Ansia, manie paranoie
Salve e grazie in anticipo per l' aiuto. La mia situazione è che da circa 4 anni soffro (non ho ancora capito di cosa), provo ansia e depressione alternate a momenti di estrema tranquillità e benessere che possono variare anche da un giorno all' altro anche se è prevalente la depressione perché quelle fasi di benessere possono durare al massimo un giorno. Cioè se la mattina del giorno dopo mi sveglio ancora in uno stato di benessere al 90% farò di tutto per stare male attraverso paranoie e persecuzioni nei miei confronti prendendo spunto da ogni situazione, se dovrò guidare sarò convinto di aver ucciso qualcuno se guarderò una ragazza proverò a convincermi che voglio farle del male oppure ancora potrei restare fermo a fissare la porta di casa per ore chiedendomi se l' ho chiusa e così via... sono arrivato al capolinea cioè quando sono depresso sono felice perché so che non potrà farmi del male quella parte di me che invece mi mette in testa tante cose per me inaccettabili che quindi mi portano a stare male. Questa consapevolezza l' ho trovata da circa un anno e mezzo ma all' inizio è stato tremendo vivere in questa condizione in cui non sapevo ancora se questi pensieri fossero frutto di intenzioni o quello che sono in realtà (non so come definirli) . Ad ogni modo so che non si fa una terapia online ma vorrei sapere se potreste indicarmi un nome almeno da attribuire a quello che provo perché ho cambiato 3 psicologi senza successo e vorrei cercare uno specialista magari qualcuno che ha già avuto a che fare con questo genere di disturbo e se esiste una terapia che mi permette di vedere risultati ( non la completa soluzione del problema) a medio-breve termine. Per precisare ho anche preso farmaci come xanax, lexotan e mi hanno fatto bene anche se sento che mi buttano un po giù e oltretutto mi risolvono solo l' ansia fisica cioè non ho più la nausea o mal di stomaco ma la testa va dove vuole comunque. Grazie ancora per l' aiuto.
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Gentile utente,
anche se lei descrivesse tutto quello che di doloroso sperimenta, online sarebbe impossibile “attribuire un nome” a ciò che prova. Questo perché diagnosi e inquadramento del funzionamento cognitivo emotivo e comportamentale devono essere fatti di persona da uno specialista psicologo psicoterapeuta con competenze psicodiagnostiche oppure da un medico psichiatra in tempi e spazi diagnostici che devono prevedere una accurata disamina del suo stato di salute psichica, biologica e sociale.
Quello che, da qui, le posso dire è che:
- Lei presenta verosimilmente alterazioni e variazioni affettivo/umorali: “provo ansia e depressione alternate a momenti di estrema tranquillità e benessere che possono variare anche da un giorno all' altro anche se è prevalente la depressione perché quelle fasi di benessere possono durare al massimo un giorno”.
unitamente a note ansioso-ossessive: “se dovrò guidare sarò convinto di aver ucciso qualcuno se guarderò una ragazza proverò a convincermi che voglio farle del male oppure ancora potrei restare fermo a fissare la porta di casa per ore chiedendomi se l' ho chiusa e così via“
- bisognerà valutare probabilmente, in fase di inquadramento clinico: come, quando e perché questi due aspetti citati si intersecano portandola ad indursi e stare bene nella sofferenza (nello star male) per evitare di provarla (per evitare di star male): “quando sono depresso sono felice perché so che non potrà farmi del male quella parte di me che invece mi mette in testa tante cose per me inaccettabili che quindi mi portano a stare male”. Questa è una modalità di funzionamento vizioso e verosimilmente disfunzionale che occorre che venga valutato in fase diagnostica.
Ok...Lei ha avuto l’aiuto/non aiuto di 3 psicologi e si avvale di una terapia farmacologica. Ma manca la diagnosi!
La valutazione diagnostica è imprescindibile ai fini di una corretta impostazione terapeutica che le consenta di avvalersi di strategie e metodi per poter star meglio.
Detto ciò si avvalga di una consulenza psichiatrica o psicologica come suggerito che le permetta di avere una diagnosi. La terapia sarà una logica conseguenza!
Cordiali saluti
anche se lei descrivesse tutto quello che di doloroso sperimenta, online sarebbe impossibile “attribuire un nome” a ciò che prova. Questo perché diagnosi e inquadramento del funzionamento cognitivo emotivo e comportamentale devono essere fatti di persona da uno specialista psicologo psicoterapeuta con competenze psicodiagnostiche oppure da un medico psichiatra in tempi e spazi diagnostici che devono prevedere una accurata disamina del suo stato di salute psichica, biologica e sociale.
Quello che, da qui, le posso dire è che:
- Lei presenta verosimilmente alterazioni e variazioni affettivo/umorali: “provo ansia e depressione alternate a momenti di estrema tranquillità e benessere che possono variare anche da un giorno all' altro anche se è prevalente la depressione perché quelle fasi di benessere possono durare al massimo un giorno”.
unitamente a note ansioso-ossessive: “se dovrò guidare sarò convinto di aver ucciso qualcuno se guarderò una ragazza proverò a convincermi che voglio farle del male oppure ancora potrei restare fermo a fissare la porta di casa per ore chiedendomi se l' ho chiusa e così via“
- bisognerà valutare probabilmente, in fase di inquadramento clinico: come, quando e perché questi due aspetti citati si intersecano portandola ad indursi e stare bene nella sofferenza (nello star male) per evitare di provarla (per evitare di star male): “quando sono depresso sono felice perché so che non potrà farmi del male quella parte di me che invece mi mette in testa tante cose per me inaccettabili che quindi mi portano a stare male”. Questa è una modalità di funzionamento vizioso e verosimilmente disfunzionale che occorre che venga valutato in fase diagnostica.
Ok...Lei ha avuto l’aiuto/non aiuto di 3 psicologi e si avvale di una terapia farmacologica. Ma manca la diagnosi!
La valutazione diagnostica è imprescindibile ai fini di una corretta impostazione terapeutica che le consenta di avvalersi di strategie e metodi per poter star meglio.
Detto ciò si avvalga di una consulenza psichiatrica o psicologica come suggerito che le permetta di avere una diagnosi. La terapia sarà una logica conseguenza!
Cordiali saluti
Dr. Francesco Emanuele Pizzoleo. Psicoterapia cognitiva e cognitivo comportamentale.
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 1k visite dal 17/06/2018.
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