partecipe della nostra vita famigliare poiché la madre del piccolo dice che il figlio che aspetto è “bastardo”, scusate il termine che mi ferisce ancora riportare) e quindi lui può vederlo solo a casa dai suoi genitori (di lui). Due volte la settimana vedo il mio compagno alle 10 di sera, una volta nel weekend dopo 6 ore e i restanti giorni alle 19 perché fa sport tranne la domenica.Lui dice che gli va bene così, che ama i suoi genitori e minaccia di tornare da loro ogni 2*3, che vuole far felice sua moglie e i suoi(che non vedono di buon occhio il fatto che lui si sia rifatto una vita e non ne vogliono sapere ne di me ne del nostro bimbo) non portando il bimbo da noi perché sta bene coi nonni e poi, per concludere giusto ieri, mi dice che vorrà sempre più bene al primo figlio è che il nostro sarà sempre di serie B. Quando gli ho fatto notare l’assurdità detta, si è corretto con un “prima lo devo vedere” magari poi scatta l’istinto paterno. Riassumendo non mi aiuta in casa neanche economicamente, tiene due vite separate col figlio e i suoi, mal sopporta mio figlio, non vuole bene al nostro bimbo come al primo, mette lo sport davanti ai miei bisogni e mi aggredisce se gli chiedo di passare del tempo con me, adducendo al fatto che i suoi zii si vedono alle 10 di sera tutti i giorni pur lavorando nella stessa azienda e vanno d’amore e d’accordo, mentre io lo stresso per passare più tempo insieme. Stiamo andando anche da una specialista che pago anch’io per metà purché ci vada, ma non si modifica nulla e io sono sfinita. Vorrei capire come affrontare queste dinamiche, ho provato a lasciarlo ma lui torna sempre indietro con mille propositi di cambiamento(la casa è mia), invece va sempre peggio. I suoi lo rivorrebbero a casa con loro quindi non capisco perché non si fa la sua vita altrove, considerando che nonostante abbia voluto principalmente lui il nostro bimbo, spesse volte durante i litigi mi ha chiesto di abortire. La mia paura è che cerchi in me solo una colf e una prostituita gratis...
[#1]
Gentile utente,
ma Lei ora è in gravidanza, e a che mese,
oppure il bambino è già nato?
La situazione non è semplice,
attendo la Sua precisazione per completare la risposta.
Saluti cordiali.
Carla Maria Brunialti
ma Lei ora è in gravidanza, e a che mese,
oppure il bambino è già nato?
La situazione non è semplice,
attendo la Sua precisazione per completare la risposta.
Saluti cordiali.
Carla Maria Brunialti
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
[#3]
Gentile utente,
Non si riesce a capire, da quanto Lei scrive, se lui sia confuso
oppure se i comportamenti derivino dal fatto che lui "è così".
Immagino il "cruccio" nel vivere una gravidanza segnata da tanti dubbi e situazioni ingarbugliate.
Tuttavia al momento è il Suo bambino/a ad aver bisogno di tutta la Sua serenità,
se ci riesce.
Il resto verrà dopo.
Le consiglio vivamente di farsi aiutare INDIVIDUALMENTE presso il Consultorio dell'Azienda Sanitaria più vicino: è periodo di ferie, ma essendo Lei al termine della gravidanza
ha diritto ad un occhio di riguardo.
Se ne potrà servire anche dopo il parto,
nel caso necessiti di un sostegno.
Per la terapia di coppia, vedrete cosa fare: se non c'è miglioramento risulta improduttiva.
Ci faccia sapere;
Le siamo vicini.
Saluti cordiali.
Carla Maria Brunialti
[#4]
Gentile utente, così a ridosso del suo parto, per il quale le faccio i migliori auguri, non posso che sottoscrivere tutto quello che le ha detto la mia collega. Pensi a sé stessa, al neonato e al suo primo figlio, per il quale questa nascita sarà comunque, in bene e in male, un profondo cambiamento.
Non si amareggi col resto, e soprattutto non chieda affetto e vicinanza a chi ha chiaramente dimostrato di non saperne dare, forse in questo momento, forse mai.
Il comportamento che lei comunica con la frase "lui torna sempre indietro con mille propositi di cambiamento" l'ha già messa in sospetto, giustamente, sulle reali intenzioni di quest'uomo che sembra voler infrangere le relazioni, più che costruirle. A tutto il resto si penserà più avanti. Mi sorprende però che la specialista da cui vi recate insieme (ma è una psicologa, regolarmente iscritta all'Albo?) non vi sia d'aiuto. Ancora auguri, e ci scriva quando vuole.
Non si amareggi col resto, e soprattutto non chieda affetto e vicinanza a chi ha chiaramente dimostrato di non saperne dare, forse in questo momento, forse mai.
Il comportamento che lei comunica con la frase "lui torna sempre indietro con mille propositi di cambiamento" l'ha già messa in sospetto, giustamente, sulle reali intenzioni di quest'uomo che sembra voler infrangere le relazioni, più che costruirle. A tutto il resto si penserà più avanti. Mi sorprende però che la specialista da cui vi recate insieme (ma è una psicologa, regolarmente iscritta all'Albo?) non vi sia d'aiuto. Ancora auguri, e ci scriva quando vuole.
Prof.ssa Anna Potenza (RM) gairos1971@gmail.com
[#5]
Ex utente
Grazie mille Dott.sse,seguirò il Vs. consiglio. Sulla psicoterapeuta che ci segue, si, è regolarmente inscritta all’albo ma forse la colpa non è sua ma del mio compagno che viene alle sedute evidentemente solo per fare un piacere a me, non per voglia di cambiare e ciò le rende inutili. Sul consultorio mi ci sono già recata sia da sola che con lui ed il responso è stato che era meglio se ogni uno prendeva la propria strada: all’epoca ero incinta di sei mesi e non me la sono sentita, troppi sensi di colpa perché pensavo di privare la mia creatura di un padre (che padre alla fine non è).
Come suggeritomi da voi ora penserò al piccolo e se, come penso, lui non cambierà con la nascita credo che dolorosamente proseguirò la mia vita da sola.
Intanto grazie di cuore ancora.
Come suggeritomi da voi ora penserò al piccolo e se, come penso, lui non cambierà con la nascita credo che dolorosamente proseguirò la mia vita da sola.
Intanto grazie di cuore ancora.
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 1.5k visite dal 30/07/2018.
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