Depressione, asocialità

Devo dire che ora con l'inizio dell'estate mi sento uno schifo mi viene da piangere costantemente, mi sento male come se avessi costantemente un groppo in gola. È finita la scuola ed ho raggiunto i miei obbiettivi in ambito scolastico posso dire di essere soddisfatta ma mi sento male, a scuola mi sentivo bene ridevo con i miei compagni anzi più che altro io cercavo di far ridere gli altri cioè neanche a scuola mi sentivo tanto bene, tante delle mie compagne non mi vanno a genio e mi sentivo sempre fuori posto. Ho la costante voglia di piangere, leggere romanzi tristi, sentire musica triste, vorrei tanto che i miei fratelli mi capiscano ma sono insensibili spesso, mia madre cerca di darmi affetto ma alle volte penso che sia solo perché sono ubbidiente e perché non la contraddico mai e mio padre invece penso sia okey. Non so cosa sto passando ma dopo averci pensato per un anno penso che quando rientrerò a scuola andrò dallo psicologo della scuola probabilmente e proverò a parlarne con lui per vedere che dice, pensate che ho pure deciso di fare un corso estivo di inglese per chi vorrebbe riparare alcune carenze nella materia ma io non ho alcuna carenza avendo una media del 9 in questa materia, l'ho fatto solamente perchè penso che ritornare a scuola sia una soluzione per tutto ciò.
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Dr.ssa Daniela Pellitteri Psicoterapeuta, Psicologo 50 8
Gent.ma Utente,
dalla sua descrizione si intuisce un'anima profonda, sensibile e complessa.
Queste vogliono essere connotazioni assolutamente positive, tuttavia a volte la sensibilità e profondità possono rappresentare una sorta di 'zavorra' emotiva poiché ci rendono estremamente attenti e focalizzati sui molteplici aspetti della realtà che ci riguarda e ci circonda, affaticandoci non poco.
Per la sua giovane età le riflessioni che condivide raccontano una serie di emozioni che possono essere 'naturalmente' connesse alla fase (adolescenza) del suo ciclo vitale. In questo momento della vita ci si rende conto di dover fare un po'di conti con una serie di convinzioni e stati d'animo che ci hanno accompagnato finora. Questo lavoro, utile allo sviluppo della nostra identità, è necessario per poter dare coerenza al nostro sentire, al nostro modo di interpretare la realtà; è utile per comprendere e dare senso e significato al nostro modo di esistere nelle nostre relazioni più significative (amicizie, amori, famiglia). E lei sembra aver cominciato a farlo con attenzione e cura cercando di analizzare e comprendere ciò che le accade. Tutto questo può andar bene se unito a spazi nei quali lei possa avere la possibilità di fare delle esperienze nelle quali possa sperimentare un po' di leggerezza...Se ritiene il corso di inglese una opportunità in tal senso, perché magari le permetterà di stare con compagni di corso interessanti , lo faccia pur avendo già un ottimo livello. Altrimenti provi ad esplorare il territorio per vedere se esistono altre possibilità ( piscina, volontariato con bambini, associazioni di giovani, corsi di musica, scrittura creativa ecc.) nelle quali lei abbia lo spazio per esprimere il suo potenziale che sembra molto ampio.
Mi trova d'accordo con la sua scelta di andare dallo psicologo poiché ritengo che avere uno spazio personale nel quale condividere le proprie perplessità e/o difficoltà esistenziali rappresenti, per ogni adolescente, un 'esperienza molto positiva.
Buona estate!

Dr.ssa Daniela Pellitteri

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Utente
Utente
Grazie per la risposta prima di tutto. Lei ritiene quindi che sia l'adolescenza a provocarmi tutto ciò? Io non comprendo ciò che mi accade ma ieri non sono riuscita a dormire e quindi ho deciso che potrei dedicarmi a delle attività durante l'estate oltre al corso di inglese, magari attività all'aria aperta ma non so che sensazioni mi darà tutto ciò. Volevo comunque riportare che io non riesco ad addormentarmi facilmente, spesso penso di essere anche trascurata dai miei genitori soppratutto da mia madre alle volte la sento distante e oltre a tutta questa questione ho avuto una specie di "caduta" simile a questa quando avevo 13 anni. Ricordo che fu più violenta di questa a tal punto che mi chiudevo in bagno per piangere e stringere la faccia fino a provocarmi graffi, ma dopo che mio padre si accorse di questi graffi inventai una scusa e dicisi di non farlo più. Secondo lei ciò che mi sta accadendo ora è simile a ciò che è accuduto in passato o sono situazioni differenti.
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Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 18.6k 598
Cara ragazza,

ci presenti una situazione complessa, che richiama alla mente inoltre quanto già accaduto qualche anno fa, con episodi di autolesionismo.

Vorremmo veramente aiutarTi,
ma un consulto online non può certamente risolvere i Tuoi malesseri.
Anzi, al contrario può darTi l'illusione di esserti affidata a qualcuno, quando online ciò non può avvenire.

Per questi ed altri motivi il presente servizio di "Consulti" è riservato alle persone maggiorenni.

Non perchè i minorenni non ne abbiano bisogno,
quanto perchè è indispensabile un ascolto di persona;
ad esempio presso la Psicologa/o dello "Spazio Giovani" del Consultorio della Tua città, dove potrai recarTi in autonomia.

Ciao
Carla Maria Brunialti