Ansia, extrasistoli, ipocondria?
Buongiorno Dottori,
ho usufruito di questo spazio già in passato nel settore cardiologia, ma credo che sia decisamente più appropriato ora scrivere qua.
Ho 33, la mia vita è stata segnata dall’ansia fin da quando avevo 10/11 anni (tantissime pressioni sui risultati sportivi e scolastici). Da tantissimi anni (almeno 10/12) faccio uso di Xanax al bisogno. Bisogno che a seconda dei periodi varia da 1 volta a settimana, fino a quasi quotidianamente. Per un periodo sono stato in cura con Paroxetina (ca. 3 anni, il periodo migliore della mia vita, niente più ansia, niente più attacchi di panico). Terminata la cura, punto e a capo, se non peggio. Ho seguito un percorso psicoterapeutico cognitivo comportamentale che mi ha fatto stare meglio, ma ora sto passando un nuovo periodo di peggioramento.
Nel 2014 ho affrontato a partire da gennaio e nei mesi successivi un bruttissimo periodo a causa di un evento emotivamente per me devastante che credo mi abbia pesantemente segnato, anche perché da allora quei mesi sono sempre quelli in cui le mie condizioni peggiorano, ogni anno.
Soffro di extrasistoli, soprattutto da 1 anno e mezzo a questa parte. Ho fatto ecg e Holter 1 anno fa per scongiurare cause cardiache e così è stato, pensando che mi avrebbe tranquillizzato.
Ora sono di nuovo preoccupatissimo per la mia salute, penso continuamente a ogni piccolo segnale del mio corpo, le extrasistoli mi tolgono concentrazione da tutto il resto, non riesco più a godermi nè le piccole nè le grandi cose. Cerco di ignorare tutto, ma non ci riesco.
Mi sento bene solo quando assumo dello Xanax (minimo 0,50mg).
Capisco che sia difficile aiutarmi tramite un sito, e so che probabilmente dovrei fare altra terapia, ma ci terrei veramente tanto ad ascoltare i vostri pareri e consigli.
Grazie anticipatamente per l’attenzione dedicatami.
Un caro Saluto a voi.
ho usufruito di questo spazio già in passato nel settore cardiologia, ma credo che sia decisamente più appropriato ora scrivere qua.
Ho 33, la mia vita è stata segnata dall’ansia fin da quando avevo 10/11 anni (tantissime pressioni sui risultati sportivi e scolastici). Da tantissimi anni (almeno 10/12) faccio uso di Xanax al bisogno. Bisogno che a seconda dei periodi varia da 1 volta a settimana, fino a quasi quotidianamente. Per un periodo sono stato in cura con Paroxetina (ca. 3 anni, il periodo migliore della mia vita, niente più ansia, niente più attacchi di panico). Terminata la cura, punto e a capo, se non peggio. Ho seguito un percorso psicoterapeutico cognitivo comportamentale che mi ha fatto stare meglio, ma ora sto passando un nuovo periodo di peggioramento.
Nel 2014 ho affrontato a partire da gennaio e nei mesi successivi un bruttissimo periodo a causa di un evento emotivamente per me devastante che credo mi abbia pesantemente segnato, anche perché da allora quei mesi sono sempre quelli in cui le mie condizioni peggiorano, ogni anno.
Soffro di extrasistoli, soprattutto da 1 anno e mezzo a questa parte. Ho fatto ecg e Holter 1 anno fa per scongiurare cause cardiache e così è stato, pensando che mi avrebbe tranquillizzato.
Ora sono di nuovo preoccupatissimo per la mia salute, penso continuamente a ogni piccolo segnale del mio corpo, le extrasistoli mi tolgono concentrazione da tutto il resto, non riesco più a godermi nè le piccole nè le grandi cose. Cerco di ignorare tutto, ma non ci riesco.
Mi sento bene solo quando assumo dello Xanax (minimo 0,50mg).
Capisco che sia difficile aiutarmi tramite un sito, e so che probabilmente dovrei fare altra terapia, ma ci terrei veramente tanto ad ascoltare i vostri pareri e consigli.
Grazie anticipatamente per l’attenzione dedicatami.
Un caro Saluto a voi.
[#1]
Gentile utente,
"..so che probabilmente dovrei fare altra terapia.."
La orienterei verso
una rivalutazione sia della situazione farmacologica da fare con lo Psichiatra (spesso i farmaci al bisogno non curano),
e la ripresa della psicoterapia a cui Lei accenna,
non solo per compiere l'opera iniziata,
qianto per affrontare il nodo dell' "..evento emotivamente per me devastante che credo mi abbia pesantemente segnato..".
Saluti cordiali.
Carlamaria Brunialti
"..so che probabilmente dovrei fare altra terapia.."
La orienterei verso
una rivalutazione sia della situazione farmacologica da fare con lo Psichiatra (spesso i farmaci al bisogno non curano),
e la ripresa della psicoterapia a cui Lei accenna,
non solo per compiere l'opera iniziata,
qianto per affrontare il nodo dell' "..evento emotivamente per me devastante che credo mi abbia pesantemente segnato..".
Saluti cordiali.
Carlamaria Brunialti
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
[#2]
Utente
Gentile Dott.ssa,
grazie per la celere risposta.
Mi permetta di domandarle un’altra cosa:
Per lei dovrei continuare a seguire un percorso cognitivo comportamentale o mi consiglierebbe un approccio differente ?
Seguirò comunque il suo consiglio di rivolgermi a un nuovo psichiatra (dico nuovo perché ho cambiato città di residenza da allora).
L’evento di cui ho accennato è stato il brusco termine di una relazione con il “più classico” tradimento ai miei danni della partner con un amico fraterno di lunghissima data. Nonostante ora io abbia una nuova e bellissima relazione ho fatto caso che i peggioramenti del mio stato ansioso avvengono sempre nei mesi corrispondenti a quel periodo.
Vorrei veramente affrontare il percorso per me migliore perché ho in programma di sposarmi e avere una mia famiglia.. e non voglio essere nè un marito nè un padre così fragile e instabile come mi sento ora.
Grazie ancora e mi scuso se sono stato prolisso.
Saluti
grazie per la celere risposta.
Mi permetta di domandarle un’altra cosa:
Per lei dovrei continuare a seguire un percorso cognitivo comportamentale o mi consiglierebbe un approccio differente ?
Seguirò comunque il suo consiglio di rivolgermi a un nuovo psichiatra (dico nuovo perché ho cambiato città di residenza da allora).
L’evento di cui ho accennato è stato il brusco termine di una relazione con il “più classico” tradimento ai miei danni della partner con un amico fraterno di lunghissima data. Nonostante ora io abbia una nuova e bellissima relazione ho fatto caso che i peggioramenti del mio stato ansioso avvengono sempre nei mesi corrispondenti a quel periodo.
Vorrei veramente affrontare il percorso per me migliore perché ho in programma di sposarmi e avere una mia famiglia.. e non voglio essere nè un marito nè un padre così fragile e instabile come mi sento ora.
Grazie ancora e mi scuso se sono stato prolisso.
Saluti
[#3]
Non è stato affatto prolisso, al contrario lucido.
Se la problematica dovesse riguardare l'intera area affettiva e le sue dinamiche,
un approccio psicodinamico o integrato potrebbe approfondire le tematiche in modo differente.
Per documentarsi può leggere:
https://www.medicitalia.it/minforma/psicoterapia/533-mini-guida-per-la-scelta-dell-orientamento-psicoterapeutico.html
Saluti cordiali.
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 3.5k visite dal 22/06/2018.
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