Di ansia generalizzata che si manifesta
Buonasera, da qualche anno soffro di ansia generalizzata che si manifesta, senza particolari fattori ambientali specifici, con un crescente dolore toracico, mancanza di respiro, sensazione latente di vertigini e stato generale di confusione. Il medico di base mi ha consigliato un Tavor Oro 1,0 al bisogno, che successivamente è diventato quotidiano. Il Tavor effettivamente mi fa stare meglio, più sereno e concentrato sul lavoro ed ogni altra attività. Ma ritengo insopportabile che il mio stato d'animo debba dipendere da una pasticca. Ho provato qualche seduta dallo psicologo e poi anche l'agopuntura senza esiti. La prospettiva di prendere il farmaco a vita non mi spaventa, in fondo già sono in terapia da molti anni per stabilizzare la pressione sanguigna. Cosa altro potrei fare per "dominare" questo problema che sta rovinando molte delle mie giornate e non mi consente di fare tanti programmi?. Vi ringrazio per il tempo che vorrete dedicare al mio quesito.
[#1]
Buonasera,
affinché possa curare un malessere che vive ormai da qualche anno e sente compromettere la qualità della sua quotidianità, mi sembra di capire che sente l'importanza di integrare gli effetti benefici del farmaco con un ulteriore intervento. Leggendo il suo racconto, mi sono chiesto se le piacerebbe prendersi cura attivamente del suo stato d'animo, per poter gestire autonomamente il suo problema e poter sentire la vita nelle sue mani.
La consultazione psicologica e l'agopunturista non sono stati convincenti per la risoluzione del suo problema nella sua esperienza. Se la sentirebbe di descrivere com'è andata dallo psicologo?
Un saluto cordiale,
Enrico de Sanctis
affinché possa curare un malessere che vive ormai da qualche anno e sente compromettere la qualità della sua quotidianità, mi sembra di capire che sente l'importanza di integrare gli effetti benefici del farmaco con un ulteriore intervento. Leggendo il suo racconto, mi sono chiesto se le piacerebbe prendersi cura attivamente del suo stato d'animo, per poter gestire autonomamente il suo problema e poter sentire la vita nelle sue mani.
La consultazione psicologica e l'agopunturista non sono stati convincenti per la risoluzione del suo problema nella sua esperienza. Se la sentirebbe di descrivere com'è andata dallo psicologo?
Un saluto cordiale,
Enrico de Sanctis
Dr. Enrico de Sanctis - Roma
Psicologo e Psicoterapeuta a orientamento psicoanalitico
www.enricodesanctis.it
[#2]
Ex utente
Buongiorno e grazie per la tempestiva risposta. Era la prima volta che affrontavo sedute psicologiche ed ero molto teso. Pensavo solo quali risposte filtrare, quali evitare, insomma la prima seduta non è stata proprio un granché. Le altre un pò più distese ma il colloquio era molto sbilanciato. Mi poneva una domanda ed io rispondevo anche dilungandomi un pò sul quesito. Solo domande insomma; mi sarei aspettato che frugasse un pò nel mio passato, nei rapporti familiari e sociali o nell'attuale situazione sentimentale. Niente. Terapia: solo alcuni "esercizi", chiamiamoli così, da fare nel quotidiano e Tavor al bisogno (cioè ogni giorno). Ho fatto 5/6 sedute poi ho abbandonato.
[#3]
Buongiorno,
sento importante il suo desiderio di raccontarsi, di parlare della sua storia e delle sue relazioni. Le nostre esperienze, il modo in cui viviamo, l'immagine che abbiamo di noi stessi condizionano il nostro organismo e possono provocare malessere.
Sarebbe importante fare una panoramica della sua storia per cercare di capire se ci sono dei nessi con la sua sofferenza attuale. L'organismo vive, si attiva e risponde in relazione a qualcosa. L'origine dell'ansia può essere legata a semplici fattori, ma anche a situazioni di vita più complesse, soprattutto quando è generalizzata e perdura.
Quando dice che il primo colloquio non è stato un granché, da una parte questo può essere comune. Comporta una certa fatica aprirsi con uno sconosciuto. Sembra tuttavia parlare di una difficoltà a raccontarsi apertamente e mi sono chiesto se abbia vissuto una tensione interiore come se, pur desiderando esprimersi, abbia potuto sentire alcuni timori a farlo?
Questa potrebbe anche essere una caratteristica di sé da tenere in considerazione rispetto all'ansia generalizzata, un aspetto da approfondire dal vivo, come se potrebbero esserci dei freni o dei pesi che non le consentono di lasciarsi andare.
Quello che le consiglierei, sentendo in lei il desiderio di guardarsi dentro e di condividere i suoi vissuti, è di riprovare a fare una consultazione psicologica. Non rinuncerei ancora. Sarebbe importante che potesse trovare lo spazio di ascolto che sta cercando con uno psicologo del quale potersi fidare.
Un saluto cordiale,
Enrico de Sanctis
sento importante il suo desiderio di raccontarsi, di parlare della sua storia e delle sue relazioni. Le nostre esperienze, il modo in cui viviamo, l'immagine che abbiamo di noi stessi condizionano il nostro organismo e possono provocare malessere.
Sarebbe importante fare una panoramica della sua storia per cercare di capire se ci sono dei nessi con la sua sofferenza attuale. L'organismo vive, si attiva e risponde in relazione a qualcosa. L'origine dell'ansia può essere legata a semplici fattori, ma anche a situazioni di vita più complesse, soprattutto quando è generalizzata e perdura.
Quando dice che il primo colloquio non è stato un granché, da una parte questo può essere comune. Comporta una certa fatica aprirsi con uno sconosciuto. Sembra tuttavia parlare di una difficoltà a raccontarsi apertamente e mi sono chiesto se abbia vissuto una tensione interiore come se, pur desiderando esprimersi, abbia potuto sentire alcuni timori a farlo?
Questa potrebbe anche essere una caratteristica di sé da tenere in considerazione rispetto all'ansia generalizzata, un aspetto da approfondire dal vivo, come se potrebbero esserci dei freni o dei pesi che non le consentono di lasciarsi andare.
Quello che le consiglierei, sentendo in lei il desiderio di guardarsi dentro e di condividere i suoi vissuti, è di riprovare a fare una consultazione psicologica. Non rinuncerei ancora. Sarebbe importante che potesse trovare lo spazio di ascolto che sta cercando con uno psicologo del quale potersi fidare.
Un saluto cordiale,
Enrico de Sanctis
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 1k visite dal 17/06/2018.
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