Università, tristezza, fallimento

Salve a tutti e innanzitutto grazie per il lavoro che svolgete.
Sono un ragazzo di ormai 27 anni, bloccato in una laurea specialistica che odio e che mi sta rovinando la vita.
Mi mancano due esami + la tesi per finire, ma sono mesi che ormai non tocco più un libro. Non so cosa fare, premesso che ho scelto la facoltà praticamente a caso, non avendo nessuna passione e/o interesse specifico, sono sempre riuscito a cavarmela nonostante ci impiegassi il quadruplo del tempo per sostenere gli esami rispetto ai miei colleghi.
Da qualche mese a questa parte, tuttavia, non riesco più a fare nulla; passo le mie giornate a letto a pensare, al pc, rimandando e procrastinando questi ultimi due esami. Sono entrato in un limbo di bugie, sia con i miei genitori (che mi hanno sempre sostenuto, sanno in parte il mio malessere e non mi danno pressioni) sia con la relatrice della tesi.
Non so più che fare, ho un estremo senso di colpa nei confronti dei miei genitori perché hanno dovuto pagare un sacco di tasse per permettermi di andare avanti, ma nonostante questo sono apatico, sempre triste e con un enorme peso addosso.
Odio quello che studio, non voglio assolutamente fare un lavoro correlato alla mia laurea ma nonostante questo non trovo la forza per finire e dimenticare questo capitolo della mia vita.
Vedo tutti i miei amici, anche più giovani, laurearsi, prendere decisioni per la loro vita e carriera, mentre io a 27 anni rimango bloccato, senza uno scopo, senza un qualcosa che mi faccia andare avanti o che mi sproni. Odio sentirmi un fallito a questa età, ma non vedo soluzioni o spiragli futuri positivi. Vorrei poter lasciare tutto ma non saprei cosa fare della mia vita, e lasciare l'università a due esami dalla fine mi sembra assurdo, ma non riesco a fare comunque nulla per migliorare la situazione.
So che non c'è una domanda ben precisa e forse è solo uno sfogo, ma grazie comunque se leggerete e risponderete.
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Dr.ssa Patrizia Pezzella Psicologo, Psicoterapeuta 273 13
Gent.mo lettore,

può accadere che poco prima di terminare un percorso di studi universitari si presentino pensieri, emozioni e vissuti simili ai suoi. Terminare l' università potrebbe avere molti significati e sembrerebbe opportuno valutarli. In ogni caso
esistono soluzioni e alternative e parlarne di persona con uno psicologo della sua città potrà certamente aiutarla.

Mille auguri
dssa Patrizia Pezzella

Dr.ssa Patrizia Pezzella
psicologa, psicoterapeuta
perfezionata in sessuologia clinica

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Dr. Enrico De Sanctis Psicologo, Psicoterapeuta 1.3k 66
Buon pomeriggio,

attraverso il suo racconto comunica il suo stato emotivo, e trovo che questo sia molto importante. Al di là di una domanda ben precisa, che tra le righe comunque c'è, mi sento di dirle che il suo desiderio di affrontare questa situazione è molto prezioso. Scrivendoci mostra di fare un movimento iniziale, che voglio suggerirle di coltivare affinché possa tenerlo vivo e svilupparlo.
So che non è facile, deve fare i conti con una sensazione forte di blocco che la immobilizza. Però, anche se forse non è sempre immediato vederla, una strada c'è.

Il fatto che non abbia scelto una facoltà per interesse ci porta indietro nel tempo, poiché sarebbe necessario capire come mai non ha sentito il valore di fare un progetto per sé. Questo apre un capitolo grande di sé e della sua storia, che non riusciamo a sviluppare qui. Tuttavia gliene parlo, perché può ripartire da qui e da questo momento critico.
Se da una parte si trova infatti in una situazione difficile, forse questo sta avvenendo proprio perché desidera finalmente sentire passione e interesse e, quindi, la possibilità di riprogettare la sua vita. Non è tardi.

Il consiglio che su tutti mi sento di darle in questa sede è di non lasciare passare troppo tempo, di cercare di uscire dal limbo di bugie. Le bugie implicano che lei sia colpevole e abbia fallito, ma non è così. Le dico questo affinché possa aprirsi e pensare che c'è ancora un futuro, in cui esprimere se stesso e prendere anche lei le decisioni per la sua vita, senza doversi nascondere.

Un saluto cordiale,
Enrico de Sanctis

Dr. Enrico de Sanctis - Roma
Psicologo e Psicoterapeuta a orientamento psicoanalitico
www.enricodesanctis.it