Cambiare ambiente potrebbe essere la soluzione
Per anni ho dovuto patire torture psicologiche da parte delle persone a cui volevo più bene e da parte di tutti gli ambienti in cui mi trovavo escluso la mia famiglia (ma non la parentela) queste torture mi hanno portato dapprima a isolarmi e poi ad essere sospettoso ,fino all'estremo, di tutti e a vivere in un ambiente in cui venivo osservato da tutti, indicato da tutti,deriso da tutti e ostracizzato da tutti a tal punto che oltre a sviluppare una leggera psicosi ho sviluppato anche la depressione (latente sin dall'inizio però!). Ho incominciato ad assumere un antidepressivo e bassi dosi di un antipsicotico e contemporaneamente a prendermi una pausa da tutti gli ambienti ostili e sto decisamente meglio. Adesso tra un paio di mesi sarò costretto a ritornare in quegli ambienti e so già che i farmaci, per quanto su di me hanno funzionato,non basteranno. Vorrei sapere se cambiare totalmente ambiente (cambiare città) possa risolvere la situazione oppure no:se si tratta di scappare dai problemi o se ricominciare una vita o comunque darmi una possibilità di ricominciare e avere una seconda chance. Inoltre ho cominciato un percorso terapeutico di 8 sedute con uno psicologo,uno psicologo non psicoterapeuta:quanto sarà in grado questa figura sanitaria di aiutarmi?So che per la risoluzione di problemi come questo che sfociano in malattie mentali è indispensabile uno psicoterapeuta (meglio se cognitivo-comportamentale) se il problema è nato inequivocabilmente da un fattore ambientale.Uno psicologo "semplice" sarà in grado di darmi un aiuto concreto?
[#1]
Gentile utente,
inizio dall'ultimo.
Uno Psicologo non è autorizzato a curare attraverso la psicoterapia, bensì essendo anche psicoterapeuta (certo non necessariamente "..meglio se cognitivo-comportamentale..").
Se uno "psicologo semplice" - come Lei dice - "..sarà in grado di darmi un aiuto concreto" non è possibile prevedere,
anche perchè siamo in presenza di una interazione con i farmaci.
Tornare nello stesso contesto ambientale?
Ci provi,
evitando di prevedere già fin da ora che "..so già che i farmaci, per quanto su di me hanno funzionato,non basteranno.": profezie che si autorealizzano...
Saluti cordiali.
Carlamaria Brunialti
inizio dall'ultimo.
Uno Psicologo non è autorizzato a curare attraverso la psicoterapia, bensì essendo anche psicoterapeuta (certo non necessariamente "..meglio se cognitivo-comportamentale..").
Se uno "psicologo semplice" - come Lei dice - "..sarà in grado di darmi un aiuto concreto" non è possibile prevedere,
anche perchè siamo in presenza di una interazione con i farmaci.
Tornare nello stesso contesto ambientale?
Ci provi,
evitando di prevedere già fin da ora che "..so già che i farmaci, per quanto su di me hanno funzionato,non basteranno.": profezie che si autorealizzano...
Saluti cordiali.
Carlamaria Brunialti
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
[#2]
Utente
Il fatto è che quando penso a quello che ho passato (che non auguro a nessuno), già mi viene da piangere e mi deprimo per questo sono certo che non ce la farò se resterò e non cambierò città,tuttavia questo mi sembra un tentativo di scappare e non so se è la soluzione giusta. A voi psicologi è mai capitato di consigliare a qualcuno di cambiare contesto ambientale cercando di "rifarsi"?
[#4]
Utente
Non per essere scortese ma lei si immagina nel suo lavoro senza dare consigli o indicazioni...uno psichiatra può permetterselo non un psicologo almeno questo è quello che penso;mi scuso ancora se sembro scortese,non voglio esserlo ma senza il tono della voce è difficile comunicare le proprie intenzioni
[#5]
Utente
Comunque capisco che online non si possa dare consigli (non capisco perché in generale quando molti li danno),ma il mio intento non era avere un consiglio non era questa la mia intenzione e probabilmente non mi sono spiegato bene. Quello che intendo chiedere è se secondo le varie scuola di pensiero di psicologia la cosa migliore da fare sia sempre risolvere il problema cercando di sviluppare capacità di resilienza (secondo il mio modesto parere non in tutte le situazioni è possibile svilupparla),oppure se fuggire il problema possa essere una soluzione tra quelle praticabili per questo chiedevo se avevate mai consigliato a qualcuno ma non a me,non voglio un consiglio,perché sono bene i limiti di un consulto online
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 1.6k visite dal 28/06/2018.
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