Incapacità a relazionarmi ed estrema timidezza.

salve, sono un ragazzo di 20 anni e da tanto tempo soffro di solitudine. sono completamente solo e sono consapevole di aver bruciato la mia adolescenza. questo mio senso di colpa mi ha portato a riflettere sulla mia situazione e cercare di capire dove ho potuto sbagliare. sono sempre stato timido fin da piccolo ma nonstante questo mi piaceva giocare e schrzere come tutti gli altri coetanei, questo fino alle elementari. i tempi delle medie e delle superiori è stato un totale disastro. in tutti questi anni non sono riuscito ad allacciare profondi rapporti di amicizia. i miei rapporti con gli altri si limitavano al massimo a scuola. parlavo pochissimo , tranne con due o tre compagni che mi stavano più simpatici. non ero proprio asociale, in fondo sentivo la necessità di socializzare con gli altri, di prendere confidenza ma non ci riuscivo. era più forte di me, tendevo ad allontanare gli altri come se avessi paura e mi sentivo diverso. in quegli anni non mi sono mai dato da fare per migliorare la situazione forse perchè in fondo stavo bene da solo. ma adesso, all' età di quasi 21 anni mi sto rendendo conto di quanto sia importante avere una vita sociale appagante. Questa cosa la vedo come un fallimento tanto da essere caduto in una leggera depressione. navigando su internet ho scoperto che ci sono alcune malattie come "il disturbo evitante di personalità" o la "sindrome di asperger". ho letto i sintomi e io possiedo molti sintomi perciò penso che non sia semplice timidezza e introversione.
non credo che posso farcela da solo a migliorare infatti stavo pensando di andare da uno psicologo ma ho perso il lavoro da un paio di mesi e la mia situazione economica non mi permette di andarci. quindi ho deciso di scrivere su questo sito e agari poter avere qualche consiglio da voi professionisti. Grazie.
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Dr.ssa Sabrina Camplone Psicoterapeuta, Psicologo 4.9k 87
Gent.le Ragazzo,
innanzi tutto evitiamo le autodiagnosi perché sono dannose e fuorvianti, se per formulare una diagnosi fosse sufficiente cercare i sintomi in rete non sarebbe necessario un corso di laurea di 5 anni seguito da un anno di tirocinio e da un esame di stato per iscriversi all'Ordine degli Psicologi, non crede?
In prima battuta ti consiglio di partire dai tuoi interessi: sport, musica ecc. per avere occasione di incontrare persone con le quali avere qualcosa da condividere.
Se le tue difficoltà dovessero persistere puoi rivolgerti al Consultorio Familiare della tua ASL per un colloquio con lo psicologo.

Dr.ssa SABRINA CAMPLONE
Psicologa-Psicoterapeuta Individuale e di Coppia a Pescara
www.psicologaapescara.it