Non ho più interesse nel continuare a vivere
Sono un ragazzo di 26 anni, ho avuto moltissime delusione dalla vita, da ragazze, amici e dalla famiglia, mi sento costantemente solo isolato ignorato e guardato strano, così ormai da troppo tempo, ho provato e riprovato più volte a ricominciare, ma non c'è verso, non ho il sostegno e la stima di nessuno, tutto e tutti mi hanno portato a perdere TOTALMENTE interessa nella vita, in ogni cosa e persona, non cerco sesso non mi interessa, non mi interessa conoscere nuove persone, ne se qualcuno sta bene o male, non piango, non provo nulla se non una continua ansia solitudine tristezza infinita e sempre al limite. Passo le giornate a cercare distrazioni per pensare il meno possibile, non riesco a trovare un lavoro che mi piaccia e sono troppo pressato dai miei che non comprendono il mio stato; arrivato a quasi 27 anni senza amici, ragazza, soldi patente, senza nulla, per me ho perso nella vita, ma se l'essere umano fosse più sincero educato coerente, e buono, forse non sarei arrivato a vederla così, le persone fanno schifo sono egoiste menefreghiste e maleducate, quelle poche buone rimaste di certo non vengono da me, ed io non riesco a trovarle. In conclusione, mi toglierò la vita nel più breve tempo possibile, forse mi basteranno i miei ultimi risparmi per prendermi porto d'armi e documenti necessari per una pistola, in caso contrario mi toccare usare la corda, e sono sicuro che questa volta il coraggio ce l'ho. Grazie per la lettura e a quelli che proveranno a dirmi qualcosa sperando che funzioni, sappiate che lo apprezzo in ogni caso. Comunque, io sono Christopher, piacere.
[#1]
Ciao Christopher,
nelle tue parole c'è tanta rabbia e frustrazione ma ti soffermi soltanto sugli aspetti che hanno deluso le tue aspettative, come se dicessi: "dato che le cose non vanno come dico io allora fermate la giostra che voglio scendere".
Ad ognuno di noi la vita è stata donata e fino a quando ci è possibile dobbiamo provare ad apprezzare questo dono che ha un valore intrinseco.
Se tutte le persone che hanno ricevuto delle delusioni si fossero suicidate il genere umano si sarebbe estinto da tempo.
Noi esseri umani abbiamo una risorsa che si chiama resilienza ovvero la capacità di adattarci anche alle condizioni più sfavorevoli.
In realtà però non devi per forza affrontare questa sofferenza da solo esistono figure professionali come lo psicologo-psicoterapeuta che possono accogliere la tua richiesta di aiuto e iniziare insieme a te un percorso.
Il primo passo, il più importante, lo hai fatto scrivendoci, ora si tratta di continuare nella stessa direzione.
Restiamo in attesa di tue notizie.
nelle tue parole c'è tanta rabbia e frustrazione ma ti soffermi soltanto sugli aspetti che hanno deluso le tue aspettative, come se dicessi: "dato che le cose non vanno come dico io allora fermate la giostra che voglio scendere".
Ad ognuno di noi la vita è stata donata e fino a quando ci è possibile dobbiamo provare ad apprezzare questo dono che ha un valore intrinseco.
Se tutte le persone che hanno ricevuto delle delusioni si fossero suicidate il genere umano si sarebbe estinto da tempo.
Noi esseri umani abbiamo una risorsa che si chiama resilienza ovvero la capacità di adattarci anche alle condizioni più sfavorevoli.
In realtà però non devi per forza affrontare questa sofferenza da solo esistono figure professionali come lo psicologo-psicoterapeuta che possono accogliere la tua richiesta di aiuto e iniziare insieme a te un percorso.
Il primo passo, il più importante, lo hai fatto scrivendoci, ora si tratta di continuare nella stessa direzione.
Restiamo in attesa di tue notizie.
Dr.ssa SABRINA CAMPLONE
Psicologa-Psicoterapeuta Individuale e di Coppia a Pescara
www.psicologaapescara.it
[#2]
Ex utente
in realtà parlarne con qualcuno (anche che mi capisca) non mi ha mai aiutato, ultimamente ho buttato 200€ da uno psicologo, per carità bravissima persona, ma trovo assurdo dover pagare per avere UNA persona nel mondo che mi comprenda ma che comunque non mi risolve i problemi ma semplicemente mi ascolta, quindi grazie della proposta ma non credo di dover dare soldi a persone solo perchè mi comprendono (forse).
[#3]
Gent.le Utente,
sono assolutamente d'accordo il ruolo dello psicologo non si esaurisce nell'ascolto ma consiste nel creare le condizioni favorevoli al realizzarsi di un processo di cambiamento che vede coinvolta attivamente coinvolta la persona che gli rivolge la richiesta di aiuto.
Si tratta di un processo e della costruzione di una relazione terapeutica quindi ci sono dei tempi graduali, l'aspettativa che il cambiamento si realizzi dopo qualche seduta non è realistica.
Naturalmente bisogna identificare uno o più obiettivi terapeutici rispetto ai quali fare periodicamente il punto della situazione, chiedendo al cliente se sente che si sta andando nella direzione desiderata.
Tuttavia così come per qualsiasi altra categoria professionale, può accadere che non incontriamo al primo tentativo lo specialista con il quale sentiamo di poter avviare un percorso.
In quel caso meglio interrompere, come ha fatto lei, ma questo non significa che è legittimo generalizzare sull'intera categoria.
Su questo portale da anni aiutiamo le persone ad avere criteri di riferimento nella scelta dello psicoterapeuta oppure ad affrontare momenti di impasse durante il percorso terapeutico.
Rinunciare alla vita solo perché il primo tentativo di iniziare una psicoterapia è stato deludente suona un po' come un alibi per assumere l'atteggiamento della vittima.
So che le sembrerò un po' dura ma in psicoterapia le cose si chiamano per nome altrimenti sarebbe una farsa.
sono assolutamente d'accordo il ruolo dello psicologo non si esaurisce nell'ascolto ma consiste nel creare le condizioni favorevoli al realizzarsi di un processo di cambiamento che vede coinvolta attivamente coinvolta la persona che gli rivolge la richiesta di aiuto.
Si tratta di un processo e della costruzione di una relazione terapeutica quindi ci sono dei tempi graduali, l'aspettativa che il cambiamento si realizzi dopo qualche seduta non è realistica.
Naturalmente bisogna identificare uno o più obiettivi terapeutici rispetto ai quali fare periodicamente il punto della situazione, chiedendo al cliente se sente che si sta andando nella direzione desiderata.
Tuttavia così come per qualsiasi altra categoria professionale, può accadere che non incontriamo al primo tentativo lo specialista con il quale sentiamo di poter avviare un percorso.
In quel caso meglio interrompere, come ha fatto lei, ma questo non significa che è legittimo generalizzare sull'intera categoria.
Su questo portale da anni aiutiamo le persone ad avere criteri di riferimento nella scelta dello psicoterapeuta oppure ad affrontare momenti di impasse durante il percorso terapeutico.
Rinunciare alla vita solo perché il primo tentativo di iniziare una psicoterapia è stato deludente suona un po' come un alibi per assumere l'atteggiamento della vittima.
So che le sembrerò un po' dura ma in psicoterapia le cose si chiamano per nome altrimenti sarebbe una farsa.
Questo consulto ha ricevuto 7 risposte e 5.6k visite dal 26/06/2018.
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