Introversione eccessiva

Salve dottori vorrei un vostro consiglio. Sono una persona molto introversa da sempre ed anche molto timida, ho sempre creduto fosse la timidezza il mio problema, il non riuscire a fare il primo passo con le persone, invece ho capito che è il mio essere così tanto introversa, si perchè come ben saprete c'e differenza tra l'essere timidi e l'essere introversi, il timido ha solo paura di farsi avanti, di esprimere il proprio pensiero, ma una volta affrontate le proprie paure si sblocca, l'introverso è così "per costituzione" è il suo modo di essere essere riservato e magari anche taciturno ed io lo sono anche troppo, quando conosco nuove persone non riesco mai ad attaccare bottone, non per timidezza ma perchè non ho nulla da dire, ci credete? Non avendo nulla da dire, non avendo argomenti da intavolare mi limito a fare domande del tipo "che fai nella vita? Studi? Lavori?" ma un rapporto non può basarsi solo su questo, non può essere un interrogatorio. Paradossalmente poi riesco a interagire di più con le persone che conosco da poco proprio perchè non conoscendole bene posso permettermi di fare più domande, ma quando le domande finiscono non riesco a trovare altri argomenti di discussione, non riesco a metterci del mio a raccontare qualcosa di me a intrattenere l'altro, per questo mi ritrovo sola, senza amici ed anche i miei rapporti famigliari sono problematici, parlo molto poco con i miei famigliari e quasi non mi conoscono. L'unico con cui riesco a parlare è il mio compagno, ma anche con lui a volte mi chiudo, parla lui ed io ascolto. Potreste consigliarmi delle strategie per essere più loquace, per avere sempre qualcosa da dire e non limitarmi a domande di circostanza? Questa mia introversione mi sta distruggendo e mi sta portando alla depressione. Potreste pensare che non ho nulla da dire perchè sono una persona vuota ma in realtà io dentro di me ho molto, tanti pensieri, idee, opinioni riguardo le cose del mondo ( mi interesso di vari argomenti anche la psicologia, spazio dalla psicologia all'informatica, dal fitness al cinema, dalla musica alle culture degli altri paesi ecc scrivo anche romanzi e storie, possibile che mi ritrovi senza nulla da dire?) solo che quando si tratta di esternarle è come se le perdessi e la mia mente divenisse vuota. Forse penso che agli altri non possa interessare ciò che c'è nella mia mente, che i miei pensieri siano troppo "noiosi" e poco stimolanti per essere apprezzati. Grazie.
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Dr. Daniele Rondanini Psicologo, Psicoterapeuta 111 4
Per quanto l'introversione possa essere un fattore innato di personalità, proprio in quanto tale non dovrebbe costituire un disagio: poiché naturale, dovrebbe esprimersi adattivamente. Nel suo caso, invece, il disagio sembra evidente. Dunque, possiamo pensare che la difficoltà di comunicare abbia qualche origine nell'esperienza vissuta, e specificatamente nell'esperienza relazionale vissuta, magari nelle fasi precoci della vita, tale da non permettere di stabilirsi una soddisfacente fiducia di base. Provi qualche seduta di psicoanalisi, potrà rendersi conto se quella è la strada per venire fuori dai suoi impasse.

Dr. DANIELE RONDANINI- Dirig. Psicologo ASL RM 2- Psicoterapeuta - Psicoanalista Junghiano Didatta e Supervisore- Docente - CIPA Roma
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