Orientamento e depressione
Buonasera!
Sono una ragazza di 21 anni in un periodo piuttosto duro che prega disperatamente anche solo per una Vs parola di saggia esperienza.
Sono sempre stata un’amante dello studio, la classica studentessa che studiava per amore dell’imparare, e così è tuttora. Ma qualcosa si è rotto.
Terminata la maturità (in un indirizzo mai amato), ero così confusa da voler costantemente evitare l’argomento. Decisi per Medicina. Passai un anno a prepararmi.
Sarò sincera, provai il test per ragioni sbagliate (“sicurezza”, “umanità”, “prestigio”), me ne vergogno. Comunque, non lo passai. Dissi allora “mi iscrivo a Lettere!”, ed un motivo c’era: amo scrivere, e amo leggere. Frequentando però mi sono resa conto di come questo mio amore sia qualcosa che preferirei tenere come hobby. Il percorso di studio mi annoiava, non era concreto, non ne potevo più!
E giù a piangere per mesi (però la mia pelle è proprio pulita!).
Ora sono tornata al punto di partenza, per così dire. In queste settimane ho “riscoperto” una passione viscerale: gli animali. Li ho sempre amati a livelli incredibili, sarei pronta a cedere la mia stessa vita per salvarne uno... insomma, un’empatia ed un legame che comprendono possano essere difficili da capire.
Se sto male, vado al maneggio o in una fattoria, e subito sto meglio.
Parlo con tutti gli animali (giuro, non sono pazza!), conosco razze di cani e gatti. Una vita con e per gli animali sarebbe incredibile. Sarei disposta a vivere per questa passione, null’altro in più.
Eppure mi chiedo: perché in questi 3 anni mai ho avuto l’ardore di mollare tutto, o comunque di pensare di dirigermi verso Veterinaria, la facoltà per eccellenza?
Lo sconforto, la tristezza, la confusione ?
Ho sempre detto che mai avrei fatto la Veterinaria, proprio per questo mio amore enorme (che si traduce poi in grande empatia: se vedo un animale che sta male, piango. Sono però una ragazza tosta in tutti gli altri settori).
Non solo: ho una mente prettamente umanistica. Dovrei preparami per il test, e considerando che ne passa 1 su 12, le possibilità che non passi sono molto alte, non essendo poi io una cima scientifica. Se non passasi, sarei ancora nel vortice.
Accade, sinceramente, che ogni due mesi mi fissi su una facoltà, e poi “puf”, scopro una nuova parte di me.
E se anche questa fosse una fissazione che sfocerebbe in un “puf”?
L’amore per i pelosetti c’è sempre stato e sempre ci sarà, ma perché non ci ho mai pensato e se l’ho fatto, svogliatamente e senza grinta?
Sperando in una Vs risposta, auguro una splendida giornata.
Sofia
Sono una ragazza di 21 anni in un periodo piuttosto duro che prega disperatamente anche solo per una Vs parola di saggia esperienza.
Sono sempre stata un’amante dello studio, la classica studentessa che studiava per amore dell’imparare, e così è tuttora. Ma qualcosa si è rotto.
Terminata la maturità (in un indirizzo mai amato), ero così confusa da voler costantemente evitare l’argomento. Decisi per Medicina. Passai un anno a prepararmi.
Sarò sincera, provai il test per ragioni sbagliate (“sicurezza”, “umanità”, “prestigio”), me ne vergogno. Comunque, non lo passai. Dissi allora “mi iscrivo a Lettere!”, ed un motivo c’era: amo scrivere, e amo leggere. Frequentando però mi sono resa conto di come questo mio amore sia qualcosa che preferirei tenere come hobby. Il percorso di studio mi annoiava, non era concreto, non ne potevo più!
E giù a piangere per mesi (però la mia pelle è proprio pulita!).
Ora sono tornata al punto di partenza, per così dire. In queste settimane ho “riscoperto” una passione viscerale: gli animali. Li ho sempre amati a livelli incredibili, sarei pronta a cedere la mia stessa vita per salvarne uno... insomma, un’empatia ed un legame che comprendono possano essere difficili da capire.
Se sto male, vado al maneggio o in una fattoria, e subito sto meglio.
Parlo con tutti gli animali (giuro, non sono pazza!), conosco razze di cani e gatti. Una vita con e per gli animali sarebbe incredibile. Sarei disposta a vivere per questa passione, null’altro in più.
Eppure mi chiedo: perché in questi 3 anni mai ho avuto l’ardore di mollare tutto, o comunque di pensare di dirigermi verso Veterinaria, la facoltà per eccellenza?
Lo sconforto, la tristezza, la confusione ?
Ho sempre detto che mai avrei fatto la Veterinaria, proprio per questo mio amore enorme (che si traduce poi in grande empatia: se vedo un animale che sta male, piango. Sono però una ragazza tosta in tutti gli altri settori).
Non solo: ho una mente prettamente umanistica. Dovrei preparami per il test, e considerando che ne passa 1 su 12, le possibilità che non passi sono molto alte, non essendo poi io una cima scientifica. Se non passasi, sarei ancora nel vortice.
Accade, sinceramente, che ogni due mesi mi fissi su una facoltà, e poi “puf”, scopro una nuova parte di me.
E se anche questa fosse una fissazione che sfocerebbe in un “puf”?
L’amore per i pelosetti c’è sempre stato e sempre ci sarà, ma perché non ci ho mai pensato e se l’ho fatto, svogliatamente e senza grinta?
Sperando in una Vs risposta, auguro una splendida giornata.
Sofia
[#1]
Gentile utente,
Considerato che i dubbi persistono da parecchi tempo,
considerata la tristezza (non depressione, quella richiede una diagnosi) presente nelle Sue giornate,
Le consiglio vivamente di rivolgersi "di persona" allo Psicologo della Sua Università (gratuito), che si occupa proprio anche di questi problemi legati all'orientamento universitario.
Non è possibile affidare una scelta così importante
e che avrà importanti ripercussioni sulla vita
e sul tempo di vita
ad un consulto online,
neppure se a rispondere sono Psicoterapeuti di "saggia esperienza", come Lei dice
che,
proprio per questo,
hanno ben presenti i limiti di un consulto online.
Saluti cordiali.
Carla Maria Brunialti
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 807 visite dal 05/07/2018.
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