Il problema è che continuo
Salve a tutti ho 33 anni e sono in cura
da uno psichiatra per disturbo bipolare il problema è che continuo a stare male non ho voglia di fare nulla in più mi sto separando da mia moglie. Data la mia non conoscenza al riguardo volevo solo chiedervi se una psicoterapia in aggiunta al trattamento farmacologico potrebbe aiutarmi e se si quale? Grazie
da uno psichiatra per disturbo bipolare il problema è che continuo a stare male non ho voglia di fare nulla in più mi sto separando da mia moglie. Data la mia non conoscenza al riguardo volevo solo chiedervi se una psicoterapia in aggiunta al trattamento farmacologico potrebbe aiutarmi e se si quale? Grazie
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Gentile utente,
Si, è consigliabile una psicoterapia da associare alla terapia farmacologica per il mantenimento del tono dell’umore nel disturbo bipolare. La psicoterapia cognitiva mira ad una psicoeducazione iniziale utile a comprendere ed acquisire consapevolezza dei prodromi (prime avvisaglie percepite) di entrambe le emozioni che si sperimentano in questo caso: euforia e tristezza depressiva.
In tal modo il paziente impara ad appropriarsi della capacità di auto-riconoscere i primi “campanelli dall’allarme” cognitivi (pensieri ed emozioni) e comportamentali che si presentano nel tempo iniziale delle due fasi costituenti il disturbo: la fase depressiva e quella euforica/maniacale e/o ipomaniacale.
Questo cosa consente al paziente? Gli permette di sviluppare maggiore autoriflessività rispetto alle emozioni principali (tristezza ed euforia) e di acquisire strategie, anche comportamentali, che permettano di non cadere vorticosamente vittima della massima intensità percepita e vissuta di entrambi gli aspetti emotivi e, quindi, di stabilizzare (unitamente ai farmaci) il tono dell’umore con ricadute positive nelle dinamiche relazionali, affettive, sociali e lavorative.
Le suggerisco di riferire la volontà di appropriarsi di psicoterapia al suo psichiatra di riferimento per concordare insieme:
possibilità e tempi di attuazione.
Cordiali saluti
Si, è consigliabile una psicoterapia da associare alla terapia farmacologica per il mantenimento del tono dell’umore nel disturbo bipolare. La psicoterapia cognitiva mira ad una psicoeducazione iniziale utile a comprendere ed acquisire consapevolezza dei prodromi (prime avvisaglie percepite) di entrambe le emozioni che si sperimentano in questo caso: euforia e tristezza depressiva.
In tal modo il paziente impara ad appropriarsi della capacità di auto-riconoscere i primi “campanelli dall’allarme” cognitivi (pensieri ed emozioni) e comportamentali che si presentano nel tempo iniziale delle due fasi costituenti il disturbo: la fase depressiva e quella euforica/maniacale e/o ipomaniacale.
Questo cosa consente al paziente? Gli permette di sviluppare maggiore autoriflessività rispetto alle emozioni principali (tristezza ed euforia) e di acquisire strategie, anche comportamentali, che permettano di non cadere vorticosamente vittima della massima intensità percepita e vissuta di entrambi gli aspetti emotivi e, quindi, di stabilizzare (unitamente ai farmaci) il tono dell’umore con ricadute positive nelle dinamiche relazionali, affettive, sociali e lavorative.
Le suggerisco di riferire la volontà di appropriarsi di psicoterapia al suo psichiatra di riferimento per concordare insieme:
possibilità e tempi di attuazione.
Cordiali saluti
Dr. Francesco Emanuele Pizzoleo. Psicoterapia cognitiva e cognitivo comportamentale.
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 923 visite dal 02/07/2018.
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