Crisi di coppia

Gentili Dottori,
Premetto che conosco bene i limiti di un consulto online e sottolineo che mi sono gia rivolta ad un Vostro collega all’esterno che stimo e con cui sto facendo un buona psicoterapia.
Purtroppo però il momento di intensa stabilità che sto vivendo mi porta a rivolgermi anche qui.
Il mio compagno ( lui 30 io 28 anni ) dopo una splendida relazione di 5 anni si sente in crisi. Dopo qualche giorno di nervosismo chiedo cosa succede e li scoperchio un vaso di pandora. Si sente vuoto, insoddisfatto di molte cose della sua vita e ha paura di trascinarmi con se in questo suo “vortice”. Ammette che il sentimento che ci lega è molto forte ma non sa se in questo momento che è così concentrato su se stesso voglia una relazione.
Lui ha da poco deciso di andare a vivere per conto suo ( io non ho le possibilità economiche al momento ) ed ha una famiglia molto molto presente. Si sente stretto e pieno di responsabilità ( lavoro, famiglia ecc).Decidiamo in questo frangente di prenderci qualche giorni per centrarci un po su noi stessi e fare chiarezza. Il giorno del distacco è straziante : lacrime, baci, carezze e la consapevolezza che tutti questi segnali non possano essere ignorati e che da soli siano indicativi del nostro sentimento reciproco.
Sono 10 giorni che non ci vediamo, qualche sms e un stop. sto rispettando la sua volontà e non lo sto ossessionando anche se a me sembra di impazzire! Ammetto di aver avuto modo di riflettere su alcune dinamiche che andrebbero “riviste” e che hanno forse contribuito a questo stallo.
Lui é come se volesse mettere alla prova la nostra relazione e il suo sentimento per me mettendo una distanza.
So che devo concentrarmi su me e non su di lui ( ed è proprio questo l’errore che ho sempre fatto ).
Ma mi sento persa come una nave nella tempesta. Ossessionata dal chiamare/non chiamare/ lasciare spazio ecc.
Non penso sia arrivato il nostro tempo per un addio.
Grazie per i preziosi consigli che vorrete darmi
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Dr.ssa Sabrina Camplone Psicoterapeuta, Psicologo 4.9k 87
"ammetto di aver avuto modo di riflettere su alcune dinamiche che andrebbero “riviste” e che hanno forse contribuito a questo stallo. "

Questo è un aspetto che può essere approfondito in psicoterapia e sul quale si lavorerebbe meglio in psicoterapia di coppia ma quanto pare in questo momento il suo partner sta vivendo un disagio personale che lo disorienta e interferisce con la possibilità di portare avanti la relazione di coppia.
La cosa migliore è continuare a lavorare su di sé, avere uno spazio protetto (la psicoterapia) all'interno del quale elaborare il proprio vissuto emozionale in modo da individuare modalità relazionali più efficaci che vi consentano di affrontare l'impasse.

Dr.ssa SABRINA CAMPLONE
Psicologa-Psicoterapeuta Individuale e di Coppia a Pescara
www.psicologaapescara.it

[#2]
Utente
Utente
Grazie per la sua risposta Dottoressa,
La mia più grande paura al momento, che quasi mi paralizza, è quella di non avere la possibilità con lui di applicare queste riflessioni e questi cambiamenti che auspico e su cui ho riflettuto.
Sono ossessionata dall’idea di averlo perso per sempre e non riesco a reagire. Nonostante razionalmente io sia ben consapevole che la chiave di tutto stia nel concentrarmi sui miei bisogni.
Grazie ancora