Eccita, anale, pene, vagina, erezione, sesso

Buongiorno.
Sono un giovane di 22 anni nel bel mezzo di una crisi esistenziale. Negli ultimi 3 anni ho sofferto molto alcuni cambiamenti: città, rapporti di amicizia e familiari, ed infine una grossa delusione d'amore. Ad un certo punto della crisi mi sono imbattuto in un altro problema. Tutto è iniziato dalla masturbazione: in un periodo buio come quello che stavo passando, l'unico momento in grado di darmi un surrogato, seppur istantaneo, della felicità, era di fatto l'orgasmo. Chiaramente, non essendo all'epoca sessualmente attivo, questi momenti li ottenevo tramite la masturbazione e la pornografia. Un giorno, in quel periodo, mi incamminai per la strada senza maglietta a causa del caldo, quando un macchinone con a bordo un uomo sulla sessantina mi si avvicinò per avanzare poi la proposta di salire con lui a "fare un giro", con intenzioni maniache e sessuali ben evidenti. La mia risposta fu un "no" sicuro, e forse anche un vaffan*ulo detto sotto voce. La macchina allora si allontanò senza più importunarmi. Tuttavia, essendo in un periodo di sconforto profondo, subito dopo mi posi la domanda: "E se fossi andato? E se in realtà mi piacesse? Se quel " no sicuro" fosse dovuto soltanto alle mie barriere mentali? Se quel vecchio disgustoso in realtà potesse farmi stare bene e dimenticare il dolore per un attimo?". Finito il dialogo interno tornai a casa e non ci pensai più. Arrivata la notte, cercai di masturbarmi, ma non riuscii a venire pensando alle ragazze. Dunque, da buon autolesionista e autoprovocatore, presi la decisione di pilotare il pensiero in direzione del vecchio adescatore. Inutile dirlo, mi ci vollero pochi secondi per venire. Ora, io sono dell'idea che si tratti di uno scherzo della mente, ma comunque mi risulta complicato capire come sia possibile una cosa del genere. In ogni caso, fu proprio questo l'evento che mi portò ad entrare nel circuito del DOC omosessuale o presunto tale: da quel momento ho messo in discussione tutti i miei trascorsi riguardanti il sesso, e ciò che mi aveva sempre eccitato è come d'improvviso sparito nel nulla. Ora, a distanza di un anno, ogni volta che provo a pensare ad una ragazza o vedo un porno etero, quasi come per punirmi o farmi stare a disagio apposta, finisco sempre con il pensare ad essere penetrato analmente in un rapporto omosessuale da passivo. La cosa terrificante è che, pur non avendo mai avuto fantasie spontanee del genere, attualmente questo pensiero mi eccita molto e mi permette di raggiungere l'orgasmo in poco tempo. Eppure mi sono sempre innamorato soltanto di ragazze e, da ciò che mi sembra di ricordare, le ragazze mi hanno sempre eccitato. La situazione più paradossale è con la mia attuale ragazza: raggiungo subito l' erezione e mi piace il sesso con lei, ma al pensiero di un pene che mi "domina" mi sembra di essere come ipereccitato, e da qui nascono le paranoie. Secondo voi si tratta di dinamiche psicologiche complesse o c'è una mia parte omosex che sta urlando per uscire?
Grazie
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Dr. Armando De Vincentiis Psicologo, Psicoterapeuta 7.2k 220
gentile utente, fantasie e realtà appartengono a mondi differente. le fantasie , per eccitarsi hanno contenuti più strani e creativi. Anche le fantasie omosessuali non sono espressione di omosessualità. detto questo
(...)"E se fossi andato? E se in realtà mi piacesse? Se quel " no sicuro" fosse dovuto soltanto alle mie barriere mentali? (..)
il classico "e se?" è il marker del DOC,
legga questo
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/895-la-trappola-delle-ossessioni.html

Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
https://www.facebook.com/groups/316311005059257/?ref=bookmarks

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