Indecisione: dare più importanza alla passione o al guadagno?

Buongiorno, mi rivolgo a voi perché ho un dubbio che mi attanaglia da ora molto tempo.
Attualmente ho appena terminato il 2 anno di una facoltà che ho scelto all'epoca un po' come ora senza avere le idee chiare (in ambito sociale), e infatti mi rendo conto solo in questi mesi di quanto la mia scelta sia stata sbagliata. Però il motivo non è tanto il fatto che non ho una vera passione, in quanto comunque l'ambito mi interessa, più che altro si tratta del rapporto lavoro-guadagno. So che dovrei pensare prevalentemente di fare un lavoro che mi piace però io ho vissuto tutta la mia vita in condizioni economiche non eccellenti e quindi sinceramente nel futuro mi piacerebbe sperimentare una vita agiata... che attualmente non ho mi avuto. Non diventare "ricca" ma neanche dover pensare contiuamente alle varie spese, e con il lavoro che dovrei fare grazie questa laurea la fatica (soprattutto a livello mentale-emotivo) sarebbe enorme e il guadagno davvero misero. Ho quindi pensato di laurearmi il prossimo anno e poi o iscrivermi ad una triennale di economia o fare direttamente un master in ambito economico. Il mio timore è che non avendo una vera "passione" per queste materie (anche se ho di certo curiosità e interesse) potrei non esere in grado. In oltre bisogna anche considerare che magari il guadagno che cerco potrebbe non essere garantito neanche dopo il master in ambito economico (in quanto magari vengono privilegiati studenti che hanno preso lo stesso master ma con una laurea in economia alle spalle) o dopo la sola triennale in economia (col timore che sia troppo "misera" senza specialistica).
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Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 18.6k 598

Gentile utente,

le scelte sono frutto di varie negoziazioni tra differenti motivazioni che esistono dentro di sè: comodità, guadagno, tempo libero, ecc.,.

Va aggiunto che essere lucidi nella scelta non comporta però che quanto scelto realizzi le proprie aspettative.
Infatti:
il futuro non è prevedibile,
nè tanto meno il futuro del mercato del lavoro, in velocissima e costante evoluzione.

E dunque occorre scegliere, a mio parere,
un ambito in cui si possa prevedere di essere "bravi", in gamba, preparati e capaci,
tanto da emergere dalla massa
prevedendo già che per rimanere "a livello" lo studio/approfondimento/aggiornamento dura tutta la vita.

Se questo
nel Suo specifico caso
sia raggiungibile attraverso la "passione" o attraverso il "guadagno"
solo Lei può saperlo DI SE'.
Se non riesce a vedere chiaro dentro di sè si faccia aiutare dallo Psicologo della Sua Università (gratuito).

Saluti cordiali.
Carla Maria Brunialti

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/