Lutto, attacco di panico

Salve sono una ragazza di 24 anni che é da un Po di tempo che sta vivendo delle sensazioni strane che non mi rispecchiano.
Tutto é cominciato il 23 dicembre quando ero in una cena con dei miei amici dove si rideva e si scherzava.
Ad un certo punto ricevo la chiamata da parte della madre del mio ragazzo che mi chiede di allontanarmi subito da lui, lo faccio e quello che mi dice mi ha fatto cadere tutto il mondo addosso il suo adorato nonno ( che lui considerava un padre e a cui era attaccatissimo) era morto improvvisamente e mi invitava di non dire niente al mio ragazzo fino al suo arrivo per paura della sua reazione.
Sono caduta nello sconforto più totale e in più avevo questo peso enorme di non poter dire niente.
Sono stati giorni duri e tristi ma mentalmente mi sentivo stabile.
Un giorno dopo 1 mese che era successo tutto mentre stavo guardando un video ed ero apparentemente tranquilla, mi è arrivato improvvisamente un attacco di panico da quel momento sono cambiata radicalmente, sono sempre stata una ragazza abbastanza fredda e non molto sensibile ma dopo quell' episodio piangevo per qualsiasi cosa pensavo alle cose in vena pessimistica e non pensavo altre che alla morte e al senso della vita e non riuscivo a fare niente senza la sensazione di paura o che qualcosa da un momento all' altro pptesse accadere.
Ho cercato di far passare qualche giorno perché pensavo che fosse una cosa passeggera ma quando la situazione é diventata invalidante mi sono confidata con i miei e con il mio ragazzo e sono andata dal mio medico di base che mi ha prescritto cipralex 10 gocce la mattina e 15 di lexotan prima di dormire ho fatto questa cura per due mesi circa e poi sempre sotto valutazione medica ho iniziato a scalare fino a toglierli completamente sembrava andare tutto abbastanza bene anche se mi era rimasta sempre quella sensazione di essere sempre sull'attenti. Adesso è da qualche settimane che mi sento come in una bolla e mi faccio domande esistenziali che puntualmente tornano quando sono più tranquilla e questa situazione mi crea sconforto perché pensavo di essere tornata come prima, non dormo bene perché la mattina essendo stata sempre una ragazza a cui piaceva dormire mi sveglio sempre alle 6 e mezza con la sensazione di aver dormito proprio male sto pensando di andare da una psicologa perché vorrei tornare a stare tranquilla al 100% ma é possibile che tutte queste cose mi sono venute per il lutto? E soprattutto é possibile che l ansia sia così forte e destabilizzante da alternare la percezione delle cose? Forse doveva aspettare un po di piu a farmi togliere i farmaci? Grazie delle risposte future
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Dr.ssa Sabrina Camplone Psicoterapeuta, Psicologo 4.9k 87
Gent.le Ragazza,
il riscontro riguardo ai farmaci va chiesto allo specialista che li ha prescritto, gli psicologi non sono medici e quindi non li prescrivono.
L'ansia può manifestarsi in tantissimi modi diversi ma è solo il modo con il quale stia esprimendo il tuo disagio, quindi la conseguenza e non la causa.
Un colloquio psicologico ti consentirà di soffermarti sul tuo vissuto e sul modo in cui stai affrontando questo malessere.
Inoltre entrare in contatto con le tue emozioni all'interno dello spazio protetto della relazione terapeutica, ti consentirà di rivolgere uno sguardo diverso verso te stessa individuando bisogni profondi che in questo momento chiedono di essere gratificati.

Dr.ssa SABRINA CAMPLONE
Psicologa-Psicoterapeuta Individuale e di Coppia a Pescara
www.psicologaapescara.it

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