Amare senza fase di innamoramento: si può?
Salve. Da circa 8 mesi frequento un ragazzo. La nostra storia è iniziata poco dopo il termine della mia prima vera storia di amore, nata a 19 anni, durata 3 anni in tutto. Con il mio ex, ho provato il vero e proprio innamoramento iniziale, quelle emozioni estremamente totalizzanti che caratterizzano l'innamoramento. L'ho idealizzato, messo su di un piedistallo. L'innamoramento nei confronti del mio ex è stato da libro, ed è durato molto a lungo, circa due anni, fin quando mi sono resa conto che aveva lasciato posto al vero e proprio amore, un amore davvero fortissimo, durato fin quando, dopo innumerevoli bugie e tradimenti, mi ha lasciata.
Appena conosciuto il mio attuale ragazzo, era passato davvero poco tempo dalla fine di questa mia relazione, per cui non ho visto questa nuova storia con gli occhi limpidi e con serenità. Ciò che intendo dire è che non mi sono lasciata andare alle emozioni, ho cercato in tutti i modi di capire fin da subito se fosse la persona giusta per me. Non so se l'innamoramento sarebbe scattato se mi fossi lasciata andare o meno, ciò che so è che credo che sicuramente le mie ferite e il mio voler capire a tutti i costi, fin dall'inizio, se sarebbe stato un amore altrettanto grande, mi abbiano portato a non riuscire a provare l'innamoramento.
In questi mesi ne abbiamo passate tante, ma in ogni caso non sono mai riuscita ad allontanarmi da lui, e non di certo perché non riesco a stare sola, ma piuttosto perché voglio lui al mio fianco. Il problema è che il mio desiderio non è spinto da particolari sensazioni romantiche, ma piuttosto dalla razionalità e da un sentimento che provo, ma che non è totalizzante come nelle fasi tipiche dell'innamoramento.
Desidero passare il tempo con lui, lo trovo estremamente stimolante intellettualmente, c'è un grande feeling intellettuale, un'attrazione fisica, il grande desiderio da parte di entrambi di costruire qualcosa, e a tratti, sento già di amarlo. A volte sento, per qualche ora o per un paio di giorni, innamoramento nei suoi confronti, seppur diverso dal passato, a volte no. A volte, mi fermo a guardarlo con occhi innamorati, altre per niente. E questo mi confonde molto. Ci sono volte in cui sono persino arrivata a pensare di voler avere un vero futuro con lui, magari un giorno andare a convivere e, perché no, sposarci, ma mentre nella mia relazione precedente sapevo sempre, e dico sempre, di desiderare con tutta me stessa l'altro, ora so sempre di volerlo, ma con minore intensità, quasi zero romanticismo, e soltanto con grande razionalità (in ogni caso provo comunque molte cose per lui, semplicemente non sono totalizzanti).
Insomma, so che non può essere già amore, ma non è neanche innamoramento. So soltanto di volere con tutta me stessa stare con lui, perché è lui, non perché voglio qualcuno necessariamente al mio fianco.
Ciò che mi chiedo è, può esistere l'amore senza una fase di innamoramento iniziale? La nostra storia è destinata a non andare avanti, o faccio bene a continuarla?
Appena conosciuto il mio attuale ragazzo, era passato davvero poco tempo dalla fine di questa mia relazione, per cui non ho visto questa nuova storia con gli occhi limpidi e con serenità. Ciò che intendo dire è che non mi sono lasciata andare alle emozioni, ho cercato in tutti i modi di capire fin da subito se fosse la persona giusta per me. Non so se l'innamoramento sarebbe scattato se mi fossi lasciata andare o meno, ciò che so è che credo che sicuramente le mie ferite e il mio voler capire a tutti i costi, fin dall'inizio, se sarebbe stato un amore altrettanto grande, mi abbiano portato a non riuscire a provare l'innamoramento.
In questi mesi ne abbiamo passate tante, ma in ogni caso non sono mai riuscita ad allontanarmi da lui, e non di certo perché non riesco a stare sola, ma piuttosto perché voglio lui al mio fianco. Il problema è che il mio desiderio non è spinto da particolari sensazioni romantiche, ma piuttosto dalla razionalità e da un sentimento che provo, ma che non è totalizzante come nelle fasi tipiche dell'innamoramento.
Desidero passare il tempo con lui, lo trovo estremamente stimolante intellettualmente, c'è un grande feeling intellettuale, un'attrazione fisica, il grande desiderio da parte di entrambi di costruire qualcosa, e a tratti, sento già di amarlo. A volte sento, per qualche ora o per un paio di giorni, innamoramento nei suoi confronti, seppur diverso dal passato, a volte no. A volte, mi fermo a guardarlo con occhi innamorati, altre per niente. E questo mi confonde molto. Ci sono volte in cui sono persino arrivata a pensare di voler avere un vero futuro con lui, magari un giorno andare a convivere e, perché no, sposarci, ma mentre nella mia relazione precedente sapevo sempre, e dico sempre, di desiderare con tutta me stessa l'altro, ora so sempre di volerlo, ma con minore intensità, quasi zero romanticismo, e soltanto con grande razionalità (in ogni caso provo comunque molte cose per lui, semplicemente non sono totalizzanti).
Insomma, so che non può essere già amore, ma non è neanche innamoramento. So soltanto di volere con tutta me stessa stare con lui, perché è lui, non perché voglio qualcuno necessariamente al mio fianco.
Ciò che mi chiedo è, può esistere l'amore senza una fase di innamoramento iniziale? La nostra storia è destinata a non andare avanti, o faccio bene a continuarla?
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Gentile utente,
talvolta ciò accade quando si entra in una nuova coppia
MENTRE ancora il cuore e il cervello stanno elaborando "il lutto" per essere stata lasciata, come potrà leggere qui:
https://www.medicitalia.it/news/psicologia/5734-sei-innamorato-a-il-cervello-ti-si-illumina.html
Il futuro nessuno lo conosce, noi Psy neppure,
e dunque viva con serenità questa nuova storia.
Saluti cordiali.
Carla Maria Brunialti
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
[#2]
Utente
Gentile dottoressa,
Innanzitutto, grazie mille per la sua risposta. Ero già a conoscenza di questo studio, tanto da essere consapevole del perché, a livello neurologico, ho sentito ciò che ho sentito con il mio ex. Ciò che non mi spiego, comunque, è perché io non riesca a sentirlo con il mio attuale ragazzo. Comprendo che il mio cervello stia ancora elaborando il lutto, e questo è vero, considerando anche il fatto che con il mio ex eravamo in procinto di sposarci quando è finita, e che la nostra storia è stata davvero intensa, ed io lo amavo ancora, nonostante i suoi sbagli. Ciò che mi chiedo è, avendo conosciuto il mio attuale ragazzo nella fase di elaborazione del lutto, quindi non essendo pronta né psicologicamente, né neurologicamente (se vogliamo metterla su questo piano) per una nuova relazione, ho ormai "bruciato" le mie possibilità con il mio ragazzo? Per spiegarmi meglio, è possibile che, successivamente, io possa provare il tipico "innamoramento" nei suoi confronti, oppure che io possa bypassare questa fase, ed arrivare alla fase di amore direttamente? Insomma, vale la pena continuare a tentare di costruire qualcosa con lui, oppure sto soltanto perdendo tempo?
So che non è mai una perdita di tempo, ma ciò che intendo dire è che non vorrei continuare una storia destinata a finire e a non regalarmi le emozioni forti che so di poter provare. Al tempo stesso, non riesco comunque ad immaginare di poter provare quelle emozioni così travolgenti, di pura euforia, nei confronti di alcuno, perché dopo aver ricevuto così tanto male dal mio ex, di cui tanto mi fidavo, ormai sono diventata fin troppo razionale nelle mie emozioni.
Inoltre, non vorrei far soffrire il mio attuale ragazzo, che è libero dai mostri del suo passato e davvero maturo nell'affrontare un nuovo sentimento.
Ripeto, con lui sto molto bene, e talvolta mi sento davvero innamorata di lui, ma mai euforica come mi sentivo con il mio ex. Non voglio rinunciare a lui, perché so che lui è la persona giusta per me, ma al tempo stesso non voglio rinunciare a quelle forte emozioni che so di poter provare.
La mia psicologa dice che sono ancora troppo focalizzata sull'amore "adolescenziale", in questa ricerca spasmodica delle emozioni forti che si possono provare durante l'innamoramento, ma che poi soltanto talvolta possono sfociare in amore. E' davvero così?
Insomma, posso iniziare ad amarlo sul serio senza che io senta questa euforia da "effetto da cocaina", come spiega l'articolo, oppure senza prima passare per questa fase è impossibile amare e sentirsi appagati?
Innanzitutto, grazie mille per la sua risposta. Ero già a conoscenza di questo studio, tanto da essere consapevole del perché, a livello neurologico, ho sentito ciò che ho sentito con il mio ex. Ciò che non mi spiego, comunque, è perché io non riesca a sentirlo con il mio attuale ragazzo. Comprendo che il mio cervello stia ancora elaborando il lutto, e questo è vero, considerando anche il fatto che con il mio ex eravamo in procinto di sposarci quando è finita, e che la nostra storia è stata davvero intensa, ed io lo amavo ancora, nonostante i suoi sbagli. Ciò che mi chiedo è, avendo conosciuto il mio attuale ragazzo nella fase di elaborazione del lutto, quindi non essendo pronta né psicologicamente, né neurologicamente (se vogliamo metterla su questo piano) per una nuova relazione, ho ormai "bruciato" le mie possibilità con il mio ragazzo? Per spiegarmi meglio, è possibile che, successivamente, io possa provare il tipico "innamoramento" nei suoi confronti, oppure che io possa bypassare questa fase, ed arrivare alla fase di amore direttamente? Insomma, vale la pena continuare a tentare di costruire qualcosa con lui, oppure sto soltanto perdendo tempo?
So che non è mai una perdita di tempo, ma ciò che intendo dire è che non vorrei continuare una storia destinata a finire e a non regalarmi le emozioni forti che so di poter provare. Al tempo stesso, non riesco comunque ad immaginare di poter provare quelle emozioni così travolgenti, di pura euforia, nei confronti di alcuno, perché dopo aver ricevuto così tanto male dal mio ex, di cui tanto mi fidavo, ormai sono diventata fin troppo razionale nelle mie emozioni.
Inoltre, non vorrei far soffrire il mio attuale ragazzo, che è libero dai mostri del suo passato e davvero maturo nell'affrontare un nuovo sentimento.
Ripeto, con lui sto molto bene, e talvolta mi sento davvero innamorata di lui, ma mai euforica come mi sentivo con il mio ex. Non voglio rinunciare a lui, perché so che lui è la persona giusta per me, ma al tempo stesso non voglio rinunciare a quelle forte emozioni che so di poter provare.
La mia psicologa dice che sono ancora troppo focalizzata sull'amore "adolescenziale", in questa ricerca spasmodica delle emozioni forti che si possono provare durante l'innamoramento, ma che poi soltanto talvolta possono sfociare in amore. E' davvero così?
Insomma, posso iniziare ad amarlo sul serio senza che io senta questa euforia da "effetto da cocaina", come spiega l'articolo, oppure senza prima passare per questa fase è impossibile amare e sentirsi appagati?
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Gentile utente,
"..La mia psicologa dice che sono ancora troppo focalizzata sull'amore "adolescenziale", in questa ricerca spasmodica delle emozioni forti che...";
La consiglio di dare credito alla Sua Psicologa, che La conosce di persona.
Saluti cordiali.
Carla Maria Brunialti
"..La mia psicologa dice che sono ancora troppo focalizzata sull'amore "adolescenziale", in questa ricerca spasmodica delle emozioni forti che...";
La consiglio di dare credito alla Sua Psicologa, che La conosce di persona.
Saluti cordiali.
Carla Maria Brunialti
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 16.5k visite dal 12/07/2018.
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