Mi ha lasciato improvvisamente
Salve. Ho avuto una relazione con un uomo di 29 anni, io ne ho 24 per 8 mesi. Io ho avuto un passato di spiacevoli incontri e per me lui è stato il primo di cui mi sono innamorata. Ci sono andata molto piano sotto tutti i punti di vista (emotivi, sessuale).Tutto bene tranne che il sabato sera voleva far serata con i suoi amici, e questa cosa all’inizio l’ho accettata ma dopo un po’ ho iniziato a soffrirla. Mi faceva star male incontrarci nello stesso locale come se fossimo semplici amici, lui che veniva sempre da me, mi baciava, ma poi ognuno per fatti suoi. Da parte sua, ci sono stati inviti ad uscire con i suoi amici che io ho rifiutato perché non ero pronta e mi sentivo a disagio a stare con gente con conoscevo, avevo bisogno di tempo. Questa cosa mi sta facendo stare male ora perché ne sono pentita. In ogni caso lui non mi faceva mai capire se stessimo insieme, ho dovuto chiedergli io lo scorso maggio se per favore potessimo confermare o meno la relazione e lui mi disse di Sì (ho sbagliato a chiederglielo). Fatto sta che dopo questo passo avanti io mi sono sentita di venirgli incontro e di accettare le uscite il sabato con gli amici perché ora eravamo una coppia e volevo che stesse bene. Il mese di Giugno Per me era la svolta: uscite con amici un sabato, mare insieme. L’ultimo sabato che siamo stati insieme, non ha voluto andare a ballare con me e i suoi amici nonostante io glielo avessi chiesto, dicendomi di voler stare tranquillo con me, il giorno dopo siamo stati al mare, era tutto perfetto. Dalla settimana dopo ha iniziato a raffreddarsi e dire che era impegnato con il lavoro. In questa lunga settimana ha finto (siamo usciti il venerdì e non mi ha detto nulla) fino a quando il weekend successivo è sparito ed io avevo capito che non era il lavoro, ero io. Il martedì mi ha detto che era un periodo di impegni per questo motivo era freddo, ma non ero io e che non se la sentiva. Il giovedì 2 giorni dopo, se ne pente, si scusa, dice che mi vuole con lui. Il sabato già è strano, gli chiedo cosa c’e Che non va? Io gli propongo la sera di uscire, con lui e i suoi amici. Mi fa capire non gli va che io esca con lui, che si è organizzato, quel sabato mi dice che è un periodo che ha la mente occupata dal lavoro, facciamo l’amore, mi lascia a casa e mi da un bacio lunghissimo. Non si fa più sentire, il martedì mi scrive via tel che ha riflettuto e che mi lascia, si scusa, io mi sento malissimo. Inizio a dirgli che mi ha preso in giro per 8 mesi a scopo di sesso. 2 giorni fa ho chiesto io un incontro dal vivo durante il quale con una freddezza incredibile mi dice che è un rapporto che non ha avuto crescita, che non ha futuro è che chiude per non rovinare quello che c’e Stato (?). Mi sento presa in giro, perchè questa crescita c’è stata e me lo disse anche la settimana prima! penso che c’era ancora tanto da dare e pensare che solo 8 mesi si sia stancato di me mi sta buttando via l’autostima. Mi ha lasciata così improvvisamente e mi sento delusa e colpevole. Come posso fare per dimenticare questi 8 mesi?
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Gentile utente, leggendo anche la sua email che precede mi sembra di notare un livello d'ansia abbastanza elevato, che forse le fa vedere le cose in una luce negativa e la fa agire in maniera rigida, il che non aiuta.
Esordisce dicendo: "Io ho avuto un passato di spiacevoli incontri e per me lui è stato il primo di cui mi sono innamorata".
Quindi lei ha alle spalle una serie di vicende sofferte, e soltanto otto mesi illuminati dal fatto che per la prima volta si è innamorata.
Dice che in quest'ultima relazione ha proceduto "molto piano" dal lato emotivo e sessuale; ha perfino evitato di uscire con lui e coi suoi amici, ma si faceva trovare nello stesso locale dove loro trascorrevano la serata... finché lui non ha dichiarato, dietro sua insistenza, che tra voi c'era una relazione.
A me non sembra che abbia proceduto né piano, né con cautela verso il sentimento nascente tra voi. Lei stessa è pentita di quei primi mesi e della rigidità di comportamento adottata allora.
In seguito mi sembra di capire che lei ha fin troppo cambiato registro, non appena il suo uomo ha accettato di considerarvi una coppia: "Fatto sta che dopo questo passo avanti io mi sono sentita di venirgli incontro e di accettare le uscite il sabato con gli amici perché ora eravamo una coppia e volevo che stesse bene".
Detto così, sembra un gesto manipolatorio, non la tenerezza di un amore che nasce e cerca i suoi equilibri nel benessere di tutti e due.
Addirittura a quel punto lei programma le uscite in due e quelle con gli amici, a quanto pare considerando queste ultime una gentile concessione, non una libera scelta del suo uomo... il quale forse si è sentito spinto, pressato, di volta in volta assecondato e guidato, come si farebbe con un bambino o un puledro da domare.
Lui prova ad allontanarsi un po', poi a stare con lei da sola... Probabilmente era confuso, addolorato per la brusca piega della vostra relazione, incerto e incapace di ricostruirla su un binario diverso. Provi a chiedersi se lei non sia stata, in effetti, troppo dirigista e impositiva. Tant'è che quando lui le annuncia che è finita, risponde insultandolo: "Inizio a dirgli che mi ha preso in giro per 8 mesi a scopo di sesso".
Ora lamenta che questa relazione abbia danneggiato la sua autostima. Potrebbe invece averla aiutata ad aprire gli occhi su un'autostima già pericolosamente fragile, tanto da imporle tutte queste manovre, tanti paletti per capire se lei era la sua ragazza o no, e così via.
Lei è molto giovane. Cerchi un bravo psicologo con cui analizzare i tratti del suo comportamento e la visione delle cose e delle persone che possono danneggiarla.
Ci faccia sapere. Coi miei più sinceri auguri.
Esordisce dicendo: "Io ho avuto un passato di spiacevoli incontri e per me lui è stato il primo di cui mi sono innamorata".
Quindi lei ha alle spalle una serie di vicende sofferte, e soltanto otto mesi illuminati dal fatto che per la prima volta si è innamorata.
Dice che in quest'ultima relazione ha proceduto "molto piano" dal lato emotivo e sessuale; ha perfino evitato di uscire con lui e coi suoi amici, ma si faceva trovare nello stesso locale dove loro trascorrevano la serata... finché lui non ha dichiarato, dietro sua insistenza, che tra voi c'era una relazione.
A me non sembra che abbia proceduto né piano, né con cautela verso il sentimento nascente tra voi. Lei stessa è pentita di quei primi mesi e della rigidità di comportamento adottata allora.
In seguito mi sembra di capire che lei ha fin troppo cambiato registro, non appena il suo uomo ha accettato di considerarvi una coppia: "Fatto sta che dopo questo passo avanti io mi sono sentita di venirgli incontro e di accettare le uscite il sabato con gli amici perché ora eravamo una coppia e volevo che stesse bene".
Detto così, sembra un gesto manipolatorio, non la tenerezza di un amore che nasce e cerca i suoi equilibri nel benessere di tutti e due.
Addirittura a quel punto lei programma le uscite in due e quelle con gli amici, a quanto pare considerando queste ultime una gentile concessione, non una libera scelta del suo uomo... il quale forse si è sentito spinto, pressato, di volta in volta assecondato e guidato, come si farebbe con un bambino o un puledro da domare.
Lui prova ad allontanarsi un po', poi a stare con lei da sola... Probabilmente era confuso, addolorato per la brusca piega della vostra relazione, incerto e incapace di ricostruirla su un binario diverso. Provi a chiedersi se lei non sia stata, in effetti, troppo dirigista e impositiva. Tant'è che quando lui le annuncia che è finita, risponde insultandolo: "Inizio a dirgli che mi ha preso in giro per 8 mesi a scopo di sesso".
Ora lamenta che questa relazione abbia danneggiato la sua autostima. Potrebbe invece averla aiutata ad aprire gli occhi su un'autostima già pericolosamente fragile, tanto da imporle tutte queste manovre, tanti paletti per capire se lei era la sua ragazza o no, e così via.
Lei è molto giovane. Cerchi un bravo psicologo con cui analizzare i tratti del suo comportamento e la visione delle cose e delle persone che possono danneggiarla.
Ci faccia sapere. Coi miei più sinceri auguri.
Prof.ssa Anna Potenza (RM) gairos1971@gmail.com
[#2]
Ex utente
Perché lei dice che era addolorato? Non è mai stato addolorato mi creda, anzi. Forse non mi sono spiegata bene dottoressa. Io non ho mai spinto nessuno, sono stata io a cercare di integrarmi all’interno del gruppo perché era ciò che lui voleva. Non avrebbe mai lasciato il gruppo. Anche io ho le mie compagnie, gli amici. Siamo giovani ed è giusto averLe ma ed io non ho mai avuto atteggiamenti manipolatori, semplicemente tanto che ero presa ho messo da parte la mia timidezza e mi sono sbloccata. Non ho organizzato mai niente. Sia chiaro. Non mi reputo dirigista ne impositiva altrimenti avrei agito diversamente. La ringrazio per la sua risposta, ma non sento che lei abbia capito quello che volevo intendere. Cordialmente
Ps: forse non sono riuscita a scrivere le cose come sono andate davvero, mi scusi. Ma io credo che lei non abbia c’entrato il punto della situazione, ma la ringrazio comunque dottoressa per il suo parere
Ps: forse non sono riuscita a scrivere le cose come sono andate davvero, mi scusi. Ma io credo che lei non abbia c’entrato il punto della situazione, ma la ringrazio comunque dottoressa per il suo parere
[#3]
Mi dispiace non esserle stata d'aiuto, perché so quanto si soffre, al termine di una storia d'amore, specie se non si comprende perché è finita. Tuttavia, volendo rendere utile un'esperienza anche se è stata dolorosa, bisogna chiedersi come mai è successo. Provi a rileggere la sua lettera, intanto. Molti auguri.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 6k visite dal 24/07/2018.
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