esausta
Salve, dopo aver consultato una psicologa tramite una Usl per alcuni mesi, mi ritrovo ancora esattamente come prima.
Non riesco a concentrarmi anche se ho cose molto importanti a cui dovrei dedicarmi; non trovo nulla che mi stimoli o mi appaghi, non ho un hobbie o una passione; mangio ossessivamente, senza fame e arrivando a star ovviamente male; spesso quando devo uscire di casa vengo presa da una fortissima ansia e se incontro certe persone lungo la strada vengo pervasa da una fortissima paura che mi paralizza.
Ogni volta che provo a esprimere a voce quello che provo i vari interlocutori mi consigliano di stare calma e respirare, fare quello che devo, come se da parte mia non ce ne fosse nessuna intenzione.
In alcune giornate, come quella di oggi, non riesco a fare nulla, guardo serie tv in loop, ma senza prestarci attenzione e senza che mi interessino veramente, solo per non stare a fissare il soffitto come altrimenti farei.
Considerato che non mi è stata diagnosticata alcuna forma di depressione, che mi è stato detto che certi episodi più estremi non sono né attacchi d'ansia e tanto meno di panico, vorrei capire dove sbaglio e perché non riesco a stare meglio. è da anni che certe sensazioni si protraggono, ma adesso inizio ad essere veramente esausta.
Non riesco a concentrarmi anche se ho cose molto importanti a cui dovrei dedicarmi; non trovo nulla che mi stimoli o mi appaghi, non ho un hobbie o una passione; mangio ossessivamente, senza fame e arrivando a star ovviamente male; spesso quando devo uscire di casa vengo presa da una fortissima ansia e se incontro certe persone lungo la strada vengo pervasa da una fortissima paura che mi paralizza.
Ogni volta che provo a esprimere a voce quello che provo i vari interlocutori mi consigliano di stare calma e respirare, fare quello che devo, come se da parte mia non ce ne fosse nessuna intenzione.
In alcune giornate, come quella di oggi, non riesco a fare nulla, guardo serie tv in loop, ma senza prestarci attenzione e senza che mi interessino veramente, solo per non stare a fissare il soffitto come altrimenti farei.
Considerato che non mi è stata diagnosticata alcuna forma di depressione, che mi è stato detto che certi episodi più estremi non sono né attacchi d'ansia e tanto meno di panico, vorrei capire dove sbaglio e perché non riesco a stare meglio. è da anni che certe sensazioni si protraggono, ma adesso inizio ad essere veramente esausta.
[#1]
“vorrei capire dove sbaglio e perché non riesco a stare meglio”
Gentile utente,
Credo che dovrebbe contattare un collega psicologo psicoterapeuta con competenze psicodiagnostiche oppure un medico psichiatra. Le suggerisco di non auto-accusarsi di sbagliare e rimuginare sul perché non riesce a stare meglio. Un motivo ci sarà e occorre individuarlo. Per tanto, Le serve una accurata diagnosi specialistica e un inquadramento del suo funzionamento cognitivo (pensieri ed emozioni) e comportamentale.
Si nota, da quello che scrive, che lei presenta sofferenza ma occorre comprendere quali sono i trigger (stimoli interni e/o esterni) e credenze di base che la portano al malessere che riferisce e attuare, in sinergia con lo specialista, strategie per ri-pristinare una buona qualità di vita che in questo momento non presenta.
Le diagnosi in psicologia non sono facili da fare e occorre esperienza specifica nel settore. Per questo le ho proposto quanto sopra. Oltretutto il motivo stesso della consapevolezza di non aver trovato beneficio dalle consulenze fatte, rappresenta esso stesso un fattore da considerare in fase di inquadramento psicodiagnostico.
Cordiali saluti
Gentile utente,
Credo che dovrebbe contattare un collega psicologo psicoterapeuta con competenze psicodiagnostiche oppure un medico psichiatra. Le suggerisco di non auto-accusarsi di sbagliare e rimuginare sul perché non riesce a stare meglio. Un motivo ci sarà e occorre individuarlo. Per tanto, Le serve una accurata diagnosi specialistica e un inquadramento del suo funzionamento cognitivo (pensieri ed emozioni) e comportamentale.
Si nota, da quello che scrive, che lei presenta sofferenza ma occorre comprendere quali sono i trigger (stimoli interni e/o esterni) e credenze di base che la portano al malessere che riferisce e attuare, in sinergia con lo specialista, strategie per ri-pristinare una buona qualità di vita che in questo momento non presenta.
Le diagnosi in psicologia non sono facili da fare e occorre esperienza specifica nel settore. Per questo le ho proposto quanto sopra. Oltretutto il motivo stesso della consapevolezza di non aver trovato beneficio dalle consulenze fatte, rappresenta esso stesso un fattore da considerare in fase di inquadramento psicodiagnostico.
Cordiali saluti
Dr. Francesco Emanuele Pizzoleo. Psicoterapia cognitiva e cognitivo comportamentale.
[#2]
Gent.le Ragazza,
cosa è emerso dai colloqui psicologici? qual'era l'obiettivo terapeutico che è stato individuato?
Ha preso in considerazione la possibilità di rivolgersi ad un nutrizionista e di iniziare un'attività fisica?
Sarebbe importante scegliere un modo con il quale iniziare a prendersi cura di sé oltre ad avere uno spazio di condivisione del proprio vissuto (colloquio psicologico).
cosa è emerso dai colloqui psicologici? qual'era l'obiettivo terapeutico che è stato individuato?
Ha preso in considerazione la possibilità di rivolgersi ad un nutrizionista e di iniziare un'attività fisica?
Sarebbe importante scegliere un modo con il quale iniziare a prendersi cura di sé oltre ad avere uno spazio di condivisione del proprio vissuto (colloquio psicologico).
Dr.ssa SABRINA CAMPLONE
Psicologa-Psicoterapeuta Individuale e di Coppia a Pescara
www.psicologaapescara.it
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 1.1k visite dal 06/06/2018.
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