Minaccia di suicidio

Buongiorno,
ho 35 anni e ho una relazione con un uomo d i 20 anni più grande di me, ha 55 anni.lui è divorziato e con la sua ex moglie aveva avuto una figlia. io sono molto gelosa del suo passato e del fatto che si sia sposato mentre con me non ne ha l'intenzione Lui è molto dolce e affettuoso con me però il problema è che e quando litighiamo o quando, come in passato, io sono molto gelosa nei suoi confronti, gelosa del suo passato e del fatto che è stato sposato con un'altra donna, lui reagisce minacciando il suicidio. E' infatti successo che io, in preda al panico ho persino chiamato la polizia alcune volte dopo queste sue minacce. Secondo voi perchè lui non riesce ad affrontare le nostre discussioni in altro modo? Ogni volta che lui fa queste minacce mi spavento e poi, quando spegne il telefono, allora mi preoccupo davvero e ho paura che possa concretizzare la sua minaccia. C'è quelcosa che posso fare o dirgli per cambiare la situazione?
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Dr. Enrico De Sanctis Psicologo, Psicoterapeuta 1.3k 66
Buongiorno,

è necessario conoscere in modo approfondito i vissuti di ciascuno di voi. Prima di darle alcune suggestioni, le chiedo in questa sede se il discorso suicidario si manifesti soltanto nella situazione da lei descritta.

Un saluto cordiale,
Enrico de Sanctis

Dr. Enrico de Sanctis - Roma
Psicologo e Psicoterapeuta a orientamento psicoanalitico
www.enricodesanctis.it

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Utente
Utente
si, si manifesta soltanto nella situazione da me descritta.
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Dr. Enrico De Sanctis Psicologo, Psicoterapeuta 1.3k 66
Leggendo il suo racconto, mi sono chiesto se lui sia dispiaciuto, forse a volte esasperato, dal fatto che ci siano delle tensioni tra voi.

Può esserci una costellazione emotiva complessa, che deve essere approfondita dal vivo, come le dicevo. Forse lui tenta di gestire la sua gelosia, ma non ci riesce?

Poiché non la conosco, faccio un'ipotesi in generale. Proviamo a immaginare che la tensione e la fatica tra voi possano generare in lui un vissuto negativo, magari anche un senso di colpa ad esempio. E potrebbe soffrire nel sentirla distante, magari non si sente compreso da lei, mentre desidererebbe viverla come alleata, sentendo vicinanza e affetto.

Proseguendo l'ipotesi, allo stesso tempo può succedere che lei stessa non si senta compresa nella fatica di gestire la situazione pregressa di lui o nel suo desiderio non ricambiato di sposarsi.

In una relazione, e soprattutto in una coppia, lo stato d'animo e il comportamento di un partner genera una reazione nell'altro, e così via all'infinito.
Allora è importante che ognuno si fermi e comprenda i propri vissuti, disponendosi a conoscere lo stato d'animo dell'altro, in una dimensione di ascolto e di sospensione del proprio giudizio. Non è facile, ma è importante che ci sia un confronto intimo e paziente, con fiducia e cura di voi stessi.

Se consideriamo l'esempio del suo desiderio di sposarsi, se i motivi che spingono lui sono legati a una scelta che non dipende dal vostro rapporto, questo sarebbe un punto essenziale che non deve trascurare. Ci può rimanere male, ed è importante che possa comunicarlo a lui, che possiate condividere il dispiacere di una delusione.
Ma se c'è amore e l'intenzione di proseguire la vostra storia, questo può aiutarla a gestire la sua gelosia, senza che essa condizioni la coppia, arrivando a generare minacce di suicidio da parte di lui e panico in lei. Questo vi destabilizza e vi allontana.

Senz'altro dal vivo sarebbe necessario un approfondimento idoneo, per comprendere quali dinamiche, anche sotterranee e invisibili, nella loro complessità, possano generare determinate tensioni.

Un saluto cordiale,
Enrico de Sanctis
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Utente
Utente
La ringrazio per la sua risposta, ma secondo lei io ho fatto male a dire a lui che le sue minacce di suicidio mi portano a non essere spontanea, a non poter affrontare nessun argomento? Ero molto arrabbiata e gli ho detto che le sue minacce di suicidio sono un ricatto psicologico enorme, perchè capisco che a volte io possa essere stata insistente però era un ricatto psicologico troppo grande il suo , o sbaglio?
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Dr. Enrico De Sanctis Psicologo, Psicoterapeuta 1.3k 66
Non penso abbia fatto male, ha espresso un suo pensiero. Il problema però è quello di non fermarsi a un braccio di ferro tra chi ha torto e chi ha ragione. Non si tratta di questo.

Non è facile, ma è necessario calmarsi e, piano piano, cominciare ognuno a esprimere i propri vissuti e, allo stesso tempo, disporsi a capire quelli dell'altro.
Bisogna uscire da uno scontro fatto di accuse, da una logica di colpe, e cercare di toccare i punti nodali dei problemi. Altrimenti ci si avvita su se stessi, litigando, disperdendosi.

Utilizzo le sue parole solo per fare un esempio. Lei giustamente può dire a lui che le sue minacce la portano a chiudersi, a non essere più spontanea. Questo ha l'obiettivo di interrompere il comportamento di lui ed essere compresa.

Bisogna fare un passo in più, che lei stessa ammette, quando dice che a volte è stata insistente. Faccio in questa sede l'ipotesi che sia questo, almeno in parte, che può provocare il comportamento di lui. Come dire: non può chiedere a lui di interrompere le minacce, se lei continua a essere insistente.
Se ora ci fosse lui, gli chiederei di ascoltare i motivi per cui lei è insistente e gelosa. E di provare a comprenderla. E così via.

Detto così, sembra un esercizio. È in verità un modo per comunicare, entrando in un contatto profondo reciproco e imparando a conoscersi e a rispettarsi. È difficile, tenga presente che una terapia di coppia può durare molto tempo. Questo è dovuto al fatto che il vissuto dell'altro provoca in noi una reazione, aprendo un varco nel proprio mondo, che a volte può essere enorme e complesso da gestire.

Un saluto cordiale,
Enrico de Sanctis
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