Marijuana
Buonasera, premetto che ho già letto parecchio su questo sito riguardo lo smettere di fumare erba. Vi racconto la mia storia: fumo Marijuana dall’eta di 17 anni e quindi da 10 anni fumo ogni giorno due o tre spinelli. Mi rendo conto di non avere più l’effetto dello sballo ma quando penso di smettere mi viene una compulsivita ancora più alta. Negli scorsi giorni sono stata con persone più adulte che vivono una vita molto attiva sia fisicamente che spiritualmente e di loro nessuno fuma come anche molti miei amici e il mio ragazzo che hanno smesso. Quindi sento che quando fumo mi parte la tachicardia soprattutto l’altra sera in cui ho fumato un personal e poi subito a letto con respiro affannoso occhi schizzati e aria nella pancia. Avendo letto di simili storie questo mi sembrava un anticipo di attacco di panico e adesso per paura di averne uno serio nn sto fumando da 3 giorni. Ip mio problema è che quando sono a casa mi sento inquieta se nn fumo e il mio ragazzo ESSENDO MOLTO PIGRO e molto critico sulle amicizie, molto spesso mi fa passare giornate intere a casa e io impazzisco anzi a volte se lo vedo mi viene da fumare. Credo che anche lui centri con questa mia ansia e anche la mia famiglia un po’ troppo ansiosa (mia madre è quasi paranoica) mi dicono sempre frasi come stai attenta copriti non camminare da sola. Ora vorrei capire come posso aiutarmi naturalmente per evitare scleri o arrabbiature che poi mi fanno sentire in colpa soprattutto perché lavoro? Riuscirò a smettere senza soffrirne troppo? Per dormire o durante il giorno posso prendere la valeriana? Grazie in anticipo
[#1]
Gentile ragazza,
è verosimile che lei presenti una dipendenza da uso di cannabis. (Da diagnosticare di persona)
è altresì possibile che inquietudine,rabbia e insonnia siano da considerare come sintomi da astinenza da uso di sostanza. (Idem come sopra per la diagnosi )
Oltretutto lei in questo momento presenta ansia di poter avere ansia: “adesso per paura di averne uno serio nn sto fumando da 3 giorni” e quindi il timore di poter avere un attacco di panico (che non va autodiagnosticato ma va diagnosticato da uno specialista collega psicologo o medico psichiatra perché non è detto che siano attacchi di panico) le induce sintomi di astinenza: “Il mio problema è che quando sono a casa mi sento inquieta se nn fumo”.
In questo modo non gestisce ne l’ansia ne la dipendenza da THC.
Quindi,
Soluzione: Occorrerebbe rivolgersi o privatamente ad un collega psicologo psicoterapeuta che si occupi di diagnosi e cura dei disturbi da uso di sostanze (diagnosi che deve essere posta dallo stesso collega di persona) da affiancare ad una eventuale terapia presso medico tossicologo, oppure può rivolgersi al servizio dipendenze (Ser.D) della sua ASL.
Saranno i curanti a valutare le terapie più opportune ai fini della disintossicazione.
Certamente potrà uscirne “senza soffrire troppo” ma occorre che aderisca bene alle terapie che le verranno proposte.
Cordiali saluti
è verosimile che lei presenti una dipendenza da uso di cannabis. (Da diagnosticare di persona)
è altresì possibile che inquietudine,rabbia e insonnia siano da considerare come sintomi da astinenza da uso di sostanza. (Idem come sopra per la diagnosi )
Oltretutto lei in questo momento presenta ansia di poter avere ansia: “adesso per paura di averne uno serio nn sto fumando da 3 giorni” e quindi il timore di poter avere un attacco di panico (che non va autodiagnosticato ma va diagnosticato da uno specialista collega psicologo o medico psichiatra perché non è detto che siano attacchi di panico) le induce sintomi di astinenza: “Il mio problema è che quando sono a casa mi sento inquieta se nn fumo”.
In questo modo non gestisce ne l’ansia ne la dipendenza da THC.
Quindi,
Soluzione: Occorrerebbe rivolgersi o privatamente ad un collega psicologo psicoterapeuta che si occupi di diagnosi e cura dei disturbi da uso di sostanze (diagnosi che deve essere posta dallo stesso collega di persona) da affiancare ad una eventuale terapia presso medico tossicologo, oppure può rivolgersi al servizio dipendenze (Ser.D) della sua ASL.
Saranno i curanti a valutare le terapie più opportune ai fini della disintossicazione.
Certamente potrà uscirne “senza soffrire troppo” ma occorre che aderisca bene alle terapie che le verranno proposte.
Cordiali saluti
Dr. Francesco Emanuele Pizzoleo. Psicoterapia cognitiva e cognitivo comportamentale.
[#2]
Utente
Grazie mille per la sua risposta però ho scritto qui proprio perché vorrei evitare di passare dal serd o da uno psicologo inquanto credo di essere una ragazza forte lavoro, ho vita sociale e comunque non fumo tantissimo credo di essere più legata al gesto e al sapore che altro. Oggi purtroppo ho avuto una grossa lite col mio ragazzo risolta in poche ore dovuta al mio essere impulsiva quando non fumo e alla poca pazienza del mio ragazzo. La
Mia domanda specifica era se con l’uso di valeriana (magari durante il
Giorno) e melatonina riuscirò a placare questi scleri oppure il fatto che nn Fumo mi fa vedere le cose da lucida e quindi fa uscire tutte le problematiche inconscie che posso avere da anni con il mio ragazzo? Cioè questi pensieri che ho sono esagerati per la mancanza di thc o posso ritenerli reali?
Mia domanda specifica era se con l’uso di valeriana (magari durante il
Giorno) e melatonina riuscirò a placare questi scleri oppure il fatto che nn Fumo mi fa vedere le cose da lucida e quindi fa uscire tutte le problematiche inconscie che posso avere da anni con il mio ragazzo? Cioè questi pensieri che ho sono esagerati per la mancanza di thc o posso ritenerli reali?
[#3]
Quindi ha scritto nella sezione psicologia per sapere come fare a gestire un problema da uso di sostanze psicotrope senza l’aiuto di uno psicologo. Non le pare una contraddizione?
Essere forte o debole conta nulla. In psicologia e psicopatologia non si ragiona per poli opposti. Lei è vulnerabile all’uso di cannabis e occorre l’aiuto di specialisti colleghi e medici per venirne fuori.
LEI UTILIZZANDO CANNABINOIDI ALTRO NON FA CHE CERCARE DI STARE BENE FACENDOSI DEL MALE.
- “credo di essere più legata al gesto e al sapore che altro“
- “Oggi purtroppo ho avuto una grossa lite col mio ragazzo risolta in poche ore dovuta al mio essere impulsiva quando non fumo e alla poca pazienza del mio ragazzo”.
Già queste 2 frasi sono verosimilmente abbastanza indicative di un abuso di cannabis e di sintomo di astinenza quando non la usa: “essere impulsiva quando non fumo”.
“La Mia domanda specifica era se con l’uso di valeriana (magari durante il
Giorno) e melatonina riuscirò a placare questi scleri”
Allora ho capito male io....
Pensavo che la sua richiesta primaria fosse questa: “Riuscirò a smettere senza soffrirne troppo?”.
Per quanto concerne l’uso di farmaci, parafarmaci etc, si dovrebbe rivolgere al suo medico. Non solo noi psicologi non possiamo fare prescrizioni farmacologiche ma nessuno in questo portale le potrà suggerire o meno l’uso di valeriana e melatonina per “placare questi scleri”.
Le regole del portale impediscono giustamente prescrizioni a distanza senza conoscenza diretta del/della paziente.
- una considerazione: lei fa uso di THC da 10 anni e vorrebbe placare rabbia, irritabilità e impulsività verosimilmente da astinenza, con l’uso di fitoterapici? Non le pare una contraddizione anche questa?
“oppure il fatto che nn Fumo mi fa vedere le cose da lucida e quindi fa uscire tutte le problematiche inconscie che posso avere da anni con il mio ragazzo?”
- Albert Ellis (fondatore della terapia RET) diceva: “i migliori anni della nostra vita sono quelli in cui ci rendiamo conto che i nostri problemi sono nostri. Senza dare colpe a mamma, papà, datori di lavoro, professori etc”.
“Cioè questi pensieri che ho sono esagerati per la mancanza di thc o posso ritenerli reali?”
- i suoi pensieri non li ha descritti ma le posso dire due cose:
1) anche se lo facesse, per risponderle servirebbe conoscersi di persona
2) quando si fa uso di una sostanza, essa inevitabilmente ha ricadute negative sul proprio funzionamento cognitivo e quindi su forma e contenuto di pensieri.
Sappia che non esistono altre strade terapeutiche se non quelle che le ho suggerito ma è ovvio che la scelta di curarsi o meno spetta solo a lei.
Cordiali saluti
Essere forte o debole conta nulla. In psicologia e psicopatologia non si ragiona per poli opposti. Lei è vulnerabile all’uso di cannabis e occorre l’aiuto di specialisti colleghi e medici per venirne fuori.
LEI UTILIZZANDO CANNABINOIDI ALTRO NON FA CHE CERCARE DI STARE BENE FACENDOSI DEL MALE.
- “credo di essere più legata al gesto e al sapore che altro“
- “Oggi purtroppo ho avuto una grossa lite col mio ragazzo risolta in poche ore dovuta al mio essere impulsiva quando non fumo e alla poca pazienza del mio ragazzo”.
Già queste 2 frasi sono verosimilmente abbastanza indicative di un abuso di cannabis e di sintomo di astinenza quando non la usa: “essere impulsiva quando non fumo”.
“La Mia domanda specifica era se con l’uso di valeriana (magari durante il
Giorno) e melatonina riuscirò a placare questi scleri”
Allora ho capito male io....
Pensavo che la sua richiesta primaria fosse questa: “Riuscirò a smettere senza soffrirne troppo?”.
Per quanto concerne l’uso di farmaci, parafarmaci etc, si dovrebbe rivolgere al suo medico. Non solo noi psicologi non possiamo fare prescrizioni farmacologiche ma nessuno in questo portale le potrà suggerire o meno l’uso di valeriana e melatonina per “placare questi scleri”.
Le regole del portale impediscono giustamente prescrizioni a distanza senza conoscenza diretta del/della paziente.
- una considerazione: lei fa uso di THC da 10 anni e vorrebbe placare rabbia, irritabilità e impulsività verosimilmente da astinenza, con l’uso di fitoterapici? Non le pare una contraddizione anche questa?
“oppure il fatto che nn Fumo mi fa vedere le cose da lucida e quindi fa uscire tutte le problematiche inconscie che posso avere da anni con il mio ragazzo?”
- Albert Ellis (fondatore della terapia RET) diceva: “i migliori anni della nostra vita sono quelli in cui ci rendiamo conto che i nostri problemi sono nostri. Senza dare colpe a mamma, papà, datori di lavoro, professori etc”.
“Cioè questi pensieri che ho sono esagerati per la mancanza di thc o posso ritenerli reali?”
- i suoi pensieri non li ha descritti ma le posso dire due cose:
1) anche se lo facesse, per risponderle servirebbe conoscersi di persona
2) quando si fa uso di una sostanza, essa inevitabilmente ha ricadute negative sul proprio funzionamento cognitivo e quindi su forma e contenuto di pensieri.
Sappia che non esistono altre strade terapeutiche se non quelle che le ho suggerito ma è ovvio che la scelta di curarsi o meno spetta solo a lei.
Cordiali saluti
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 3.3k visite dal 29/06/2018.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.