La mia ansia derivi dal mio ragazzo

sono una ragazza di 25 anni, fidanzata da 8 anni con un ragazzo d'oro, e da quando ero adolescente ho sempre sofferto di ansia.
Il primo ricordo in cui sono stata male è stato in prima superiore, la mattina quando dovevo andare a scuola (prendevo l'autobus) mi prendeva un senso di ansia che non riuscivo a fare colazione e se mi sforzavo rimettevo, tutto ciò senza una spiegazione valida perchè alla fine a scuola ci andavo anche volentieri. Feci tutti gli esami del sangue anche quelli della tiroide ma tutto risultò nella norma. Quindi il mio dottore di famiglia mi prescrisse levopraid gocce per circa due settimane e tutto scomparve. Ogni tanto in situazioni particolari come le mie feste di compleanno, situazioni in cui era presente qualche ragazzino che mi interessava mi portavano l'ansia. se mi dovevo vedere un ragazzo che mi piaceva mi succedeva che mi veniva ansia, non riuscivo a mangiare e certe volte rimettevo. O se tornavo dalle feste certe volte mi capitava di rimettere. Però non ci facevo molto caso o meglio erano episodi temporanei che duravano la sera singola o al massimo il giorno dopo e poi tutto scompariva.
Premetto che sono sempre stata una bambina esile, diciamo non una mangiona ecco, e da piccola se mi forzavano troppo a mangiare rimettevo tutto. Ci sono degli episodi all'asilo (dove non andavo volentieri) dove mi ricordo che rimettevo. Piangevo sempre perchè volevo tornare a casa.
Detto ciò la mia vera ansia forte mi è venuta nel maggio del 2012. Era il mio primo anno di università. Mi ricordo che c'era il mio fidanzato a cena a casa mia. Dopo aver cenato ho rimesso. e da lì è iniziato il mio calvario, non avevo appetito, e se mi sforzavo a mangiare rimettevo, anche gli odori del cibo mi davano fastidio. A giugno dovevo sostenere degli esami all'università ed ero molto agitata quasi da pensare di voler smettere di andarci. Provai a prendere il levopraid come feci diversi anni prima, ma non mi faceva niente. Andai dal mio dottore di famiglia che mi disse di prendere il mag 2 e in più per farmi tornare appetito mi disse di prendere il periactin per stimolare l'appetito due volte al giorno prima dei pasti. Devo dire che trovai subito giovamento, mi era tornato appetito e l'ansia era come se fosse scomparsa. Doveva essere una cosa temporanea infatti dopo circa un mesetto lo smisi e l'ansia ritornò.. ero arrivata a pesare 39 kg. quindi riniziai a prenderlo. prima due volte al giorno, poi una e poi piano piano smisi fino a prenderlo solo all'occorrenza. Mi veniva ansia soprattutto se dovevo andare a mangiare fuori mentre a casa stavo meglio. Addirittura sono stata periodi che non lo prendevo proprio. Lo scorso anno però ero ad una festa di matrimonio e dopo aver mangiato gli antipasti mi è salita una forte ansia che ho rimesso e non sono più riuscita a mangiare nulla.Sono andata avanti qualche mese sempre con periactin e a ottobre mi sono recata presso una psichiatra che mi ha prescritto depamide 300 e all'inizio levorpaid per due settimane e poi mirtazapina 30mg 1/2 cp.credevo di aver sconfitto l'ansia ma appena interrotto gradualmente (passando a 1/4 di cp) la mirtazapina i sintomi si sono ripresentati.La dottoressa mi aveva detto di riassumerla per altre 2 settimane e poi interromperla di nuovo. così ho fatto ma non è migliorato niente. continuavo ad assumere depamide che non mi faceva niente.parlandone con lei le ho spiegato che volevo interromperla e che avrei voluto inziare la psicoterapia , e lei mi ha detto di riassumene mirtazapina e che la psicoterapia non poteva sostituire i farmaci. Ho chiesto quindi al mio dottore di famiglia come sospendere il depamide e Ho iniziato un percorso di psicoterapia per ora ho fatto soltanto due sedute ma sto male. Ho l'ansia sempre se devo mangiare fuori o a casa mia o dal mio ragazzo. addirittura penso che la mia ansia derivi dal mio ragazzo.. con la paura di non amarlo più e che questo senso di ansia sia come se fosse un rifiuto. Tutti i giorni mi sento questo groppo allo stomaco, nodo alla gola. e mangio poco.. ho paura di dimagrire di nuovo. cosa posso fare? Preciso che in questi ultimi 3 anni ho avuto anche dei problemi familiari, separazione dei miei, mio padre si è fatto un'altra famiglia, io e mia mamma siamo state entrambe operate di melanoma. Mia nonna ha avuto dei problemi al femore e un piccolo infarto.
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Dr.ssa Sabrina Camplone Psicoterapeuta, Psicologo 4.9k 87
Gent.le Ragazza,
credo che farmaci e psicoterapia non si sostituiscono a vicenda ma possono agire in modo sinergico, ma dovresti verificare se la psichiatra che ti segue condivide questa impostazione altrimenti viene meno il rapporto di fiducia.
La psicoterapia è appena iniziata quindi è presto per fare un bilancio, quello che conta è che ti senti accettata, compresa empaticamente e non giudicata.
I cambiamenti e i problemi di salute che hai affrontato in questi anni non ti hanno aiutato anzi forse ti hanno ulteriormente destabilizzato quindi ora dovresti concederti il tempo per dedicare tutte le energie a te stessa.
Infine dovresti rivolgerti ad un nutrizionista per avere delle indicazioni a riguardo oltre ad un monitoraggio periodico.
Idem per quanto riguarda la terapia prescritta dalla psichiatra.

Dr.ssa SABRINA CAMPLONE
Psicologa-Psicoterapeuta Individuale e di Coppia a Pescara
www.psicologaapescara.it

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