Problemi con i miei genitori
Ciao sono Martina e ho 19 anni,sin da piccola ho avuto problemi con i miei genitori. La mia scuola superiore è stata scelta da loro,perché la scuola che volevo frequentare si trovava fuori paese e loro non mi mandavano. Non ho mai fatto un viaggio con le mie amiche,a 19 anni mi ritrovo a chiedere il permesso per uscire e se l’ottengo a mezzanotte devo rientrare. Mio padre non vuole mandarmi all’università e la mia famiglia si preoccupa più per l’occhio delle persone che della mia felicità. Ho tre fratelli uno più grande e due più piccoli,che fanno ciò che vogliono. Ma io sono femmina e quindi è diverso. Mi sono sempre ritrovata a far le cose di nascosto e proprio per questo anche a ritrovarmi in una situazione più grande di me,affrontata da sola,e sono fermamente convinta che se loro mi avessero dato più libertà di scelta nella mia vita tutto ciò che mi è accaduto non sarebbe successo. Sto con un ragazzo da 8 mesi della mia stessa età,e quando abbiamo iniziato a frequentarci per non fare le cose di nascosto l’ho detto ai miei. Mio papà inizialmente era contento che l’ho tenuto al corrente di questa situazione però dopo tre giorni,è tornato dicendomi di lasciarlo perché si è informato e non è un ragazzo che fa per me (genitori divorziati e proprio per questo pensano sia un ragazzo poco serio e affidabile,non con dei sani principi). Successivamente io è questo ragazzo ci lasciamo,per via di una sua mancanza di rispetto nei miei confronti,mentre stava con me ha soddisfatto i suoi bisogni con una ragazza poco seria. Dopo due mesi è tornato,capendo il suo sbaglio e implorandomi di tornare con lui. Gli do una seconda possibilità senza dirlo a nessuno per vedere come va,ma i miei hanno scoperto che siamo tornati e non sono d’accordo. Proprio per niente. Mi ritrovo tutta la famiglia contro,non mi lasciano uscire e voglio andare via,non solo per lui ma perché in questa casa non ho mai avuto libertà di scegliere e sbagliare con la mia testa. Non so cosa fare vorrei un parere. Grazie in anticipo
[#1]
Cara Martina, andare via , dove? Hai finito la scuola? Pensi di andare all’Universita’, dove? Comprendo la tua insofferenza, anche la tua rabbia, forse devi cercare di parlar chiaro coi tuoi cercando di mediare.. per andar via bisogna anche trovare il modo di campare, ti pare? Forse soldi tuoi per ora non ne hai.. cerca una strategia.. possibile.. che ti dia prospettiva e liberta’ .. quanto a questo tuo ragazzo.. che così, subito si fa travolgere dai suoi.. bisogni.. mah. ..non mi entusiasma.. ora torna, gli credi.. va bene.. vediamo..pero’.. i tuoi genitori sono asfissianti , temo..ma qualcosa avevano visto.. cerca di studiare, o lavorare ed avere i piedi per terra e le idee chiare. Bisogna avere in testa un programma costruttivo e avere qualcosa in mano tra qualche anno, solo l’amore. . un ragazzo e i suoi problemi .. tecnici.. e’ troppo poco, stella, quindi pensaci e con calma , parla coi tuoi.. riscrivici.. restiamo in ascolto..!
MAGDA MUSCARA FREGONESE
Psicologo, Psicoterapeuta psicodinamico per problemi familiari, adolescenza, depressione - magda_fregonese@libero.it
[#2]
Psicologo
Cara Ragazza,
da ciò che scrivi mi sembri una persona che si sente fortemente imprigionata.
Non riesci a trovare la libertà che vorresti, la libertà di scegliere che cosa fare della tua vita, la libertà anche di sbagliare.
Ai miei occhi sembri una persona che ha voglia di fare certe esperienze, come ad esempio frequentare una Università piuttosto che frequentare questo ragazzo, ma devi costantemente lottare con una famiglia che non riconosce il tuo bisogno di autonomia.
Ti potrà essere utile dare voce ai tuoi bisogni parlando con i tuoi genitori, esprimere chiaramente a loro ciò che tu vuoi da te stessa.
Questo potrebbe portarti anche a degli scontri, ma è il prezzo da pagare per potersi "manifestare" senza subire tacitamente.
In questi casi sarebbe estremamente utile una consulenza di famiglia (genitori + figli), anche se dubito che accetterebbero mai di cominciare un percorso di messa in discussione del sistema familiare.
Ciò che potrebbe essere utile fare per te stessa, potrebbe invece essere il cominciare un percorso con uno Psicologo affinchè tu possa trovare la forza per legittimare i tuoi bisogni e per trovare le strategie più utili per soddisfarli.
da ciò che scrivi mi sembri una persona che si sente fortemente imprigionata.
Non riesci a trovare la libertà che vorresti, la libertà di scegliere che cosa fare della tua vita, la libertà anche di sbagliare.
Ai miei occhi sembri una persona che ha voglia di fare certe esperienze, come ad esempio frequentare una Università piuttosto che frequentare questo ragazzo, ma devi costantemente lottare con una famiglia che non riconosce il tuo bisogno di autonomia.
Ti potrà essere utile dare voce ai tuoi bisogni parlando con i tuoi genitori, esprimere chiaramente a loro ciò che tu vuoi da te stessa.
Questo potrebbe portarti anche a degli scontri, ma è il prezzo da pagare per potersi "manifestare" senza subire tacitamente.
In questi casi sarebbe estremamente utile una consulenza di famiglia (genitori + figli), anche se dubito che accetterebbero mai di cominciare un percorso di messa in discussione del sistema familiare.
Ciò che potrebbe essere utile fare per te stessa, potrebbe invece essere il cominciare un percorso con uno Psicologo affinchè tu possa trovare la forza per legittimare i tuoi bisogni e per trovare le strategie più utili per soddisfarli.
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 1.2k visite dal 15/07/2018.
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