Fobia
Buongiorno dottori! Mi chiamo Michele ed ho 26 anni ed è da circa 4 anni che mi trovo con dei problemi intestinali.Mi ricordo che ero al bar e mi sono preso un cappuccino " dopo anni che non lo bevevo" ...e da li le conseguenze sono state per me drammatiche,mal di pancia seguite da scariche diarroiche!sono stato dal gastroenterologo e mi ha diagnosticato il colon irratibile e mi consiglio di prendere il valpinax stavo un po' meglio ma il pensiero fisso di qualche scarica improvvisa c era sempre!...dopo qualche mese abbiamo tolto il valpinax e mi ha detto che non avevo nulla ma era semplicemente un fattore d ansia e che dovevo stare più tranquillo! Ma io ho quasi paura ad uscire con la mia famiglia con gli amici a fare la spesa andare a lavoro perché sto in giro con il furgone ecc ecc...ora sono in cura con un nutrizionista che in base alla sua dieta mi sento un pochino meglio anche se sto perdendo un po di peso.ma appena vado fuori dieta mi sento di nuovo male! Perché il mio pensiero dice che andando fuori dieta mi sento male! Per voi ho bisogno di uno psicologo?Spero di essere stato abbastanza chiaro e spero sopratutto che mi possiate aiutare...
P.s: devo dire che sono molto timido e per me anche chiedere ad un bar di andare al bagno non riesce molto facile...anzi...molte volte per vergogna neanche ci vado! Grazie mille e spero che mi possiate aiutare!
P.s: devo dire che sono molto timido e per me anche chiedere ad un bar di andare al bagno non riesce molto facile...anzi...molte volte per vergogna neanche ci vado! Grazie mille e spero che mi possiate aiutare!
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Gent.le Utente,
sicuramente integrare l'intervento terapeutico del nutrizionista con un colloquio psicologico sarebbe di grande aiuto dato che quella descrive sembrerebbe essere una forma di ansia anticipatoria che si può affrontare in modo efficace e in tempi brevi dal punto di vista psicologico.
Inoltre può essere l'occasione per promuovere lo sviluppo di modalità relazionali più funzionali che rendano più piacevole la sua quotidianità.
sicuramente integrare l'intervento terapeutico del nutrizionista con un colloquio psicologico sarebbe di grande aiuto dato che quella descrive sembrerebbe essere una forma di ansia anticipatoria che si può affrontare in modo efficace e in tempi brevi dal punto di vista psicologico.
Inoltre può essere l'occasione per promuovere lo sviluppo di modalità relazionali più funzionali che rendano più piacevole la sua quotidianità.
Dr.ssa SABRINA CAMPLONE
Psicologa-Psicoterapeuta Individuale e di Coppia a Pescara
www.psicologaapescara.it
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 828 visite dal 24/06/2018.
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