Integrazione sociale
Gentili dottori. Credo di avere un'alta intelligenza emotiva, ma credo di sfruttare nel modo sbagliato questa dote. Sostanzialmente è difficile che qualcuno possa mentirmi senza che io me ne renda conto. Sono bravo a leggere le emozioni degli altri, a comprendere le intenzioni anche qualora non fossero manifestate apertamente. Di solito riesco a capire se piaccio ad una donna anche se dovesse tentare di mascherarsi ad arte. Riesco a distinguere l'autostima dall'ego facilmente. Non mi fermo al letterale, colgo il senso. Non mi accontento della superficie, tento sempre di valutare la profondità. Più volte mi succede di anticipare pensieri altrui, di verbalizzare opinioni azzardate circa tratti caratteriali di persone conosciute da poco e di riscontrare conferma e sorpresa, o curiosità. Questo generalizzando in positivo, col dovuto margine di errore. Non credo di essere un superuomo. Credo invece di prestare un'attenzione superiore alla media a determinate cose, piuttosto che ad altre. Infatti ho interessi molto diversi dalla media dei miei coetanei. Non m'interessa la materialità, non m'interessa la bella macchina, il vestito firmato. Credo di essere bravo a leggere i comportamenti umani. Così bravo, che troppo spesso non riesco a chiudere un occhio laddove potrei. Taglio i rapporti con le persone con una facilità disarmante nel momento in cui qualcosa non mi va a genio. Per esempio sono favorevole all'auto proclamazione, ma non sono favorevole all'ego ostentato. Ogni volta che interagisco con qualcuno che ostenti costantemente ego, non ho piacere ad interagire. Purtroppo mi pare di constatare che la maggioranza della popolazione sia una massa d'ego, e io sono intollerante a questo. Perchè come penso intimamente, ma come mi è stato anche detto da diverse persone, io sono oltremodo schietto. A volte ai limiti del buonsenso sociale. L'atteggiamento direttamente opposto a schiettezza, che trovo estremamente diffuso, mi causa intolleranza. Non lo accetto non perchè mi aspetto che siano tutti come me: Ma perchè percepisco una differenza di valori, un'incompatibilità. Quindi per scelta esco poco, pur ricevendo inviti, e questo ovviamente mi va incontro. Sento che è difficile per me far combaciare la mia personalità allo standard sociale. Allo stesso tempo non sento di essere "sbagliato", nel senso che a me sta bene come sono fatto io, ci credo davvero nei miei pensieri. Solo che sono difficili da far sposare alla visione comune, ai valori medi, alla visione di "giusto e accettabile" che molto spesso si contrappone alla mia. Cosa ne pensate?
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Gentile utente,
ci chiede "Cosa ne pensate?"
Risposta:
Si tratta della Sua visione di sè e del mondo.
Noi qui rispondiamo ai disagi delle persone.
Carla Maria Brunialti
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 732 visite dal 03/07/2018.
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