Reagire ad una diagnosi di sterilità
Gentile dottore/dottoressa,
in seguito ad una diagnosi di sterilità quasi assoluta, avvenuta due mesi fa, sento essere intervenuti in me profondi cambiamenti. Oltre all'ovvio stato depressivo, avverto un senso di lutto (la mia è una sterilità di tipo secretivo incurabile)...un pezzo di me che se ne è andato..non ho mai pianto tanto..è come aver perso un genitore o un figlio..la speranza di avere un figlio è appesa ad un filo e con la mia compagna fra qualche mese abbiamo in programma una ICSI, la procedura più estrema fra quelle di PMA..avverto poi un profondo senso di vergogna..e un senso di colpa altrettanto grande nei confronti della mia compagna. La mia fidanzata ha 37 anni, saranno necessari vari tentativi..ed io non so se, qualora si arrivi alla fine di questo lungo percorso senza un nulla di fatto, riuscirò mai a superare la cosa, a perdonarmi per aver rovinato due vite, a guardarmi allo specchio senza vedere un maschio azzoppato..ne ho già parlato con la mia lei: le ho detto che se fra un paio d' anni dovessimo essere ancora senza un figlio vorrei che andassimo entrambi da uno psicologo ed essa ha accettato..questo perchè, da come la vedo io, un dolore così profondo nei nostri cuori, se non metabolizzato, non può che sfociare in rabbia, la rabbia in litigi..e da qui allo sfaldamento della coppia il passo è breve. Ringraziamenti.
in seguito ad una diagnosi di sterilità quasi assoluta, avvenuta due mesi fa, sento essere intervenuti in me profondi cambiamenti. Oltre all'ovvio stato depressivo, avverto un senso di lutto (la mia è una sterilità di tipo secretivo incurabile)...un pezzo di me che se ne è andato..non ho mai pianto tanto..è come aver perso un genitore o un figlio..la speranza di avere un figlio è appesa ad un filo e con la mia compagna fra qualche mese abbiamo in programma una ICSI, la procedura più estrema fra quelle di PMA..avverto poi un profondo senso di vergogna..e un senso di colpa altrettanto grande nei confronti della mia compagna. La mia fidanzata ha 37 anni, saranno necessari vari tentativi..ed io non so se, qualora si arrivi alla fine di questo lungo percorso senza un nulla di fatto, riuscirò mai a superare la cosa, a perdonarmi per aver rovinato due vite, a guardarmi allo specchio senza vedere un maschio azzoppato..ne ho già parlato con la mia lei: le ho detto che se fra un paio d' anni dovessimo essere ancora senza un figlio vorrei che andassimo entrambi da uno psicologo ed essa ha accettato..questo perchè, da come la vedo io, un dolore così profondo nei nostri cuori, se non metabolizzato, non può che sfociare in rabbia, la rabbia in litigi..e da qui allo sfaldamento della coppia il passo è breve. Ringraziamenti.
[#1]
Buon pomeriggio,
comunica un profondo dolore e penso che il senso di lutto sia comprensibile. Questo può comportare anche un senso di rabbia, di vergogna e di colpa, per quanto lei non sia il responsabile. Sono vissuti umani che possono essere dovuti a un senso di ingiustizia, dovuti al confronto con gli altri, legati al bisogno negato di procreare.
Non so se è questo peso nel cuore che le fa immaginare litigi futuri e lo sfaldamento della coppia con la sua fidanzata. Ha detto di avere parlato con lei, anche se non ha detto qual è il pensiero della sua fidanzata. Immagino che il vostro legame esista anche per il vostro amore oltre che per il desiderio di avere un figlio. Un amore germinativo, dove lei non è sterile.
Immagino che le procedure impegnative per la procreazione nonché l’attesa possano generare un ulteriore affaticamento, e le auguro senz'altro di riuscire ad avere un figlio.
In ogni caso sarà importante che lei possa diventare meno severo e, voglio pensare anche grazie alla condivisione con la sua fidanzata, riuscire a non vedersi come un maschio azzoppato.
Un saluto cordiale,
Enrico de Sanctis
comunica un profondo dolore e penso che il senso di lutto sia comprensibile. Questo può comportare anche un senso di rabbia, di vergogna e di colpa, per quanto lei non sia il responsabile. Sono vissuti umani che possono essere dovuti a un senso di ingiustizia, dovuti al confronto con gli altri, legati al bisogno negato di procreare.
Non so se è questo peso nel cuore che le fa immaginare litigi futuri e lo sfaldamento della coppia con la sua fidanzata. Ha detto di avere parlato con lei, anche se non ha detto qual è il pensiero della sua fidanzata. Immagino che il vostro legame esista anche per il vostro amore oltre che per il desiderio di avere un figlio. Un amore germinativo, dove lei non è sterile.
Immagino che le procedure impegnative per la procreazione nonché l’attesa possano generare un ulteriore affaticamento, e le auguro senz'altro di riuscire ad avere un figlio.
In ogni caso sarà importante che lei possa diventare meno severo e, voglio pensare anche grazie alla condivisione con la sua fidanzata, riuscire a non vedersi come un maschio azzoppato.
Un saluto cordiale,
Enrico de Sanctis
Dr. Enrico de Sanctis - Roma
Psicologo e Psicoterapeuta a orientamento psicoanalitico
www.enricodesanctis.it
[#2]
Gentile utente, comprendo
Il suo vissuto di delusione , rabbia, dolore e con tutto il cuore le faccio auguri sinceri.. magari invece va bene questa ultima vostra coraggiosa prova.. l’ importante e’ che vi parliate , che siano condivise le speranze e le paure, questo rafforza l’unione in modo forte , al di la’ del risultato.. La generativita’ si può esprimere in tanti modi, insieme potreste scoprire quale può essere l’obbiettivo comune che illumina e arricchisce la vostra vita, insieme all’amore che c’e’
tra voi, alla complicità dei vostri corpi e delle vostre anime.. Restiamo in ascolto.. con empatia..
Il suo vissuto di delusione , rabbia, dolore e con tutto il cuore le faccio auguri sinceri.. magari invece va bene questa ultima vostra coraggiosa prova.. l’ importante e’ che vi parliate , che siano condivise le speranze e le paure, questo rafforza l’unione in modo forte , al di la’ del risultato.. La generativita’ si può esprimere in tanti modi, insieme potreste scoprire quale può essere l’obbiettivo comune che illumina e arricchisce la vostra vita, insieme all’amore che c’e’
tra voi, alla complicità dei vostri corpi e delle vostre anime.. Restiamo in ascolto.. con empatia..
MAGDA MUSCARA FREGONESE
Psicologo, Psicoterapeuta psicodinamico per problemi familiari, adolescenza, depressione - magda_fregonese@libero.it
[#3]
Ex utente
Grazie ad entrambi gli specialisti, mi aspetta un percorso davvero duro per 2 motivi: 1) i parametri maschili sono pessimi 2) età avanzata della mia compagna (37 anni) ..senza illusioni ci hanno dato da un 15 ad un 20% di possibilità nella migliore delle ipotesi..il che significa, sempre cosi ci hanno detto..che il terzo tentativo potrebbe essere quello fortunato...il gestire i fallimenti che queste procedure comportano penso già sappiate cosa significhi..grazie ancora e buon lavoro.
[#5]
Ex utente
Gentili specialisti,
tralasciando le complesse problematiche di tipo medico, le quali mi hanno spiegato, renderanno per la nostra coppia il concepimento un fatto puramente aleatorio (ahinoi) ho delle domande da porvi, che riguardano l' equilibrio di coppia. L' amore certamente ha portato la mia compagna a metabolizzare e superare il problema, affronterà procedure mediche piuttosto pesanti.. non posso credere però che questo tipo di problemi non abbia pesanti conseguenze anche nell' eros di una coppia (intendo sia attrazione fisica che sessualità vera e propria)..da tutti gli esami che ho fatto ne esce una virilità devastata: livelli ormonali ai minimi, ipotrofia testicolare pesante (a livelli di un bambino di 12 anni mi hanno spiegato), spermiogramma devastante (scusate i particolari non piacevoli ma era per spiegarvi)...ora io credo che l' eros mentale e fisico, l' attrazione che una donna prova per il suo uomo sia cosa delicata, sfuggente, che invade una sfera conscia ma anche e soprattutto inconscia, io credo..Come può tutto questo passare indenne a simili problemi?
tralasciando le complesse problematiche di tipo medico, le quali mi hanno spiegato, renderanno per la nostra coppia il concepimento un fatto puramente aleatorio (ahinoi) ho delle domande da porvi, che riguardano l' equilibrio di coppia. L' amore certamente ha portato la mia compagna a metabolizzare e superare il problema, affronterà procedure mediche piuttosto pesanti.. non posso credere però che questo tipo di problemi non abbia pesanti conseguenze anche nell' eros di una coppia (intendo sia attrazione fisica che sessualità vera e propria)..da tutti gli esami che ho fatto ne esce una virilità devastata: livelli ormonali ai minimi, ipotrofia testicolare pesante (a livelli di un bambino di 12 anni mi hanno spiegato), spermiogramma devastante (scusate i particolari non piacevoli ma era per spiegarvi)...ora io credo che l' eros mentale e fisico, l' attrazione che una donna prova per il suo uomo sia cosa delicata, sfuggente, che invade una sfera conscia ma anche e soprattutto inconscia, io credo..Come può tutto questo passare indenne a simili problemi?
[#6]
Gentile utente, comprendo il suo stato d’animo ed i suoi timori, vi faccio i migliori auguri , pensi anche però che il prerequisito della complicità ‘ dei corpi e’ la complicità delle anime.... una faccenda non certo solamente tecnica....perciò .. buoni pensieri!!
[#7]
Buon pomeriggio,
so quanto possa essere faticoso quello che sta vivendo. La speranza per la procedura che state affrontando, l'attesa e la tensione, il fallimento e il suo spettro, la rabbia. Una costellazione emotiva complessa, che è importante da gestire, per non esserne sopraffatti, come lei stesso dice.
Questa procedura comporta passaggi impegnativi dal punto di vista medico ed emotivo. E comprendo che possa essere addolorato per la necessità di seguire un concepimento alternativo alla copulazione.
Come dice la Collega, di cui condivido il pensiero, la complicità, l'unione, non è soltanto una faccenda tecnica.
Sembra molto presente in lei un giudizio fortemente severo che lei ha di se stesso. Sente di non essere virile per il fatto di avere alcuni parametri organici di un certo tipo. Non posso convincerla del contrario, conosce il mio pensiero, tuttavia la lettura che fa non è oggettiva, è colma di vissuti emotivi del tutto comprensibili.
Oltretutto sono colpito perché sembra fare un discorso generale, escludendo i vissuti della sua compagna. Parla dell'attrazione che una donna prova per il suo uomo, ma è importante che parliate di voi e tra voi. Penso indispensabile che lei possa ascoltare la sua compagna. Cosa pensa la sua compagna dell'eros che c'è tra voi, come sta vivendo la vostra coppia e che cosa pensa di lei come compagno? Si è sentito accusato o compreso?
Un clima emotivo disteso è favorevole, migliora anche le procedure più tecniche. È importante coltivarlo. Affinché questo accada è possibile anche dover condividere emozioni negative, poiché esse ci sono. Mi sono chiesto ad esempio se, accanto ai suoi vissuti negativi verso se stesso, lei non sia in qualche modo anche arrabbiato con la sua compagna? Potrebbe vivere anche un sentimento di questo tipo, di delusione per caso?
Infine vorrei chiederle come vedrebbe la possibilità di anticipare al momento attuale un incontro con uno psicoterapeuta, per trovare uno spazio d'ascolto e di condivisione dei suoi vissuti?
Un saluto cordiale,
Enrico de Sanctis
so quanto possa essere faticoso quello che sta vivendo. La speranza per la procedura che state affrontando, l'attesa e la tensione, il fallimento e il suo spettro, la rabbia. Una costellazione emotiva complessa, che è importante da gestire, per non esserne sopraffatti, come lei stesso dice.
Questa procedura comporta passaggi impegnativi dal punto di vista medico ed emotivo. E comprendo che possa essere addolorato per la necessità di seguire un concepimento alternativo alla copulazione.
Come dice la Collega, di cui condivido il pensiero, la complicità, l'unione, non è soltanto una faccenda tecnica.
Sembra molto presente in lei un giudizio fortemente severo che lei ha di se stesso. Sente di non essere virile per il fatto di avere alcuni parametri organici di un certo tipo. Non posso convincerla del contrario, conosce il mio pensiero, tuttavia la lettura che fa non è oggettiva, è colma di vissuti emotivi del tutto comprensibili.
Oltretutto sono colpito perché sembra fare un discorso generale, escludendo i vissuti della sua compagna. Parla dell'attrazione che una donna prova per il suo uomo, ma è importante che parliate di voi e tra voi. Penso indispensabile che lei possa ascoltare la sua compagna. Cosa pensa la sua compagna dell'eros che c'è tra voi, come sta vivendo la vostra coppia e che cosa pensa di lei come compagno? Si è sentito accusato o compreso?
Un clima emotivo disteso è favorevole, migliora anche le procedure più tecniche. È importante coltivarlo. Affinché questo accada è possibile anche dover condividere emozioni negative, poiché esse ci sono. Mi sono chiesto ad esempio se, accanto ai suoi vissuti negativi verso se stesso, lei non sia in qualche modo anche arrabbiato con la sua compagna? Potrebbe vivere anche un sentimento di questo tipo, di delusione per caso?
Infine vorrei chiederle come vedrebbe la possibilità di anticipare al momento attuale un incontro con uno psicoterapeuta, per trovare uno spazio d'ascolto e di condivisione dei suoi vissuti?
Un saluto cordiale,
Enrico de Sanctis
Questo consulto ha ricevuto 7 risposte e 1.1k visite dal 30/06/2018.
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