Il libido si è abbassato sarà sempre questa ansia che mi sta bloccando
Sono D.V. ho 30 anni è da un pò di tempo circa un anno, ma non sempre, che soffro del disturbo di ansia da prestazione, almeno spero anche perchè rileggendo i post di altre persone mi rispecchio in loro e nelle loro situazioni ovvero nell' essere del tutto normale durante il petting o nella vita normale di tutti i giorni ,ma al momento del rapporto con la mia ragazza( che amo tanto e desidero tanto), come si dice "vengo meno" o meglio gli effetti sono : perdita dell' erezione accompagnata da un improvviso sudore freddo. Premetto che rivolgendomi ad uno specialista quest' ultimo mi ha prescritto una serie di esami come: ecodoppler dei vasi spermatici e testosterone che sono usciti entrambe nella norma quindi assenza di disturbi fisici, presto sarò di nuovo da lui per decidere il da farsi. Nel frattempo la mia ragazza non mi giustifica più perchè ancora oggi non riusciamo ad avere un rapporto o meglio a volte si a volte no, cioè mi spiego meglio: ho notato che se il rapporto avviene in modo occasionale non programmato tutto va bene ma se invece programmo il tutto e per una volta sola penso di non farcela allora ecco che mi succede una paura dalle gambe mi passa alla pancia e stop non riesco più a fare niente. Adesso non so più se questa paura e dettata dal non farcela o dalle reazioni di lei che se pur sforzandosi di capirmi forse non ci riesce e reagisce male. Adesso sono davvero giù ho notato che sto peggiorando perchè quando lei mi accarezza punti del corpo dove prima impazzivo adesso non impazzisco più cioè il libido si è abbassato sarà sempre questa ansia che mi sta bloccando in tutti i sensi???? vi prego ditemi qualcosa sto impazzendo ormai e un pensiero fisso che mi affligge 24 ore su 24!!! premetto ancora che vivo in un continuo stato di stress o depressione per vari motivi che vanno dal lavoro allo studio alla famiglia mi chiedevo se il mio disturbo potrebbe essere causato da ciò e cosa mi consigliate???
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Gentile utente
La circostanza che riferisce, ossia che se non è programmato il rapporto va bene, potrebbe indicare chiaramente un'origine psicogena del suo disturbo. Lei però continui a effettuare gli esami che eventualmente le dovessero essere prescritti, per escludere altre patologie.
Dopodiché, se questi risulteranno tutti negativi, sarà necessario che si rivolga a un collega per un parere psicologico e un eventuale trattamento.
Il suo problema non è solo il deficit d'erezione, ma anche l'ansia aggiunta che questo comporta. Anche per il primo problema potrebbe trattarsi d'ansia, oppure di altro, ma ciò potrà essere appurato solo attraverso consulti appropriati.
Cordiali saluti
La circostanza che riferisce, ossia che se non è programmato il rapporto va bene, potrebbe indicare chiaramente un'origine psicogena del suo disturbo. Lei però continui a effettuare gli esami che eventualmente le dovessero essere prescritti, per escludere altre patologie.
Dopodiché, se questi risulteranno tutti negativi, sarà necessario che si rivolga a un collega per un parere psicologico e un eventuale trattamento.
Il suo problema non è solo il deficit d'erezione, ma anche l'ansia aggiunta che questo comporta. Anche per il primo problema potrebbe trattarsi d'ansia, oppure di altro, ma ciò potrà essere appurato solo attraverso consulti appropriati.
Cordiali saluti
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
[#2]
Gentile Utente,
se gli esami sono nella norma di solito si segue la pista psicologica. Ma spesso anche se gli esami segnano la presenza di un problema medico, c'è sempre da tenere in considerazione l'aspetto psicologico ed emotivo, in quanto la sessualità è un insieme di tutti questi elementi.
Per cui, visto che Lei sembra entrato in una specie di vicolo cieco, non perda altro tempo, richieda una consulenza psicosessuologica. Sarebbe ideale coinvolgere anche la Sua partner in questo lavoro
se gli esami sono nella norma di solito si segue la pista psicologica. Ma spesso anche se gli esami segnano la presenza di un problema medico, c'è sempre da tenere in considerazione l'aspetto psicologico ed emotivo, in quanto la sessualità è un insieme di tutti questi elementi.
Per cui, visto che Lei sembra entrato in una specie di vicolo cieco, non perda altro tempo, richieda una consulenza psicosessuologica. Sarebbe ideale coinvolgere anche la Sua partner in questo lavoro
Cordialmente
Daniel Bulla
dbulla@libero.it, Twitter _DanielBulla_
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 2.1k visite dal 18/01/2009.
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