Suicidio depressione debolezza

Anche oggi sono finito al pronto soccorso. Attacco di panico. Adesso sto sudando. Ho un filo di febbre, mi fanno male i polpacci. Dai miei occhi penso si capisca la stanchezza e la depressione. Non riesco più a guidare. Non riesco a tenere un lavoro per più di 3 giorni. Non mi prendo più cura di me stesso. Sono rincorso dal recupero crediti e sto arrivando al punto di pensare di suicidarmi. Le medicine non funzionano e io non reggo pressione e dolore fisico. Piango perché vorrei trovare una soluzione ma ahimè non esiste. Penso tra L altro che se non mi suicidassi morirei comunque a breve. Il mio corpo è messo sotto troppo stress.
Scusate lo sfogo ma mi sento svuotato. Vorrei solo abbracciare qualcuno, piangere. Oppure vorrei svegliarmi, forte, ricevere una chiamata per un bel lavoro e vivere come tutti. Invidio tutti. Li guardo con invidia perché non mi danno l'impressione di avere problemi. Capiamoci: non voglio il loro male. Sono un buono. Mi domando solo: perché io.

Vorrei delle risposte. Da chiunque. Poi se ci fosse qualche specialista di Cagliari mi farebbe piacere incontrarlo.

Ero nel cornicione. Sudato e pensavo.
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Dr.ssa Anna Potenza Psicologo 4.4k 193
In effetti la cosa migliore è che lei si rechi alle ASL, al Consultorio della sua città, presso il Servizio di Salute Mentale o da uno psicologo privato (ce n'è quanti ne vuole, nella sua città, basta guardare sull'albo psicologi della sua regione, ma anche in rete). Tutto questo però nell'ipotesi inverosimile che lo psichiatra che la segue non le abbia già offerto una rosa di nomi tra cui scegliere. Molti auguri. Pensi alla vita, non alla morte.

Prof.ssa Anna Potenza (RM) gairos1971@gmail.com

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Utente
Utente
Non esiste un motivo per pensare alla vita. Ne esistono tanti per la morte invece.
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Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 18.5k 597

Gentile utente,

purtroppo il Suo malessere si prolunga da tanto.

Già nel consulto di tre anni fa (2015) ci parlava del suicidio,
e poi ripetutamente nei consulti.

Una terapia psico-farmacologica è a questo punto assolutamente indispensabile.
Le indicazioni della Collega dr. Potenza sono da prendere nella dovuta considerazione.

Saluti cordiali.
Carla Maria Brunialti

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

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Utente
Utente
Purtroppo i dolori alla schiena e ai muscoli, i problemi di soldi non mi aiutano ad avere pensieri positivi. Anche oggi mi sono alzato con una sensazione di difficile descrizione...sembrava dovessi collassare. Forse avevo la pressione bassa. Ogni volta che vado in ospedale tutti i parametri sono perfetti....Ma allora perché sto male? Prendo da due mesi fluoxeren e olanzapina + 60 gocce di EN. Eppure sembra tutto senza senso. Non ho motivo di esistere. Vorrei un bel lavoro...per potermici dedicare completamente....Ma non trovo niente. Niente di niente. Passo le giornate a letto a fare il niente....

Che consigli potete dare
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Dr.ssa Anna Potenza Psicologo 4.4k 193
Caro utente, ho deciso di risponderle a lungo dedicandole molto tempo non solo per solidarietà umana, ma perché penso sia venuto per lei il momento di non chiedere più on-line, ma di prendere in pugno -certo con l'aiuto di uno psicologo- il suo destino. Al momento lei sceglie costantemente il suo stesso male, e solo una terapia decisa, mirata al suo problema specifico, può farla uscire da questa zona grigia, ma solo se lei collaborerà attivamente con chi la prenderà in cura. Penso in particolare alla Terapia Strategica e in generale alle terapie cognitivo/comportamentali.
Vediamo perché le ho detto che sceglie il suo male. Lei parla di "dolori alla schiena e ai muscoli"; "sembrava dovessi collassare. Forse avevo la pressione bassa". Non le sembra un'attenzione estrema al suo corpo? Chi si alza in fretta e va a lavorare non può riservare a sé stesso tutte queste minuziose attenzioni, le quali spesso sono la causa del disturbo dell'umore, più che la loro conseguenza. Infatti "Ogni volta che vado in ospedale tutti i parametri sono perfetti". Meno male. E dunque usi al meglio giovinezza e salute, perché non sono eterne. Invece lei che fa? "Passo le giornate a letto a fare il niente". Questo di certo non fa bene all'umore, e nemmeno ai muscoli e al metabolismo. Un terapeuta probabilmente le darebbe come primo compito quello di alzarsi ogni mattina, vestirsi, uscire e passeggiare per almeno un'ora raccogliendo un diario delle impressioni ESTERNE, e ignorando quelle interne.
Ma ecco di nuovo il male che lei fa a sé stesso: "Vorrei un bel lavoro...per potermici dedicare completamente....Ma non trovo niente". In altre email ci ha scritto di non sapersi tenere un lavoro più di tre giorni. Ora, il "bel lavoro" non esiste. Siamo noi che scegliamo quello che è il nostro bene sul momento, il che per lei sarebbe una situazione opposta al coltivare il malessere buttato tutto il giorno in un letto, per allenare invece muscoli, carattere, umore e buona salute e verificare giorno dopo giorno la capacità di agire, di lasciare una traccia nel mondo, con qualunque genere di attività. Non ne esistono di troppo umili, di mal pagate, di bistrattate, quando sappiamo che le svolgiamo fondamentalmente a nostro vantaggio. E questo vale anche per le attività di volontariato. Conosco persone che hanno recuperato sé stesse, dopo aver perso l'intera famiglia, col distribuire il cibo un giorno alla settimana nelle mense dei poveri.
Ancora a proposito della ricerca del "bel lavoro", che la spinge a rinunciare costantemente al lavoro puro e semplice, io ricordo sempre le parole auree del mio maestro di psicoterapia, che a noi giovani, ogni volta che volevamo cercare la situazione ideale e ci perdevamo quella reale, opponeva il proverbio: "Il meglio è nemico del bene". Non può immaginare quante volte questa consapevolezza ci fa risolvere problemi che invece quando cerchiamo la soluzione perfetta restano lì e si incancreniscono!
Infine, lei ci parla di debiti, di una situazione incresciosa di cui non si può sminuire la gravità... ma che non migliora certo nell'inerzia, e che non è caduta dal cielo, come sarebbero un incidente, una disgrazia, una malattia. Come ha prodotto il suo danno, lei ha certamente gli strumenti per produrre un miglioramento della situazione. Inutile dirle che esistono avvocati etc., sarà il suo psicologo a suggerirglielo. Cerchi di circondarsi soprattutto di persone fattive e positive, e non di disfattisti.
Con molti, sinceri auguri.
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Utente
Utente
Gentile Dottoressa, grazie delle bellissime parole. Lei meglio di me sa come sia difficile mettere in pratica tutto ciò. Oggi ho provato a mettermi alla guida e dopo 5 minuti sono dovuto tornare a casa preso dall'affanno. Adesso ho anche mal di denti, insomma: non mi manca niente. La verità è che non ho un centesimo in tasca e non è un modo di dire. Fosse per me dedicherei un intero mese della mia vita a fare terapia cognitivo comportamentale unita ad attività fisica e lavoro per pagare i miei debiti. La speranza sarebbe trovare un minimo di quiete nella mia testa e nel mio corpo. La verità è che non posso permettermi neanche un bicchiere di acqua. L unica fortuna è avere una compagna che mi da una mano almeno comprando i medicinali ma che non può pagarmi la fisioterapia (es. Tecar, manovre ecc), psicoterapia e dentista. Sono pieno zeppo di dolori e pensieri....Domani dovrei andare a lavoro ma penso tornerò direttamente lunedì.
Le voglio bene. Grazie per avermi dedicato Le sue parole. Vorrei poter trovare qualche psicologo gratuito qui a Cagliari ma non esiste....
Marco
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Utente
Utente
Cercherò di smettere di fumare. Da lunedì andrò a lavoro e cercherò di pensare solo a cose positive. Quando avrò attacchi tamponerò con EN e pensando che sono sempre i soliti. Procurerò i soldi per fare fisioterapia e psicoterapia. Chiederò al CSM di Cagliari.

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