Insicurezza
Buongiorno,
più di 10 anni fa ho perso mio padre in condizioni piuttosto brutte....mi sono rimboccata tuttavia le maniche e sono andata avanti con le mie forze e il sostegno della famiglia. Ero appena 18 enne ma nonostante ciò mi sono brillantemente diplomata, laureata, vinto un concorso pubblico e attualmente lavoro, ho la mia indipendenza economica e ho anche acquistato casa.
Negli anni (attualmente ne ho 30) mi sono accorta che ho perennemente una sensazione di vuoto e desiderio di famiglia: ho frequentato diversi partner ma mi sono accorta che c'è qualcosa che non va. Mi spiego meglio: ogni volta che conosco un ragazzo "normale" (dove per normale intendo senza vincoli sentimentali) non mi sento all'altezza, ho paura di sbagliare, e sbaglio realmente poiché reagisco male (alzo la voce) o penso male di ogni loro azione e tuttociò comporta un loro allontanamento. io realmente so di non essere così. Ho notato altresì che questa cosa non accade quando mi capitano relazioni occasionali con persone che magari hanno vincoli sentimentali o non vogliono impegnarsi.
Da cosa può derivare questa insicurezza che mi porta ad alterare, in alcune circostanze, la mia personalità con potenziali partner?
e' necessario intraprendere un percorso di psicoanalisi?
In attesa di un vostro suggerimento per inquadrare meglio il problema, vi ringrazio
più di 10 anni fa ho perso mio padre in condizioni piuttosto brutte....mi sono rimboccata tuttavia le maniche e sono andata avanti con le mie forze e il sostegno della famiglia. Ero appena 18 enne ma nonostante ciò mi sono brillantemente diplomata, laureata, vinto un concorso pubblico e attualmente lavoro, ho la mia indipendenza economica e ho anche acquistato casa.
Negli anni (attualmente ne ho 30) mi sono accorta che ho perennemente una sensazione di vuoto e desiderio di famiglia: ho frequentato diversi partner ma mi sono accorta che c'è qualcosa che non va. Mi spiego meglio: ogni volta che conosco un ragazzo "normale" (dove per normale intendo senza vincoli sentimentali) non mi sento all'altezza, ho paura di sbagliare, e sbaglio realmente poiché reagisco male (alzo la voce) o penso male di ogni loro azione e tuttociò comporta un loro allontanamento. io realmente so di non essere così. Ho notato altresì che questa cosa non accade quando mi capitano relazioni occasionali con persone che magari hanno vincoli sentimentali o non vogliono impegnarsi.
Da cosa può derivare questa insicurezza che mi porta ad alterare, in alcune circostanze, la mia personalità con potenziali partner?
e' necessario intraprendere un percorso di psicoanalisi?
In attesa di un vostro suggerimento per inquadrare meglio il problema, vi ringrazio
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Buon pomeriggio,
a seguito dell'evento tragico della scomparsa di suo padre, avvenuto quando lei era appena diciottenne, ha avuto molta forza e ha ottenuto importanti traguardi. Leggendo le sue parole, mi sono chiesto se allo stesso però si è fatta anche carico sulle sue spalle di tante responsabilità, forse mettendo da parte il suo dolore e la sua fatica o non potendoli magari condividere?
Accanto a questo, sembra dire che quando si crea vicinanza con alcuni uomini, questa generi alcune difficoltà. Pensa male delle loro azioni, mi sono chiesto se sente diffidenza e sfiducia, e teme di non essere importante per loro. Non so se possiamo dire che l'intimità e l'affettività siano fortunatamente tanto desiderate quanto in qualche modo fonte di paura?
Senz'altro il fatto che oggi abbia il desiderio di una famiglia è davvero importante. Questo potrebbe rappresentare sia il desiderio vitale di trovare una persona al suo fianco con cui condividere la sua vita sia la possibilità di ricordare suo padre ad esempio, nonché i suoi vissuti relativi alla perdita e alla sua vita senza di lui.
Potremmo dire che il suo desiderio potrebbe essere un'occasione per guardarsi dentro, per prendersi cura del suo vuoto interiore, per costituire quel senso di sicurezza di sé, di cui parla.
La psicoanalisi può essere presa in considerazione, tuttavia è necessario fare i dovuti approfondimenti attraverso una consultazione psicologica, dove potrà capire nel modo idoneo come affrontare questa sua importante ricerca interiore, e un giorno poter trovare anche l'amore con il quale costruire un legame profondo.
Un saluto cordiale,
Enrico de Sanctis
a seguito dell'evento tragico della scomparsa di suo padre, avvenuto quando lei era appena diciottenne, ha avuto molta forza e ha ottenuto importanti traguardi. Leggendo le sue parole, mi sono chiesto se allo stesso però si è fatta anche carico sulle sue spalle di tante responsabilità, forse mettendo da parte il suo dolore e la sua fatica o non potendoli magari condividere?
Accanto a questo, sembra dire che quando si crea vicinanza con alcuni uomini, questa generi alcune difficoltà. Pensa male delle loro azioni, mi sono chiesto se sente diffidenza e sfiducia, e teme di non essere importante per loro. Non so se possiamo dire che l'intimità e l'affettività siano fortunatamente tanto desiderate quanto in qualche modo fonte di paura?
Senz'altro il fatto che oggi abbia il desiderio di una famiglia è davvero importante. Questo potrebbe rappresentare sia il desiderio vitale di trovare una persona al suo fianco con cui condividere la sua vita sia la possibilità di ricordare suo padre ad esempio, nonché i suoi vissuti relativi alla perdita e alla sua vita senza di lui.
Potremmo dire che il suo desiderio potrebbe essere un'occasione per guardarsi dentro, per prendersi cura del suo vuoto interiore, per costituire quel senso di sicurezza di sé, di cui parla.
La psicoanalisi può essere presa in considerazione, tuttavia è necessario fare i dovuti approfondimenti attraverso una consultazione psicologica, dove potrà capire nel modo idoneo come affrontare questa sua importante ricerca interiore, e un giorno poter trovare anche l'amore con il quale costruire un legame profondo.
Un saluto cordiale,
Enrico de Sanctis
Dr. Enrico de Sanctis - Roma
Psicologo e Psicoterapeuta a orientamento psicoanalitico
www.enricodesanctis.it
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 947 visite dal 27/06/2018.
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