Tacofobia, ansia e paura della velocità.
Salve vi scrivo per chiedervi un aiuto in quanto la mia ragazza da un po di tempo ha molta paura data anche solo al pensiero che qualcuno (che lei conosce) prenda la moto e in generale vada in strada con un qualsiasi mezzo.
Questa ansia è nata subito dopo un trauma che ha subito e ogni giorno peggiora sempre di più.
Capita che se lei va in moto con una persona e questa va troppo veloce (magari i 70 km/h in una strada non trafficata) lei ha un attacco di panico, inizia a piangere e si vuole fermare; ciò accade anche se sa che una persona deve andare da un punto A a un punto B e non le scrive se è arrivata entro il tempo che ci mette di solito.
Mi sono un po "informato" su internet e a quanto pare c'è una fobia riconducibile a questi stati d'ansia e l'unico rimedio sembra quello di andare da uno specialista, ma il problema è che lei non si sente pronta e pensa che andare da uno specialista in questo momento non avrebbe senso perché si sente in una spirale di ansia dalla quale non può uscire.
Ora vorrei chiedervi se secondo voi c'è un qualche altro modo per tentare di arginare questo problema, se c'è dell'altro che posso provare a fare, oppure se devo "obbligarla" a andare da uno specialista.
Grazie per un vostro eventuale suggerimento, spero di aver fornito elementi utili.
Questa ansia è nata subito dopo un trauma che ha subito e ogni giorno peggiora sempre di più.
Capita che se lei va in moto con una persona e questa va troppo veloce (magari i 70 km/h in una strada non trafficata) lei ha un attacco di panico, inizia a piangere e si vuole fermare; ciò accade anche se sa che una persona deve andare da un punto A a un punto B e non le scrive se è arrivata entro il tempo che ci mette di solito.
Mi sono un po "informato" su internet e a quanto pare c'è una fobia riconducibile a questi stati d'ansia e l'unico rimedio sembra quello di andare da uno specialista, ma il problema è che lei non si sente pronta e pensa che andare da uno specialista in questo momento non avrebbe senso perché si sente in una spirale di ansia dalla quale non può uscire.
Ora vorrei chiedervi se secondo voi c'è un qualche altro modo per tentare di arginare questo problema, se c'è dell'altro che posso provare a fare, oppure se devo "obbligarla" a andare da uno specialista.
Grazie per un vostro eventuale suggerimento, spero di aver fornito elementi utili.
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Gentile utente,
Può parlare con la sua ragazza del fatto che la credenza che ha “non mi sento pronta e penso che andare da uno specialista in questo momento non avrebbe senso perché mi sento in una spirale di ansia dalla quale non posso uscire“, rappresenta esattamente l’opposto di quello che dovrebbe pensare e fare: È proprio l’aiuto specialistico di un/una collega psicologo psicoterapeuta specialista in diagnosi e cura dei problemi ansia-correlati che la aiutarebbe a venir fuori e districare questa “spirale ansiosa”.
Altrimenti è come fratturarsi una caviglia e dire: “non voglio andare in pronto soccorso per farmi visitare da un medico ortopedico perché ho troppo dolore adesso”
Cordiali saluti
Può parlare con la sua ragazza del fatto che la credenza che ha “non mi sento pronta e penso che andare da uno specialista in questo momento non avrebbe senso perché mi sento in una spirale di ansia dalla quale non posso uscire“, rappresenta esattamente l’opposto di quello che dovrebbe pensare e fare: È proprio l’aiuto specialistico di un/una collega psicologo psicoterapeuta specialista in diagnosi e cura dei problemi ansia-correlati che la aiutarebbe a venir fuori e districare questa “spirale ansiosa”.
Altrimenti è come fratturarsi una caviglia e dire: “non voglio andare in pronto soccorso per farmi visitare da un medico ortopedico perché ho troppo dolore adesso”
Cordiali saluti
Dr. Francesco Emanuele Pizzoleo. Psicoterapia cognitiva e cognitivo comportamentale.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 13.2k visite dal 15/06/2018.
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