Crisi di coppia improvvisa
Da circa un anno vivo una storia con un ragazzo meraviglioso, io ho 29 anni e lui 22 , la differenza di età mi ha sempre preoccupato, ma siamo sempre stati benissimo. Quando abbiamo cominciato a frequentarci, erano passati 2 anni dalla fine di una storia durata 6 anni e mezzo che mi ha devastata e prosciugata di ogni energia. Lui è entrato nella mia vita come qualcosa di meraviglioso, e mi ha fatto vedere come l'amore si dovrebbe realmente vivere. Nonostante i miei timori sono riuscita ad amare di nuovo,a fidarmi ,ad aprirmi a qualcuno . Da subito è stato un rapporto ben equilibrato fatto di dialogo,comprensione reciproca, compatibilità ed eravamo felici. Le persone che ci vedevano dicevano che eravamo stupendi insieme. Non mi ero mai sentita così amata,così speciale per qualcuno. Poi improvvisamente è cambiato qualcosa. Lui ha cominciato ad entrare in crisi con la sua vita,incertezze sul suo futuro,ansie per vari problemi a casa ed ha cominciato ad allontanarsi anche da me. Ha cominciato ad essere distante ,non mi chiede nemmeno cosa faccio durante le mie giornate,e prima era sempre molto partecipe alla mia vita. Ne abbiamo parlato e mi ha detto che non capisce cosa gli succede,che non sa più niente, non sa cosa prova per me,che si sente distante da tutti ,me compresa e non capisce. Ha detto che ha cominciato a sentire il peso della nostra relazione ,che non sa se è pronto e che sta male perché vorrebbe che tornasse tutto come prima ma sente che qualcosa si è rotto, e non sa cosa. Ne abbiamo parlato domenica sera dicendo che forse avremmo dovuto prenderci una pausa, ho dormito da lui e siamo stati così bene da dimenticarci che stavamo male,abbiamo fatto l'amore ed io lo sentivo che c'era ,mi ha tenuta stretta tutta la notte e la mattina abbiamo giocato come dei bambini,come sempre. Ma ci sono stati anche dei momenti in cui abbiamo pianto perché non sapevamo come gestire la cosa. Io gli ho detto di non sentirci per un po' ,lui non era molto d'accordo. Il giorno dopo ci siamo sentiti, mi sono resa conto che stavo solo scappando e che la cosa andava affrontata insieme. Mi ha chiesto di vederci ieri per pranzo per parlarne, ma eludeva il discorso, ha detto che secondo lui ha una crisi personale che si sta riversando nel rapporto e che non vuole stare sempre a parlarne ,che quando mi vede vuole stare tranquillo con me e che la pausa gli ha messo ancora più ansia. Ma non stavamo tranquilli ,l'ansia era quasi palpabile e,nonostante lui cercasse di nasconderlo parlando di altro,io lo percepivo. Non mi ha dato neppure un bacio e lui di solito è molto affettuoso, quando l'ho baciato è sembrato quasi a disagio .
Non so cosa pensare,come comportarmi. Si può in un momento di crisi personale non riuscire a dare un nome ai propri sentimenti? O forse ha smesso di volermi all'improvviso... Cosa dovrei fare? Avere pazienza ed aspettare che questo momento passi? É giusto assecondare il suo non volerne parlare e fare finta di niente?
Grazie per l'attenzione
Non so cosa pensare,come comportarmi. Si può in un momento di crisi personale non riuscire a dare un nome ai propri sentimenti? O forse ha smesso di volermi all'improvviso... Cosa dovrei fare? Avere pazienza ed aspettare che questo momento passi? É giusto assecondare il suo non volerne parlare e fare finta di niente?
Grazie per l'attenzione
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"Si può in un momento di crisi personale non riuscire a dare un nome ai propri sentimenti?"
Assolutamente si, specialmente se avvertiamo un disagio che ci fa sentire in "pericolo" e alimenta un atteggiamento di chiusura difensiva in primis verso le emozioni negative che proviamo e, in secondo luogo, dalla possibilità di condividerle con il partner.
" O forse ha smesso di volermi all'improvviso... Cosa dovrei fare? Avere pazienza ed aspettare che questo momento passi? "
Innanzi tutto evitare di improvvisarsi come "psicologo" del proprio partner ma limitarsi a fargli sentire la propria vicinanza emotiva.
" É giusto assecondare il suo non volerne parlare e fare finta di niente? "
Non si tratta di assecondare l'evitamento o far finta di niente, ma di aiutarlo ad assumersi in prima persona la responsabilità di chiedere un aiuto qualificato.
Lo psicologo-psicoterapeuta non si occupa solo della psicopatologia, ma anche di forme di disagio che non hanno una connotazione patologica.
La invito a stampare e far leggere questa risposta al suo fidanzato al quale consiglierei la lettura di questo articolo:
http://www.psicoterapeuta-pescara.it/psicologia-e-psicoterapia/perche-iniziare-una-psicoterapia.html
Dr.ssa SABRINA CAMPLONE
Psicologa-Psicoterapeuta Individuale e di Coppia a Pescara
www.psicologaapescara.it
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Utente
Gentile Dottoressa Camplone,
Innanzitutto la ringrazio per la sua risposta.
Non farò leggere questo consulto al mio fidanzato, non sa che ho scritto qui ed è anche poco propenso a parlarne sempre , visto che ultimamente abbiamo affrontato spesso l'argomento e non vorrei assillarlo. Gli ho anche consigliato di vedere uno psicologo.
Io davvero non so cosa fare ,è così difficile stargli accanto ed a volte mi sembra quasi insensato. È passato dal trattarmi come la cosa più bella del mondo ,a farmi sentire quasi opzionale,non mi sento più parte di una coppia. Ed è successo tutto così in fretta che mi disorienta. Dopo la delusione che ho avuto dalla mia precedente storia, credevo di aver finalmente trovato la serenità e l'amore che desideravo,ed invece... è così ingiusto.
Innanzitutto la ringrazio per la sua risposta.
Non farò leggere questo consulto al mio fidanzato, non sa che ho scritto qui ed è anche poco propenso a parlarne sempre , visto che ultimamente abbiamo affrontato spesso l'argomento e non vorrei assillarlo. Gli ho anche consigliato di vedere uno psicologo.
Io davvero non so cosa fare ,è così difficile stargli accanto ed a volte mi sembra quasi insensato. È passato dal trattarmi come la cosa più bella del mondo ,a farmi sentire quasi opzionale,non mi sento più parte di una coppia. Ed è successo tutto così in fretta che mi disorienta. Dopo la delusione che ho avuto dalla mia precedente storia, credevo di aver finalmente trovato la serenità e l'amore che desideravo,ed invece... è così ingiusto.
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Credo di aver già risposto alle sue domande, il ruolo dello psicologo non è quello di dire ad una persona ciò che si aspetta ma ciò che può essergli d'aiuto o fornirgli uno spunto di riflessione.
"È passato dal trattarmi come la cosa più bella del mondo ,a farmi sentire quasi opzionale,non mi sento più parte di una coppia"
Il percorso di evoluzione in una relazione di coppia deriva dal contributo di entrambi i partner, pertanto può essere fuorviante polarizzare tutta la propria attenzione sui comportamenti dell'altro, evitando di guardare alla relazione di coppia nel suo insieme e individuando gli aspetti disfunzionali presenti nelle dinamiche relazionali.
Naturalmente si tratta di un processo che richiederebbe l'incontro diretto con uno psicoterapeuta di coppia e che non può essere "simulato" tra le mura domestiche.
"Dopo la delusione che ho avuto dalla mia precedente storia, credevo di aver finalmente trovato la serenità e l'amore che desideravo,ed invece... è così ingiusto."
Se attribuiamo alla relazione di coppia attuale la "funzione" di "risarcire" il danno prodotto dalla ferita emotiva non metabolizzata derivante dalla relazione precedente, rischiamo di restare doppiamente delusi.
A tal proposito, un percorso psicologico le consentirebbe di fare chiarezza dentro di sé e quindi di affrontare in modo diverso l'impasse nella relazione di coppia attuale.
"È passato dal trattarmi come la cosa più bella del mondo ,a farmi sentire quasi opzionale,non mi sento più parte di una coppia"
Il percorso di evoluzione in una relazione di coppia deriva dal contributo di entrambi i partner, pertanto può essere fuorviante polarizzare tutta la propria attenzione sui comportamenti dell'altro, evitando di guardare alla relazione di coppia nel suo insieme e individuando gli aspetti disfunzionali presenti nelle dinamiche relazionali.
Naturalmente si tratta di un processo che richiederebbe l'incontro diretto con uno psicoterapeuta di coppia e che non può essere "simulato" tra le mura domestiche.
"Dopo la delusione che ho avuto dalla mia precedente storia, credevo di aver finalmente trovato la serenità e l'amore che desideravo,ed invece... è così ingiusto."
Se attribuiamo alla relazione di coppia attuale la "funzione" di "risarcire" il danno prodotto dalla ferita emotiva non metabolizzata derivante dalla relazione precedente, rischiamo di restare doppiamente delusi.
A tal proposito, un percorso psicologico le consentirebbe di fare chiarezza dentro di sé e quindi di affrontare in modo diverso l'impasse nella relazione di coppia attuale.
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Utente
"Il percorso di evoluzione in una relazione di coppia deriva dal contributo di entrambi i partner, pertanto può essere fuorviante polarizzare tutta la propria attenzione sui comportamenti dell'altro, evitando di guardare alla relazione di coppia nel suo insieme e individuando gli aspetti disfunzionali presenti nelle dinamiche relazionali. "
Infatti la cosa che mi spiazza è proprio questa : guardando la nostra relazione, non sembravano esserci problemi, sembrava tutto perfetto, ed anche lui lo dice ,che il problema è dentro di lui.
Comunque mi sa che ha ragione, in questa situazione mi sento di rivivere di nuovo il dolore della mia precedente storia , come un brutto incubo che ritorna... Forse ho bisogno di aiuto per superarla...
La ringrazio per gli spunti
Infatti la cosa che mi spiazza è proprio questa : guardando la nostra relazione, non sembravano esserci problemi, sembrava tutto perfetto, ed anche lui lo dice ,che il problema è dentro di lui.
Comunque mi sa che ha ragione, in questa situazione mi sento di rivivere di nuovo il dolore della mia precedente storia , come un brutto incubo che ritorna... Forse ho bisogno di aiuto per superarla...
La ringrazio per gli spunti
[#6]
Utente
Salve,
volevo dare qualche aggiornamento sulla situazione . In questi giorni ci siamo sentiti e visti ,ho provato a fargli capire che ci sono per lui e che rispetto i suoi tempi ed i suoi spazi. In merito alla situazione però non si pronuncia,dice che non se la sente ancora di parlare , gli ho proposto di farsi aiutare da un terapeuta ma non se la sente. In compenso siamo stati abbastanza bene insieme ,domenica siamo andati alla festa di un amico,lui non voleva ma poi ha riconosciuto che gli ha fatto bene. Il problema è che io continuo a non sapere come affrontare tutta la situazione ,mi sento disillusa, abbandonata , confusa. Una parte di me vorrebbe lavorarci piano piano , un'altra parte pensa che è tutto inutile,che ormai si è rotto tutto e non tornerà più niente a posto. Prima di conoscerlo,non credevo più nell'amore ed ero rassegnata a questo,poi lui è entrato nella mia vita ed ha sconvolto tutto. Ora mi sembra di essere tornata al punto di partenza,non so che fare...
volevo dare qualche aggiornamento sulla situazione . In questi giorni ci siamo sentiti e visti ,ho provato a fargli capire che ci sono per lui e che rispetto i suoi tempi ed i suoi spazi. In merito alla situazione però non si pronuncia,dice che non se la sente ancora di parlare , gli ho proposto di farsi aiutare da un terapeuta ma non se la sente. In compenso siamo stati abbastanza bene insieme ,domenica siamo andati alla festa di un amico,lui non voleva ma poi ha riconosciuto che gli ha fatto bene. Il problema è che io continuo a non sapere come affrontare tutta la situazione ,mi sento disillusa, abbandonata , confusa. Una parte di me vorrebbe lavorarci piano piano , un'altra parte pensa che è tutto inutile,che ormai si è rotto tutto e non tornerà più niente a posto. Prima di conoscerlo,non credevo più nell'amore ed ero rassegnata a questo,poi lui è entrato nella mia vita ed ha sconvolto tutto. Ora mi sembra di essere tornata al punto di partenza,non so che fare...
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 3.1k visite dal 26/07/2018.
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