Problemi inerenti alla personalità

Salve,
sono un ragazzo di 23 anni e vi scrivo perchè ci sono spesso eventi nella mia vita come sensazioni ,sbalzi di umore, sfoghi di rabbia, aggressività che di tanto in tanto emergono soprattutto in famiglia che scarico spesso su mia madre e i miei nonni e mi dispiace di questa cosa sia per me che per loro perchè risulto pesante. Non mi reputo una persona molto stabile emotivamente: reputo la mia vita soddisfacente per alcuni punti di vista come lo studio, le amicizie, il fatto che ho superato momenti di difficoltà con molta lucidità e anzi a volte se ci penso sono contento di aver avuto certi momenti che mi hanno messo così alla prova( es: appena nato sono stato operato di switch arterioso, mio padre quando avevo appena compiuto 16 anni è morto di infarto), ma è altrettanto vero che dopo la morte di mio padre mi sento profondamente inaridito e cinico ed è come se, forse come forma di difesa, avessi cercato di reprimere la parte sentimentale dalla mia vita e lo evinco dal fatto che sia parlando in famiglia che con gli amici sono fortemente sprezzante dei sentimenti nelle relazioni, ho frequentato escort , quando stavo con la mia ex(che poi ho lasciato) per un periodo ho avuto attacchi di panico anche perchè mi reputo si una persona che ha un ruolo centrale nel proprio gruppo di amicizie ma anche iper controllante, ma con le emozioni questo atteggiamento non funziona. A volte mi sembra che la mia vita per quello che dico e penso sia un po' un manifesto di protesta contro determinati status quo. Il problema secondo me è che questo mio atteggiamento sprezzante, freddo a livello interiore poi non fa altro che riversarsi all'esterno negativamente e in determinati contesti non è molto attrattivo nelle relazioni sopratutto con le ragazze nel senso che penso di avere un basso livello di intelligenza emotiva(nel senso di entrare in connessione con le persone). Ho sempre avuto un buon dialogo con i miei genitori e sia con l'uno che con l'altro ho sempre parlato di tutto a 360 gradi(ad es anche di sesso). Prima dei 16 anni mi sentivo diverso, molto più empatico, emotivo e avevo un buon rapporto con le ragazze, adesso mi sento abbastanza misogino e misantropo. Mi sono sempre sentito distante dagli altri e anche un po' unico, penso a causa di determinate esperienze vissute, in primis la cicatrice che mi porto sul petto per via dell'operazione subita da piccolo. Vorrei migliorare nei rapporti sociali , se mi potete dare qualche consiglio ve ne sarei grato.
Grazie
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Dr. Daniele Rondanini Psicologo, Psicoterapeuta 111 4
Possiamo pensare senz'altro che i due eventi, soprattutto il secondo, la morte improvvisa di suo padre mentre aveva lei appena 16 anni, abbiano lasciato delle conseguenze sui piani emotivo e affettivo. Che tanti aspetti di sé che lei bene descrive possano intendersi come risposte disadattive. Lei fa un'ottima analisi di sé, da cui si evidenziano intelligenza e sensibilità. Ma la comprensione intellettuale dei vissuti, come vede, non basta a modificarli. Immagino che quando sentirà essere giunto il momento, si deciderà per un percorso psicoanalitico che è, in tali situazioni, l'esperienza in grado di trasformare in direzione di se stessi.

Dr. DANIELE RONDANINI- Dirig. Psicologo ASL RM 2- Psicoterapeuta - Psicoanalista Junghiano Didatta e Supervisore- Docente - CIPA Roma
3384703937

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Utente
Utente
La ringrazio, io già qualche tempo fa su spinta di mia madre andai da uno psicologo. Penso di ritornarci a breve, perchè noto che ci sono alcuni aspetti conflittuali in me che se da un lato sviluppano il mio interrogarmi e senso critico dall'altro è come se mi rendessero "antisociale".
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