Attacco di panico o disturbo d'anisa generalizzato?

Buonasera. Sono un ragazzo di 27 anni e mi servirebbe più consulti per farmi un'idea. Ho preso solo ora, dopo 7 anni di malesseri, coscienza di avere un problema cronico d'ansia. Sto avendo delle problematiche frequenti ormai. Qualche settimana fa, 2 mesi fa per l'esattezza, mi arrivavano delle specie di "pre-sincopi". Mi sono durate per qualche tempo. Mi venivo in doccia e i sintomi erano asfissia, svenimento e una leggera tachicardia. Pre sincopi che si sono subito arrestate con visite di accertamento. Non me ne sono più venute. Come se ne avessi preso coscienza. Vedendomi sano, mi sono calmato ma poi, si sono evolute e sono diventati veri e proprio attacchi di panico, o agitazioni cronicizzate. Scrivo perché non colgo la differenza. La mia ex psicoterapeuta, dice che c'era possibilità che in terapia, lei mi "esacerbasse certi sintomi che erano sopiti". Per 7 anni della mia vita, ho sempre e solo fatto visite, mai pensando fosse ansia, ma sempre e solo una malattia. Come ho accettato che i miei problemi fossero di origine ansiosa, si è scatenato tutto. Devo capire se si parla di agitazione cronica o attacco di panico vero e proprio. Il primo episodio, è avvenuto al cinema. Mi è mancata l'aria, respiravo male, ero tachicardico e stavo svenendo e sentivo d'impazzire. Sono scappato dal cinema, arrancando fino alla macchina e, rientrato a casa, mi sono ripigliato 20 minuti dopo. Questo, sembra un vero e proprio attacco di panico. Ma gli altri episodi, sono strani. Sono sì, molto simili, ma mi hanno lasciato dei postumi. Ad esempio, in giornata di ieri, ero al mare e avvertivo una fortissima tensione muscolare nella schiena, nei dorsali, nel collo. Respiravo male e sentivo che stavo per impazzire. Ero un po' tachicardico. Mi sono alzato e sono andato via, finché, non mi sono assestato. La sera tardi, mi ha colpito nuovamente mentre ero solo in casa con mia madre. Nella mattina di oggi, mi ha colpito in un bar, mentre ero in compagnia. Orribile. Questo pomeriggio, mi ha colpito ancora, con questo sintomo: senso di asfissia, pesantezza sulla schiena. Nessun dolore toracico. No tachicardia, battiti intorno agli 85, 90, nonostante l'agitazione. Ecco, voglio capire se è panico, o un'agitazione cronicizzata. In più, si è acutizzato di colpo nelle ultime 32 ore e la cosa, mi spaventa, anche perché sono 12 14 ore in totale allerta e tensione muscolare. La premessa finale, è che i miei ultimi e ripetuti esami pneumologici, cardiologici e neurologici, sono stati fatti in questo mese. Ogni tipo d'esame. Sono sano. Idem le analisi del sangue. Premetto che contatterò uno psichiatra e continuerò la psicoterapia. Ma ora, per calmarmi, necessito di delucidazioni.
1) E' panico o agitazione?
2) Come cavolo ha fatto a colpirmi più volte in 32 ore?
3) Perché anche se so di essere sano, impazzisco, sto male, e non mi controllo?
4) I postumi che avverto, sono normali? Aspetto tante risposte sperando siano esaustive, anche perché avendo paura di uscire. Grazie.
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Dr.ssa Sabrina Camplone Psicoterapeuta, Psicologo 4.9k 87
Le etichette diagnostiche non servono a nulla se non c'è un intervento terapeutico adeguato, che se necessario integri la psicoterapia con una terapia farmacologica.
Tutto il resto sono ragionamenti che ti fanno disperdere energie preziose in direzioni fuorvianti.
Inutile se non dannoso cercare di fare autodiagnosi attraverso le informazioni reperite in rete.
Coma mai la psicoterapia precedente è stata interrotta?

Dr.ssa SABRINA CAMPLONE
Psicologa-Psicoterapeuta Individuale e di Coppia a Pescara
www.psicologaapescara.it

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Utente
Utente
La terapia precedente è stata interrotta perché io NON credevo nella terapia semplicemente. Ne sto prendendo coscienza ora.
La invito cortesemente a rileggere il mio post, e a rispondere alle domande.
E' ansia generalizzata? E' panico? Cos'è? Non riesco neanche più a reggermi in piedi.
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Dr.ssa Sabrina Camplone Psicoterapeuta, Psicologo 4.9k 87
La psicoterapia non è una religione non necessita di atti di fede ma della disponibilità a lavorare su di sé.
Se le dicessi che è panico piuttosto che ansia questo non farebbe alcuna differenza nell'immediato, inoltre sarebbe poco rispettoso dato che non si possono fare valutazioni diagnostiche attraverso una consulenza on line.
Infine sarebbe solo un modo per colludere con una richiesta di rassicurazione che avrebbe un beneficio temporaneo come le visite che ha fatto finora.
Se rilegge la sua richiesta noterà che c'è un picco di ansia acuta che poi discende solo che la lascia in preda all'ansia anticipatoria che alimenta uno stato d'allerta e crea le condizioni favorevoli al presentarsi dell'episodio successivo.
Essere sani non significa mettere un bavaglio al proprio disagio ma al contrario, chiedere aiuto qualificato per offrirgli uno spazio d'ascolto e di elaborazione.
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Utente
Utente
? Allora non ha letto bene.
Le ho detto che sto riprendendo la psicoterapia e se servirà, anche un consulto psichiatrico con terapia farmacologica. Non è un problema per me.
Mi interessava solo sapere la sintomatologia o se, quantomeno, era normale o comunque NON INUSUALE che in 32 ore si possa essere colpiti da più attacchi di panico. Tutto qua. Non ho chiesto di guarire ONLINE.
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Dr.ssa Sabrina Camplone Psicoterapeuta, Psicologo 4.9k 87
Da qui non possiamo dare per scontato che quelli che definisce attacchi di panico siano solo episodi di ansia acuta, in ogni caso, al di là delle etichette se le è accaduto significa che può succedere, che significa dire che è consueto? Non ci sono formule prevedibili ognuno ha delle reazioni diverse.
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Utente
Utente
A volte mi chiedo il senso del sito. Le risposte.
Le avessi chiesto l'america.
Le avessi chiesto una terapia online.
nel vostro campo, vivete di congetture, e non riuscite a dire attacchi di panico frequenti in 32 ore sono normali, non normali, o possono capitare.
Incredibile. Mi farò altrove o aspetterò altre risposte.
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Dr.ssa Sabrina Camplone Psicoterapeuta, Psicologo 4.9k 87
Se vivessimo di congetture forse le avrei dato la risposta che chiedeva: una congettura appunto o un'etichetta diagnostica o peggio una banalizzazione del suo disagio del tipo:" non si preoccupi può capitare".
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Utente
Utente
Insomma, non ha risposto a nulla di ciò che le ho domandato. Perfetto. Proviamo così.
Nella sua carriera lavorativa "HA MAI, AD ESEMPIO" sentito di un sintomo da un suo paziente, che lamentava senso di asfissia e blocco respiratorio che partiva dalla pancia? Come avere la pancia rigida, bloccata, e non riuscire a respirare. Come una sorta di sensazione di pancia piena, ma senza aver mangiato. Solo, un blocco d'aria che parte dalla pancia. No eruttazione, no flatulenze.
L'è mai capitato? Mi raccomando. Non mi mandi dal gastrointerologo adesso eh.
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Dr.ssa Sabrina Camplone Psicoterapeuta, Psicologo 4.9k 87
Io ho risposto ma mi rifiuto di banalizzare il suo disagio, a questo punto si chieda come mai ci tiene tanto a questa banalizzazione? La rassicura? Il disagio ci sarebbe comunque quindi a cosa le serve?
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Utente
Utente
Io, ho segnalato tutte le sue risposte.
DI un'inettitudine disarmante.
Se 40 visite mediche non mi hanno fatto venire il dubbio, ci sta riuscendo lei con le sue risposte. Può non rispondere. Arrivederci.
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