Fetish dei piedi e ossessione nel volerlo saziare

Salve, mi sono appena iscritto perché ho bisogno di un parere e per parlarne.
Sono un tipico ragazzo, con passatempi, passioni, affetti e impegni.
Scrivo qui per la mia sfera sessuale, oltre ai tipici gusti di un ragazzo etero nei confronti di una ragazza (non ho alcuna difficoltà a raggiungere l'erezione), amo i piedi. Mi scuso per l'essere diretto ma sogno di poterne baciare e leccare.
Non ne parlo mai con persone, perché non saprei come affrontare la questione e non ho voglia di mostrare questa mia "stranezza", per vergogna probabilmente.
Ho molti affetti, ma attualmente non ho una ragazza, non ho un modo, quindi, di saziare il mio appetito sessuale. Qualche anno fa riuscì a leccare finalmente dei piedi, prima esperienza a riguardo, in un nightclub, ma dopo qualche altro tentativo sono stato emotivamente male per un mesetto o più, perché mi sentivo sporco dentro, come se avessi tradito qualcuno e ho giurato di non rifarlo più.
Sono passati due anni e convivo da tantissimi giorni con la voglia di ritornare in quel nighclub per saziare questa mia enorme voglia, nessun'altra forma di contatto diversa da quella dei piedi.
Cosa devo fare secondo voi? Da una parte ho un'incredibile voglia di farlo, sono single, non tradisco nessuno e non credo di star facendo nulla di fisicamente sbagliato. Dall'altra ho paura di stare male, del giudizio che gli altri potrebbero avere di me se mai lo sapessero o di come io possa stare sapendo "quel che ho fatto".
Riconosco che la mia è un'ossessione, ma non dispiace per il mio gusto, bensì è un chiodo fisso per il non praticare da molto tempo, la masturbazione serve a poco...
Cosa dovrei fare, lasciarmi andare e entrare in quel night? Tradisco effettivamente qualcuno o qualcosa? Se non andassi come posso continuare a convivere con questo pensiero che mi prende in ogni momento di intimità parzialmente sessuale?
Grazie in anticipo...
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Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 18.5k 597

Gentile utente,

Vengono considerate parafilie tutti quei comportamenti sessuali atipici per i quali il soggetto sente una forte e persistente eccitazione erotico-sessuale, ad esempio l'attrazione per il piede.
Tale “tensione”erotica è vissuta in perfetta egosintonia, ossia in perfetto allineamento con il Sé.

Ma nel caso suo, il comportamento parafilico sembra diventare invece una forma di dipendenza mentale ("ossessione nel volerlo saziare");
e inoltre Lei accusa un certo disagio (egodistonia)
sia interpersonale (il giudizio della gente)
sia nei confronti di se stesso: "... sono stato emotivamente male per un mesetto o più, perché mi sentivo sporco dentro.." .
In questi casi si potrebbe introdurre il concetto di Disturbo Parafilico.

E' evidente che quanto sopra non è una diagnosi (impossibile online);
queste sono riflessioni generali, sulla base del DSM 5.

Le consiglio uno spazio adatto per un ascolto di persona per chiarirsi.
Lo potrà trovare presso il Consultorio della Sua città, nello "Spazio giovani".
La incoraggio a prendere un appuntamento a breve per poterne parlare con un nostro Collega.

Saluti cordiali.
Carla Maria Brunialti

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

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Attivo dal 2018 al 2018
Ex utente
Non saprei, è una dipendenza mentale tanto quanto il voler far sesso in se per se: non lo faccio da tanto --> ci sto male.
Sono ossessionato tanto quanto lo sono gli altri con la quale mi sono confrontato nei vari discorsi a tema sessuale...

Non sento un disagio nell'atto in se per se del praticare il fetish, anzi tutt'altro, ma sento il "peso" relativamente alla prostituzione o pseudo tale nel nighclub. So che potrei "saziare" questa mia voglia semplicemente andando in un nightclub, ma al contempo non voglio farlo perché mi sembra un ambiente squallido, così mi si scatena questa lotta interiore. Morale o immorale? E al contempo, come abbatto il senso di colpa? In generale il senso di colpa (a vari livelli di sensazione ovviamente) sale quando compio un atto all'infuori dalla persona che voglio essere, prendere una cocacola fuori pasto per esempio.
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Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 18.5k 597


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